A me è cambiato tutto.
Vivere la morte di mio padre per COVID senza potergli stare vicino (colui grazie al quale tifo Milan, essendo stato un siciliano trapiantato a Milano negli anni '60), senza un funerale, unitamente al COVID contratto da mia madre (grazie SSN, come funzioni tu nessuno mai), mi ha devastato.
Ho allontanato da me quasi tutte le persone care, rompendo per mia scelta a settembre anche con la fidanzata, perché è vero che uno non dovrebbe mai farsi sopraffare da situazioni sfavorevoli, ma è anche vero che giungi al punto di rottura.
Quello in cui, in primis, le altre persone ti sembrano un peso e capisci che non hai nulla in comune con loro.
Il lockdown marzo-aprile, periodo in cui mio padre si è ammalato mentre era in cura per un linfoma, è stato tremendo.
Io a casa della morosa completamente impotente, con un mio collega (il mio compagno di car-sharing), peraltro, in terapia intensiva per circa un mese.
Il mio carattere ne sta risentendo, ma mi sento anche forte come non mai, per quanto intimamente triste.
Essendo di indole molto realista, sapevo fin da subito che il COVID avrebbe tirato fuori il peggio dalle persone.
E così è stato con la mia ex-fidanzata, i miei amici, i miei colleghi, i miei parenti e altre conoscenze in generale (intendo che loro hanno tirato fuori il peggio, io ho resistito anche più del dovuto).
Non sono riuscito ad elaborare il lutto, a distrarmi, ad andare avanti, ma tengo duro, anche se oggettivamente stimoli al momento ne ho pochi (forse paradossalmente seguire il Milan).
Questa esperienza mi ha devastato, ma ora, dopo 9 mesi, ho la corazza spessa e non mi tange più nulla...
Pertanto, ad oggi relazioni sociali zero, impegno sociale zero, coinvolgimento al lavoro zero.
Ci siamo io, il mio sport quando riesco a farlo, il mio Milan, mia madre (sono tornato da lei, che è sola... mentre la mia casa nuova è ancora inabitata), i miei libri, la mia musica e i miei fumetti.
Forse potevo prendermi responsabilità con la morosa e decidere di fare un figlio con lei, anche perché ho 36 anni..
Ma inutile lanciarsi in qualcosa se non si è convinti fino in fondo, mi hanno deluso tutte le persone più care, anche mio fratello per dire.
Mi sono chiuso nel mio egoismo e non ne uscirò per un bel pezzo.
Per adesso, va bene così.