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Il solito Crisanti avverte:"Il dato più basso da ottobre sui decessi per Covid non deve far pensare che ci siamo lasciati la pandemia alle spalle: è necessario proseguire con i vaccini e comportarsi ancora in modo responsabile, guardando a che cosa sta succedendo in Regno Unito. Ci sono ancora incognite da non sottovalutare, come la durata dell'immunità e le varianti e quindi aprendo abbiamo corso un rischio inutile".
"La variante indiana è molto più contagiosa di quella inglese e destinata a spostare ancora più in alto l'asticella dell'immunità di gregge. La pandemia non è finita e dobbiamo saperlo tutti. In Inghilterra, dove si pensava alle riaperture con il doppio dei vaccinati rispetto all'Italia, c'è una battuta d'arresto".
"E' una grande vittoria della campagna vaccinale. Sta succedendo in Italia quello che è accaduto in altri Paesi, dall'Inghilterra a Israele. Serve però cautela, perché il dato di ieri riguarda una domenica legata a un ponte. E' sempre meglio guardare i numeri su base settimanale mi pare ci sia un'evidente sottostima dei contagi. La settimana scorsa abbiamo avuto una media di 150 morti al giorno per poco meno di 5mila casi. Anche se i decessi si riferissero a contagiati di 20 giorni prima, i conti non tornerebbero".
"Le regioni non cercano più il virus? E' sotto gli occhi di tutti. Nel momento in cui si rimuovono le misure di sicurezza, bisognerebbe aumentare tamponi e tracciamento e invece succede il contrario. Per fortuna la vaccinazione sta facendo da scudo, ma se finisse l'immunità o arrivasse la variante sbagliata torneremmo nei guai. E metà degli italiani deve ancora ricevere la prima dose".
"La variante indiana è molto più contagiosa di quella inglese e destinata a spostare ancora più in alto l'asticella dell'immunità di gregge. La pandemia non è finita e dobbiamo saperlo tutti. In Inghilterra, dove si pensava alle riaperture con il doppio dei vaccinati rispetto all'Italia, c'è una battuta d'arresto".
"E' una grande vittoria della campagna vaccinale. Sta succedendo in Italia quello che è accaduto in altri Paesi, dall'Inghilterra a Israele. Serve però cautela, perché il dato di ieri riguarda una domenica legata a un ponte. E' sempre meglio guardare i numeri su base settimanale mi pare ci sia un'evidente sottostima dei contagi. La settimana scorsa abbiamo avuto una media di 150 morti al giorno per poco meno di 5mila casi. Anche se i decessi si riferissero a contagiati di 20 giorni prima, i conti non tornerebbero".
"Le regioni non cercano più il virus? E' sotto gli occhi di tutti. Nel momento in cui si rimuovono le misure di sicurezza, bisognerebbe aumentare tamponi e tracciamento e invece succede il contrario. Per fortuna la vaccinazione sta facendo da scudo, ma se finisse l'immunità o arrivasse la variante sbagliata torneremmo nei guai. E metà degli italiani deve ancora ricevere la prima dose".
