CTS:"Impossibile immunità di gregge nel 2021".

Registrato
21 Maggio 2015
Messaggi
3,001
Reaction score
149
Stiamo ancora a parlare di DX e SX quando c'è mezzo mondo messo in ginocchio da sto virus...forse è meglio uscire dal '900...

La sanità smantellata, vero..però quando la sanità era un carrozzone a spese di tutti noi (TUTTI) con assenteismi da paura, decine di ospedali iniziati e mai finiti diventati ecomostri, gente pagata che non lavorava e siringhe o camici comprati a 10 volte il loro valore per giare mazzette agli amici allora andava bene tagliare...

Invece le mascherine comprate in Cina a 600 volte il valore vanno bene.
Mi fermo qui che di M5Sggianti ne ho piene le tasche.

Cordialmente.

Varvez
 

Ringhio8

Senior Member
Registrato
14 Febbraio 2020
Messaggi
10,791
Reaction score
6,356
Dei danni economici sicuro..senza un'azione coordinata (di cui non vedo traccia) il bagno di sangue sarà gravissimo..ci sono interi settori ridotti in rovina e alcuni faticheranno a riprendersi

Quello sicuramente, ma pensavo più al virus stesso, soni pessimista, tremendamente pessimista, e non ho alcuna fiducia in nessuno di quelli che parlano ogni giorno. Io credo che anche se il virus sparisse tra OMS, governi (sopratutto i pagliacci nostrani) e virologi non lo farebbero mai "sparire", come scrivevano in un messaggio poco indietro "ad ogni colpo di tosse sarà pandemia". Poi se mi sbaglio tanto meglio, ma qua la previsione giusta é sempre quella peggiore della peggiore
 
Registrato
8 Settembre 2016
Messaggi
11,360
Reaction score
5,072
Anche il CTS alza bandiera bianca sull'immunità di gregge nel 2021, confermando le parole di Pregliasco ( https://www.milanworld.net/pregliasco-spero-20-30-vaccinati-nel-2021-a-vt99554-new-post.html ). Ecco quando dichiarato da Fabio Ciciliano, segretario CTS, al CorSera:"La campagna vaccinale ha un ritardo innegabile. Raggiungere l’immunità di gregge a fine anno ormai è impossibile".

È solo un problema di mancate consegne?
"Al momento, sia l’Italia sia gli altri Paesi dell’Ue hanno una riduzione delle forniture da parte delle aziende farmaceutiche produttrici dei vaccini. Con questa distribuzione disomogenea la campagna non potrà fare altro che subire l’andamento schizofrenico delle consegne. E questo impedirà una regolare organizzazione, soprattutto quando inizierà la vaccinazione di massa che deve prevedere una imponente pianificazione logistica, diversa per i territori ad alta concentrazione di popolazione rispetto alle aree a minore densità".

Perché non viene coinvolta la Protezione civile come richiesto ormai da giorni?
"Non sono io a poter rispondere. In passato questa preziosa risorsa ha consentito il superamento delle grandi crisi nazionali e ha contribuito fortemente a gestire le maggiori emergenze in territorio straniero. Nella gestione della pandemia non è stata protagonista nel management dell’emergenza come ci si aspettava. Tutti noi speriamo in un ripensamento, soprattutto per la gestione di questa epocale emergenza pandemica senza precedenti".

Che cos’altro si deve fare?
"L’immunità di gregge si raggiunge quando circa il 70% della popolazione risulta vaccinata. Se lasciamo da parte la fascia di età dei giovani fino a 16-18 anni, ora esclusa, significa che dovremo vaccinare circa 42 milioni di adulti nel più breve tempo possibile, anche per ridurre la circolazione delle varianti virali. Un’impresa ciclopica oserei dire, anche perché le organizzazioni regionali approcciano il problema con grande disomogeneità".

Quindi?
"È imperativo che la distribuzione diventi regolare e poi bisogna procedere come con i tamponi, allestendo drive in nelle città e ovunque sia possibile".

L’Italia è tornata gialla e sono ricominciati gli assembramenti. Si rischiano nuove chiusure?
"È bene essere chiari: anche nelle regioni gialle la circolazione del virus rimane molto sostenuta e ovviamente aumenta con l’aumento dei contatti tra le persone. Non è una situazione di normalità, è ancora piena pandemia. La socialità è una condizione che per tanto tempo è stata tenuta compressa e adesso la gente sopporta con difficoltà crescente le restrizioni. Lo comprendo, ma se vogliamo tornare alla normalità bisogna pensare che solo attraverso le graduali riprese saremo in grado di controllare i numeri".

Ora non lo siamo?
«Dobbiamo puntare alla progressiva riapertura delle attività economiche che ormai sono al limite della sopravvivenza. Anche per questo, i sindaci, le aziende sanitarie, le istituzioni dovranno supportare i cittadini. Mi piace pensare che gli assembramenti di questi giorni siano il frutto di una pulsione alla socialità assolutamente episodica. Ma bisogna essere consapevoli che di fronte a una nuova impennata dei contagi i provvedimenti di chiusura sono inevitabili».

Servono nuove regole?
«Basterebbe osservare quelle che già ci sono. E forse semplificare ancora di più. Troppe regole, alla fine, conducono a una loro non osservanza».

Proporrete cambiamenti in vista del nuovo Dpcm?
«Attendiamo di ricevere eventuali richieste da parte del nuovo governo, magari per iniziare a strutturare la graduale ripresa delle attività del Paese oppure per approcciare un orientamento di prospettiva per la riapertura dello sport di base — fondamentale per il benessere psico-fisico degli individui di tutte le età — e delle altre attività sociali e delle filiere produttive, ovviamente se gli indici di rischio lo consentiranno. In altre parole, quando inizieremo a vedere la luce, dovremo essere già pronti».

Il sistema delle fasce colorate funziona?
«Il sistema con la classificazione dei diversi livelli di rischio consente di agire tempestivamente sulle azioni di mitigazione dell’epidemia che difficilmente tornerà ai livelli di Rt che abbiamo visto durante la prima ondata. Abbiamo però notato che le regioni gialle hanno una maggiore difficoltà a mantenere stabilmente il valore Rt sotto 1, soprattutto con una importante circolazione del virus. Per governare il fenomeno epidemico, tra le priorità assolute, è necessario riprendere subito il tracciamento dei contatti».

Intanto sarebbe già tanta roba vaccinare il prima possibile gli over 70, così calerebbero drasticamente ricoveri e decessi.

Vorrei capire la strategia intera.
Immunità di gregge per? Finché il virus circola, anche in numeri ridotti, i contagi possono ripartire. E pure se azzeri i contagi e poi apri i confini senza controllo.
 
Registrato
30 Aprile 2015
Messaggi
3,087
Reaction score
348
Comunque qui in Canada il Minstro ha dichiarato che investiamo millioni per cominciare a fare i vaccini in casa per "le variante, e l'ondate future" le fabbriche dovrebbe essere pronti per fine estate. Quindi pensate un po....
 

Milanforever26

Senior Member
Registrato
6 Giugno 2014
Messaggi
40,596
Reaction score
4,310
Quello sicuramente, ma pensavo più al virus stesso, soni pessimista, tremendamente pessimista, e non ho alcuna fiducia in nessuno di quelli che parlano ogni giorno. Io credo che anche se il virus sparisse tra OMS, governi (sopratutto i pagliacci nostrani) e virologi non lo farebbero mai "sparire", come scrivevano in un messaggio poco indietro "ad ogni colpo di tosse sarà pandemia". Poi se mi sbaglio tanto meglio, ma qua la previsione giusta é sempre quella peggiore della peggiore

Continuo a pensare che o c'è un motivo alla base che noi non sappiamo (della serie che il mondo stava per andare in malora e la pandemia era la scusa per fermarlo) oppure tutti preferiscano uscire da sta storia prima possibile..
 

Ringhio8

Senior Member
Registrato
14 Febbraio 2020
Messaggi
10,791
Reaction score
6,356
Continuo a pensare che o c'è un motivo alla base che noi non sappiamo (della serie che il mondo stava per andare in malora e la pandemia era la scusa per fermarlo) oppure tutti preferiscano uscire da sta storia prima possibile..

Non lo so ma ogni volta che parlano é impossibile non notare quanto ci godono
 
Alto