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Vincenzo De Luca, governatore della regione Campania, va addirittura contro il suo PD nella festa dedicata al partito e svoltasi a Bologna.
Le parole di De Luca, in merito al DDL Zan all'introduzione di una giornata scolastica contro l'omotransfobia: "Io così com’è il decreto Zan non lo avrei votato perché se non si cambia almeno la parte che riguarda le scuole io non lo avrei votato. Ma voi pensate davvero che sarebbe ragionevole che alle elementari si faccia la giornata contro l’omotransfobia? Ma andate al diavolo!...Una cosa è dire che le ultime classi delle superiori facciamo una giornata di riflessione. Questo va bene. Ma dobbiamo sapere che, quando affrontiamo temi delicati come questo, occorre grande misura, grande senso di responsabilità. Abbiamo fatto una crociata sulla legge Zan e poi abbiamo detto che dobbiamo dare il voto ai 16enni. Per quello che ho colto io, queste sono le proposte nel programma del Partito democratico. Ma voi pensate che sulla base di queste proposte conquistiamo la maggioranza degli elettori?...Certo che dobbiamo difendere i diritti, ma non è immaginabile che su questioni che hanno contenuti morali che vanno aldilà della politica noi ideologizziamo i problemi...Noi abbiamo risposto a Parolin in termini volgari e politicamente insopportabili. I Patti Lateranensi, ma che c’entrano? Fa’ che il Segretario di Stato non possa esprimere la propria opinione…"
Parole che non sono piaciute in ambiente PD e la consigliera comunale del citato partito Roberta Li Calzi, su Facebook, ha affermato: "Mentre il Pd assume con coraggio il profilo di un partito per cui diritti sociali e diritti civili marciano uniti, qualcuno pensa con furbizia di coprire uno spazio politico arretrato e anacronistico, alle spalle di cittadine e cittadini le cui libertà oggi sono ancorate a un livello inferiore che nel resto d’Europa. De Luca pensi a governare la sua Regione, in cui le aggressioni contro le persone Lgbt riempiono le pagine di cronaca".
Le parole di De Luca, in merito al DDL Zan all'introduzione di una giornata scolastica contro l'omotransfobia: "Io così com’è il decreto Zan non lo avrei votato perché se non si cambia almeno la parte che riguarda le scuole io non lo avrei votato. Ma voi pensate davvero che sarebbe ragionevole che alle elementari si faccia la giornata contro l’omotransfobia? Ma andate al diavolo!...Una cosa è dire che le ultime classi delle superiori facciamo una giornata di riflessione. Questo va bene. Ma dobbiamo sapere che, quando affrontiamo temi delicati come questo, occorre grande misura, grande senso di responsabilità. Abbiamo fatto una crociata sulla legge Zan e poi abbiamo detto che dobbiamo dare il voto ai 16enni. Per quello che ho colto io, queste sono le proposte nel programma del Partito democratico. Ma voi pensate che sulla base di queste proposte conquistiamo la maggioranza degli elettori?...Certo che dobbiamo difendere i diritti, ma non è immaginabile che su questioni che hanno contenuti morali che vanno aldilà della politica noi ideologizziamo i problemi...Noi abbiamo risposto a Parolin in termini volgari e politicamente insopportabili. I Patti Lateranensi, ma che c’entrano? Fa’ che il Segretario di Stato non possa esprimere la propria opinione…"
Parole che non sono piaciute in ambiente PD e la consigliera comunale del citato partito Roberta Li Calzi, su Facebook, ha affermato: "Mentre il Pd assume con coraggio il profilo di un partito per cui diritti sociali e diritti civili marciano uniti, qualcuno pensa con furbizia di coprire uno spazio politico arretrato e anacronistico, alle spalle di cittadine e cittadini le cui libertà oggi sono ancorate a un livello inferiore che nel resto d’Europa. De Luca pensi a governare la sua Regione, in cui le aggressioni contro le persone Lgbt riempiono le pagine di cronaca".