- Registrato
- 21 Febbraio 2019
- Messaggi
- 42,768
- Reaction score
- 15,515
Su 80 candidati alle elezioni presidenziali del 28 giugno ne sono stati approvati appena 6 dal Consiglio dei Guardiani rivoluzionari.
Cinque di questi sono catalogabili come ultraconservatori o comunque prosecutori dell'operato di Raisi.
Ne resta solo uno, sebbene lo stesso responsabile della campagna elettorale precisa non voglia far cambiamenti strutturali, che prende un minimo distanze dal fanatismo di regime.
Questo da un lato può attirare larghe fette di popolazioni scontente, dall'altro infastidisce molto la politica legata alla Guida Suprema.
La soluzione ideale per Khamenei sarebbe un candidato unico per il fronte di continuità del regime, tuttavia non è semplice innanzitutto perchè i due maggiori candidati non vogliono cedere il passo.
Questo però significa che sia quasi impossibile una vittoria al primo turno e andare al ballottaggio presta il fianco a rischi non indifferenti, perchè potrebbe mobilitarsi in massa il malcontento popolare.
Il moderato in questione è l'ex ministro Pezeshkian della Salute: ha detto che bisogna migliorare i rapporti con l'Occidente e uscire dalla crisi economica, bisogna combattere la criminalità che impedisce anche investimenti esteri essendo in lista nera per sostegno anche al terrorismo, vorrebbe fermare la polizia morale che continua ad arrestare gente in strada non solo per proteste ma pure se hai il velo messo male
I due favoriti sono Ghalibaf, presidente del parlamento, e l'ex segretario Bagher della Sicurezza nazionale.
Cinque di questi sono catalogabili come ultraconservatori o comunque prosecutori dell'operato di Raisi.
Ne resta solo uno, sebbene lo stesso responsabile della campagna elettorale precisa non voglia far cambiamenti strutturali, che prende un minimo distanze dal fanatismo di regime.
Questo da un lato può attirare larghe fette di popolazioni scontente, dall'altro infastidisce molto la politica legata alla Guida Suprema.
La soluzione ideale per Khamenei sarebbe un candidato unico per il fronte di continuità del regime, tuttavia non è semplice innanzitutto perchè i due maggiori candidati non vogliono cedere il passo.
Questo però significa che sia quasi impossibile una vittoria al primo turno e andare al ballottaggio presta il fianco a rischi non indifferenti, perchè potrebbe mobilitarsi in massa il malcontento popolare.
Il moderato in questione è l'ex ministro Pezeshkian della Salute: ha detto che bisogna migliorare i rapporti con l'Occidente e uscire dalla crisi economica, bisogna combattere la criminalità che impedisce anche investimenti esteri essendo in lista nera per sostegno anche al terrorismo, vorrebbe fermare la polizia morale che continua ad arrestare gente in strada non solo per proteste ma pure se hai il velo messo male
I due favoriti sono Ghalibaf, presidente del parlamento, e l'ex segretario Bagher della Sicurezza nazionale.