D'Amico: il Milan non molla, ma... Sarri per la panchina.

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Come riportato dal CorSera, nonostante la chiusura di ieri da parte di Percassi (QUI https://www.milanworld.net/threads/percassi-damico-resta-qui.150309/ ), il Milan non molla per D'Amico. Le parti ne parleranno a fine stagione, e si può trovare una soluzione considerati i buoni rapporti tra i club. Ma prima di quella data l'Atalanta non vuole saperne. con D'Amico, salirebbero le quotazioni di Sarri per la panchina. Il tecnico direbbe subito di sì ai rossoneri. Ma bisognerà vedere se, alla fine, il nuovo DS arriverà davvero. Col passare dei giorni qualche dubbio viene.

Tuttosport: dopo il no da parte dell'Atalanta per D'Amico, il Milan proverà a sondare altri profili. Tare ha avuto colloqui con i dirigenti, ma che non ha più ricevuto feedback da parte di nessuno. Il direttore ex Lazio rimane un candidato, così come non cessano i rumors (senza grossi riscontri al momento) su Giovanni Manna del Napoli e non vanno scartati anche profili esteri, ma la necessità conclamata – anche all’interno del quarto piano di Casa Milan – è che serva un direttore sportivo che conosca nei meandri il calcio italiano. Il veto dell’Atalanta su D’Amico arriva dopo l’interruzione definitiva della pista che portava a Fabio Paratici, che ha incontrato Gerry Cardinale prima di Pasqua ma è rimasto dell’idea di non proseguire i dialoghi con i rossoneri per una non chiarezza, a suo dire, sulla catena di comando interna alla società. È un Milan che continua ad essere al centro delle voci, alimentate principalmente dai suoi interlocutori, e che dà una visione poco solida e poco orientata ad un cambiamento strutturale che, invece, appare necessario per una moltitudine di ragioni, sia per ciò che concerne la gestione dei rapporti con i giocatori e l’allenatore sia, cosa non da poco, con l’esterno dove l’indice di gradimento di proprietà e dirigenza sta raggiungendo minimi storici presso la tifoseria.

CorSport: D'Amico svanisce. Caos per il nuovo DS. Quali alternative? Furlani ha incontrato Tare della Lazio varie volte nelle ultime settimane, ma non lo ha mai pienamente convinto, così come, dall'altro lato, Tare potrebbe decidere di salutare tutto e tutti per via della lunga attesa. Insomma: le idee non sono chiarissime, il tempo passa e il tapis roulant scorre come da programma, cioè senza che si arrivi ad una meta; a meno che non si decida di fermarsi in autonomia, confermando l'attuale struttura dirigenziale senza alcuna aggiunta. Ma è l'ultima opzione ad oggi. D'altronde, era stato lo stesso Furlani a confermare la ricerca di un ds e la bontà dell'eventuale inserimento: «Vogliamo migliorare - aveva dichiarato ad inizio aprile - la parte sportiva. Nelle ultime due stagioni non abbiamo avuto un ds tradizionale. Adesso quello che stiamo valutando è di prendere un ds più tradizionale e riconsolidare quei ruoli in una persona». L'obiettivo c'è, ma la strada per arrivarci è piuttosto impervia, soprattutto se a fungere da navigatore sono troppe voci diverse fra loro.

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Come riportato dal CorSera, nonostante la chiusura di ieri da parte di Percassi (QUI https://www.milanworld.net/threads/percassi-damico-resta-qui.150309/ ), il Milan non molla per D'Amico. Le parti ne parleranno a fine stagione, e si può trovare una soluzione considerati i buoni rapporti tra i club. Ma prima di quella data l'Atalanta non vuole saperne. con D'Amico, salirebbero le quotazioni di Sarri per la panchina. Il tecnico direbbe subito di sì ai rossoneri. Ma bisognerà vedere se, alla fine, il nuovo DS arriverà davvero. Col passare dei giorni qualche dubbio viene.

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Sarà una primavera - estate piena di finte notizie su allenatori e DS e finirà col solito mercato da ritardati / sabotatori.
Sarri ha già messo sul libro nero i nomi dei nostri pagliacci.
 

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Tuttosport: dopo il no da parte dell'Atalanta per D'Amico, il Milan proverà a sondare altri profili. Tare ha avuto colloqui con i dirigenti, ma che non ha più ricevuto feedback da parte di nessuno. Il direttore ex Lazio rimane un candidato, così come non cessano i rumors (senza grossi riscontri al momento) su Giovanni Manna del Napoli e non vanno scarrati anche profili esteri, ma la necessità conclamata – anche all’interno del quarto piano di Casa Milan – è che serva un direttore sportivo che conosca nei meandri il calcio italiano. Il veto dell’Atalanta su D’Amico arriva dopo l’interruzione definitiva della pista che portava a Fabio Paratici, che ha incontrato Gerry Cardinale prima di Pasqua ma è rimasto dell’idea di non proseguire i dialoghi con i rossoneri per una non chiarezza, a suo dire, sulla catena di comando interna alla società. È un Milan che continua ad essere al centro delle voci, alimentate principalmente dai suoi interlocutori, e che dà una visione poco solida e poco orientata ad un cambiamento strutturale che, invece, appare necessario per una moltitudine di ragioni, sia per ciò che concerne la gestione dei rapporti con i giocatori e l’allenatore sia, cosa non da poco, con l’esterno dove l’indice di gradimento di proprietà e dirigenza sta raggiungendo minimi storici presso la tifoseria. I
 
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Sarà una primavera - estate piena di finte notizie su allenatori e DS e finirà col solito mercato da ritardati / sabotatori.
Sarri ha già messo sul libro nero i nomi dei nostri pagliacci.
in realtà essendo obbligatorio l'allenatore fin dall'inizio non andremo oltre giugno...almeno quello di positivo c'è
 

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CorSport: D'Amico svanisce. Caos per il nuovo DS. Quali alternative? Furlani ha incontrato Tare della Lazio varie volte nelle ultime settimane, ma non lo ha mai pienamente convinto, così come, dall'altro lato, Tare potrebbe decidere di salutare tutto e tutti per via della lunga attesa. Insomma: le idee non sono chiarissime, il tempo passa e il tapis roulant scorre come da programma, cioè senza che si arrivi ad una meta; a meno che non si decida di fermarsi in autonomia, confermando l'attuale struttura dirigenziale senza alcuna aggiunta. Ma è l'ultima opzione ad oggi. D'altronde, era stato lo stesso Furlani a confermare la ricerca di un ds e la bontà dell'eventuale inserimento: «Vogliamo migliorare - aveva dichiarato ad inizio aprile - la parte sportiva. Nelle ultime due stagioni non abbiamo avuto un ds tradizionale. Adesso quello che stiamo valutando è di prendere un ds più tradizionale e riconsolidare quei ruoli in una persona». L'obiettivo c'è, ma la strada per arrivarci è piuttosto impervia, soprattutto se a fungere da navigatore sono troppe voci diverse fra loro.
 

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col passare dei giorni qualche dubbio viene ?!?!?!?! ma dai ??? davero ?!?
 

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Come riportato dal CorSera, nonostante la chiusura di ieri da parte di Percassi (QUI https://www.milanworld.net/threads/percassi-damico-resta-qui.150309/ ), il Milan non molla per D'Amico. Le parti ne parleranno a fine stagione, e si può trovare una soluzione considerati i buoni rapporti tra i club. Ma prima di quella data l'Atalanta non vuole saperne. con D'Amico, salirebbero le quotazioni di Sarri per la panchina. Il tecnico direbbe subito di sì ai rossoneri. Ma bisognerà vedere se, alla fine, il nuovo DS arriverà davvero. Col passare dei giorni qualche dubbio viene.

Tuttosport: dopo il no da parte dell'Atalanta per D'Amico, il Milan proverà a sondare altri profili. Tare ha avuto colloqui con i dirigenti, ma che non ha più ricevuto feedback da parte di nessuno. Il direttore ex Lazio rimane un candidato, così come non cessano i rumors (senza grossi riscontri al momento) su Giovanni Manna del Napoli e non vanno scartati anche profili esteri, ma la necessità conclamata – anche all’interno del quarto piano di Casa Milan – è che serva un direttore sportivo che conosca nei meandri il calcio italiano. Il veto dell’Atalanta su D’Amico arriva dopo l’interruzione definitiva della pista che portava a Fabio Paratici, che ha incontrato Gerry Cardinale prima di Pasqua ma è rimasto dell’idea di non proseguire i dialoghi con i rossoneri per una non chiarezza, a suo dire, sulla catena di comando interna alla società. È un Milan che continua ad essere al centro delle voci, alimentate principalmente dai suoi interlocutori, e che dà una visione poco solida e poco orientata ad un cambiamento strutturale che, invece, appare necessario per una moltitudine di ragioni, sia per ciò che concerne la gestione dei rapporti con i giocatori e l’allenatore sia, cosa non da poco, con l’esterno dove l’indice di gradimento di proprietà e dirigenza sta raggiungendo minimi storici presso la tifoseria.

CorSport: D'Amico svanisce. Caos per il nuovo DS. Quali alternative? Furlani ha incontrato Tare della Lazio varie volte nelle ultime settimane, ma non lo ha mai pienamente convinto, così come, dall'altro lato, Tare potrebbe decidere di salutare tutto e tutti per via della lunga attesa. Insomma: le idee non sono chiarissime, il tempo passa e il tapis roulant scorre come da programma, cioè senza che si arrivi ad una meta; a meno che non si decida di fermarsi in autonomia, confermando l'attuale struttura dirigenziale senza alcuna aggiunta. Ma è l'ultima opzione ad oggi. D'altronde, era stato lo stesso Furlani a confermare la ricerca di un ds e la bontà dell'eventuale inserimento: «Vogliamo migliorare - aveva dichiarato ad inizio aprile - la parte sportiva. Nelle ultime due stagioni non abbiamo avuto un ds tradizionale. Adesso quello che stiamo valutando è di prendere un ds più tradizionale e riconsolidare quei ruoli in una persona». L'obiettivo c'è, ma la strada per arrivarci è piuttosto impervia, soprattutto se a fungere da navigatore sono troppe voci diverse fra loro.
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Come riportato dal CorSera, nonostante la chiusura di ieri da parte di Percassi (QUI https://www.milanworld.net/threads/percassi-damico-resta-qui.150309/ ), il Milan non molla per D'Amico. Le parti ne parleranno a fine stagione, e si può trovare una soluzione considerati i buoni rapporti tra i club. Ma prima di quella data l'Atalanta non vuole saperne. con D'Amico, salirebbero le quotazioni di Sarri per la panchina. Il tecnico direbbe subito di sì ai rossoneri. Ma bisognerà vedere se, alla fine, il nuovo DS arriverà davvero. Col passare dei giorni qualche dubbio viene.

Tuttosport: dopo il no da parte dell'Atalanta per D'Amico, il Milan proverà a sondare altri profili. Tare ha avuto colloqui con i dirigenti, ma che non ha più ricevuto feedback da parte di nessuno. Il direttore ex Lazio rimane un candidato, così come non cessano i rumors (senza grossi riscontri al momento) su Giovanni Manna del Napoli e non vanno scartati anche profili esteri, ma la necessità conclamata – anche all’interno del quarto piano di Casa Milan – è che serva un direttore sportivo che conosca nei meandri il calcio italiano. Il veto dell’Atalanta su D’Amico arriva dopo l’interruzione definitiva della pista che portava a Fabio Paratici, che ha incontrato Gerry Cardinale prima di Pasqua ma è rimasto dell’idea di non proseguire i dialoghi con i rossoneri per una non chiarezza, a suo dire, sulla catena di comando interna alla società. È un Milan che continua ad essere al centro delle voci, alimentate principalmente dai suoi interlocutori, e che dà una visione poco solida e poco orientata ad un cambiamento strutturale che, invece, appare necessario per una moltitudine di ragioni, sia per ciò che concerne la gestione dei rapporti con i giocatori e l’allenatore sia, cosa non da poco, con l’esterno dove l’indice di gradimento di proprietà e dirigenza sta raggiungendo minimi storici presso la tifoseria.

CorSport: D'Amico svanisce. Caos per il nuovo DS. Quali alternative? Furlani ha incontrato Tare della Lazio varie volte nelle ultime settimane, ma non lo ha mai pienamente convinto, così come, dall'altro lato, Tare potrebbe decidere di salutare tutto e tutti per via della lunga attesa. Insomma: le idee non sono chiarissime, il tempo passa e il tapis roulant scorre come da programma, cioè senza che si arrivi ad una meta; a meno che non si decida di fermarsi in autonomia, confermando l'attuale struttura dirigenziale senza alcuna aggiunta. Ma è l'ultima opzione ad oggi. D'altronde, era stato lo stesso Furlani a confermare la ricerca di un ds e la bontà dell'eventuale inserimento: «Vogliamo migliorare - aveva dichiarato ad inizio aprile - la parte sportiva. Nelle ultime due stagioni non abbiamo avuto un ds tradizionale. Adesso quello che stiamo valutando è di prendere un ds più tradizionale e riconsolidare quei ruoli in una persona». L'obiettivo c'è, ma la strada per arrivarci è piuttosto impervia, soprattutto se a fungere da navigatore sono troppe voci diverse fra loro.

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Che strazio ragazzi, nemmeno le smentite servono, i giornali devono vendere e cavalcare un trend e chissà se non sono imboccati da qualcuno.
L'anno scorso i temi erano l'allenatore e Zirkzee.
Quest'anno sono il Ds e sempre l'allenatore. Come si fa a reggere ogni anno così?
 
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