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L'epidemia di metapneumovirus umano (Hmpv) in Cina sta causando preoccupazione, ma l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) precisa che non si tratta di un nuovo virus, essendo stato identificato già nel 2001 e causando sintomi simili a quelli del comune raffreddore.
L'Hmpv, appartenente alla famiglia Paramyxoviridae, si trasmette principalmente attraverso goccioline respiratorie e contatto con superfici contaminate, provocando sintomi come febbre, tosse e difficoltà respiratorie; non esiste un trattamento antivirale specifico, ma il trattamento sintomatico è generalmente efficace.
Ricercatori dell'università Campus Bio-Medico di Roma stanno raccogliendo e condividendo dati sull'Hmpv, evidenziando un'incidenza crescente di casi, sottolineando l'importanza della condivisione di dati epidemiologici per affrontare efficacemente le crisi sanitarie.
L'esperienza con la pandemia di Covid-19 ha evidenziato la necessità di quadri chiari e standardizzati per la raccolta e la diffusione dei dati, al fine di migliorare la cooperazione internazionale e la risposta a future minacce per la salute pubblica.
L'immarcescibile Bassetti avverte:"Ne ho avuti parecchi casi, sia in pazienti immunocompetenti che immunodepressi. Abbiamo pubblicato dati che mostrano come il virus possa causare polmoniti interstiziali simili a quelle provocate dall’influenza. In Cina sembra che stia circolando in modo più significativo. Potrebbe trattarsi di una variante più contagiosa rispetto a quelle osservate nel nostro Paese".
L'Hmpv, appartenente alla famiglia Paramyxoviridae, si trasmette principalmente attraverso goccioline respiratorie e contatto con superfici contaminate, provocando sintomi come febbre, tosse e difficoltà respiratorie; non esiste un trattamento antivirale specifico, ma il trattamento sintomatico è generalmente efficace.
Ricercatori dell'università Campus Bio-Medico di Roma stanno raccogliendo e condividendo dati sull'Hmpv, evidenziando un'incidenza crescente di casi, sottolineando l'importanza della condivisione di dati epidemiologici per affrontare efficacemente le crisi sanitarie.
L'esperienza con la pandemia di Covid-19 ha evidenziato la necessità di quadri chiari e standardizzati per la raccolta e la diffusione dei dati, al fine di migliorare la cooperazione internazionale e la risposta a future minacce per la salute pubblica.
L'immarcescibile Bassetti avverte:"Ne ho avuti parecchi casi, sia in pazienti immunocompetenti che immunodepressi. Abbiamo pubblicato dati che mostrano come il virus possa causare polmoniti interstiziali simili a quelle provocate dall’influenza. In Cina sembra che stia circolando in modo più significativo. Potrebbe trattarsi di una variante più contagiosa rispetto a quelle osservate nel nostro Paese".