Donati:"Il Milan il rimpianto più grande della mia carriera".

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Donati:"Il Milan il rimpianto più grande della mia carriera".

Massimo Donati, ex centrocampista del Milan, intervistato da Di Marzio ha parlato anche della sua esperienza in rossonero. Ecco le dichiarazioni dell'ex centrocampista che ha smesso col calcio giocato:"Arrivai al Milan troppo giovane, avevo solo 20 anni. Quella era una squadra top in tutti gli aspetti, dal campo alla società, e io non ero mentalmente pronto per una realtà così grande. Ritrovarmi dal paesino a San Siro, un sogno che però ho subìto. Magari se avessi indossato il rossonero tre o quattro anni più tardi tutto sarebbe stato diverso… Questo forse è l’unico rimpianto della mia carriera: al Milan mi sentii arrivato, mollai mentalmente. Eppure in quella squadra c’erano Maldini e Costacurta che erano degli esempi pazzeschi, si allenavano in un modo incredibile. Ancelotti in panchina, Pirlo e Gattuso in campo e… nello spogliatoio: Andrea e Rino erano tra i più divertenti, quante gag e risate".

 

[pazzomania]

Massimo Donati, ex centrocampista del Milan, intervistato da Di Marzio ha parlato anche della sua esperienza in rossonero. Ecco le dichiarazioni dell'ex centrocampista che ha smesso col calcio giocato:"Arrivai al Milan troppo giovane, avevo solo 20 anni. Quella era una squadra top in tutti gli aspetti, dal campo alla società, e io non ero mentalmente pronto per una realtà così grande. Ritrovarmi dal paesino a San Siro, un sogno che però ho subìto. Magari se avessi indossato il rossonero tre o quattro anni più tardi tutto sarebbe stato diverso… Questo forse è l’unico rimpianto della mia carriera: al Milan mi sentii arrivato, mollai mentalmente. Eppure in quella squadra c’erano Maldini e Costacurta che erano degli esempi pazzeschi, si allenavano in un modo incredibile. Ancelotti in panchina, Pirlo e Gattuso in campo e… nello spogliatoio: Andrea e Rino erano tra i più divertenti, quante gag e risate".

L' ho sempre pensato che il problema più grosso dei giovani mai sbocciati, sia sempre stata la componente economica.

Nel momento in cui SAI di essere ormai ricco, è un attimo mollare quel centimetro mentale che ti fa passare al gradino inferiore.

 

[Lineker10]

Massimo Donati, ex centrocampista del Milan, intervistato da Di Marzio ha parlato anche della sua esperienza in rossonero. Ecco le dichiarazioni dell'ex centrocampista che ha smesso col calcio giocato:"Arrivai al Milan troppo giovane, avevo solo 20 anni. Quella era una squadra top in tutti gli aspetti, dal campo alla società, e io non ero mentalmente pronto per una realtà così grande. Ritrovarmi dal paesino a San Siro, un sogno che però ho subìto. Magari se avessi indossato il rossonero tre o quattro anni più tardi tutto sarebbe stato diverso… Questo forse è l’unico rimpianto della mia carriera: al Milan mi sentii arrivato, mollai mentalmente. Eppure in quella squadra c’erano Maldini e Costacurta che erano degli esempi pazzeschi, si allenavano in un modo incredibile. Ancelotti in panchina, Pirlo e Gattuso in campo e… nello spogliatoio: Andrea e Rino erano tra i più divertenti, quante gag e risate".

Massimo Donati... fu una bella delusione! In quegli anni ci furono tanti giovanissimi esordienti che poi si son persi. Da noi son passati Comandini Donati e Dalla Bona... ma ce ne furono tantissimi.

Certo che per un giovane trovare spazio in quella squadra era molto complicato, dato il livello di fuoriclasse che c'era.

 

[Magnus_Marcus]

Massimo Donati, ex centrocampista del Milan, intervistato da Di Marzio ha parlato anche della sua esperienza in rossonero. Ecco le dichiarazioni dell'ex centrocampista che ha smesso col calcio giocato:"Arrivai al Milan troppo giovane, avevo solo 20 anni. Quella era una squadra top in tutti gli aspetti, dal campo alla società, e io non ero mentalmente pronto per una realtà così grande. Ritrovarmi dal paesino a San Siro, un sogno che però ho subìto. Magari se avessi indossato il rossonero tre o quattro anni più tardi tutto sarebbe stato diverso… Questo forse è l’unico rimpianto della mia carriera: al Milan mi sentii arrivato, mollai mentalmente. Eppure in quella squadra c’erano Maldini e Costacurta che erano degli esempi pazzeschi, si allenavano in un modo incredibile. Ancelotti in panchina, Pirlo e Gattuso in campo e… nello spogliatoio: Andrea e Rino erano tra i più divertenti, quante gag e risate".

Oggi sarebbe titolare indiscusso

Stravedevo per lui, peccato, ma all'epoca era impossibile trovare posto

 

[Jino]

Massimo Donati, ex centrocampista del Milan, intervistato da Di Marzio ha parlato anche della sua esperienza in rossonero. Ecco le dichiarazioni dell'ex centrocampista che ha smesso col calcio giocato:"Arrivai al Milan troppo giovane, avevo solo 20 anni. Quella era una squadra top in tutti gli aspetti, dal campo alla società, e io non ero mentalmente pronto per una realtà così grande. Ritrovarmi dal paesino a San Siro, un sogno che però ho subìto. Magari se avessi indossato il rossonero tre o quattro anni più tardi tutto sarebbe stato diverso… Questo forse è l’unico rimpianto della mia carriera: al Milan mi sentii arrivato, mollai mentalmente. Eppure in quella squadra c’erano Maldini e Costacurta che erano degli esempi pazzeschi, si allenavano in un modo incredibile. Ancelotti in panchina, Pirlo e Gattuso in campo e… nello spogliatoio: Andrea e Rino erano tra i più divertenti, quante gag e risate".

Ecco un esempio perfetto di come il calcio in provincia ed il calcio in una grande siano due sport differenti.

Donati all'Atalanta era fortissimo...

 

[AcetoBalsamico]

Oggi sarebbe titolare indiscusso

Stravedevo per lui, peccato, ma all'epoca era impossibile trovare posto

Possiamo ancora riprenderlo: gioca in Scozia, se ci tieni tanto

 

[sunburn]

Peccato. Dopo di noi ha fatto molto bene al Real Madrid e al Barcellona. Mi è dispiaciuto solo per il suo passaggio dal Manchester United al Bayern che gli ha un po' rovinato la carriera.

 

[Now i'm here]

passata l'esperienza al milan ha sempre girato squadre da salvezza, quindi non era proprio pronto, non solo a 20 anni ma neppure più avanti.

purtroppo ce ne sono tanti che passando da una piccola realtà a una grande falliscono.