Costacurta:"Milan, pensavi fosse facile rivincere. Kessie...".

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Costacurta all'AGI sull crisi del Milane su l derby:"I problemi del Milan riguardano tre aspetti: le prestazioni individuali non più brillanti, un movimento di reparto insufficiente, ma soprattutto poco filtro davant. Derby? Squilibrato, complice lo stop del Mondiale con tanti calciatori delle due milanesi, che ha fatto perdere lucidità e concentrazione. Mercato bocciato? Se comincerò a criticare Maldini e Massara, non sarà sicuramente quest’anno. Ai giocatori serve di più di qualche mese. Shevchenko all'inizio non era visto benissimo e Kakà non si esprimeva bene a San Siro

"Ai miei tempi era più facile inserirsi in uno “squadrone”, perciò io faccio sempre riferimento a Tonali e Leao, che hanno avuto bisogno di tempo, ma poi hanno dimostrato quello che sanno fare. Per rialzarsi ci vuole una continuità di atteggiamento, di concentrazione che non è semplice da ritrovare io credo che lo scudetto vinto l’anno scorso abbia fatto pensare al gruppo che rivincere sarebbe stato altrettanto facile. Lo dico perché è successo anche a noi, di vincere lo scudetto nel ‘99 con Zaccheroni e l’anno dopo chiudere la stagione al terzo posto con un distacco di tanti punti dalla prima».


"Giroud, il più pronto a caricarsi sulle spalle tutti gli altri. Baresi era straordinario, aveva un’ambizione molto positiva, non ti faceva mai rilassare. Rinforzi? Non servono rinforzi perché all’interno della rosa ci sono tutte le qualità per tornare a vincere e qualificarsi in Champions, che è il vero obiettivo del Milan. Per quest’anno è già stato raggiunto l’obiettivo degli ottavi di Champions, vero è che anche il Tottenham non sta attraversando un buon momento. Il tempo per tornare in forma c’è e un Milan in salute, ce la potrebbe fare».

"Giroud, Leao e Theo Hernandez che però saranno gli stessi che devono necessariamente riprendere in mano la squadra. Pioli? So che sta lavorando bene, anche se in questo momento non riesce a uscirne. Potrebbe aiutare un centrocampo a tre perché ora la difesa è poco coperta, in questo modo si avrà più solidità"

"Chi manca più tra Kessie e Maignan? Sembrerebbe Kessie, ma in realtà mancano tutti quei giocatori che fino a un mese fa performavano benissimo".
 
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Riccardo88

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Appena ho letto di "Kakà e Shevchenko che non erano visti bene all'inizio e non si esprimevano bene" ho capito la pasta dell'articolo.
Qualche volta meglio stare zitti piuttosto che creare giustificazioni ridicole.
 

Super_Lollo

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Appena ho letto di "Kakà e Shevchenko che non erano visti bene all'inizio e non si esprimevano bene" ho capito la pasta dell'articolo.
Qualche volta meglio stare zitti piuttosto che creare giustificazioni ridicole.
Beh ti assicuro che chi li ha vissuti quei momenti se li ricorda bene. Ricardo dopo una prima stagione mostruosa ebbe un calo clamoroso. Sheva, mi ricordo benissimo gli articoli e alcuni tifosi che dicevano " non sa stoppare una palla". E io ero tipo incredulo.

Ogni giocatore ha bisogno del suo tempo di rodaggio, magari CDK scula con un gol e svolta. O magari non svolterà mai.
 

Riccardo88

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Ma guarda la crisi di Sheva me la ricordo bene, mi ricordo anche gli articoli della gazzetta che parlavano di scambiarlo con Figo e molti tifosi milanisti in estasi per tale prospettiva (io no).
Avevano fatto pure un coro gli intertristi sulla sua vena realizzativa, Sheva si è ripreso l'anno della Champions perché l'anno prima fu un disastro.
Quello che intendevo dire è che Kakà (ma anche Sheva) avevano iniziato benissimo.
De Katelere è partito peggio di Tonali. L'analogia fatta con Tonali ci sta (forse), ma anche lì, sono pochi che migliorano così tanto in un anno come Tonali che fu un disastro i primi 12 mesi, siamo stati fortunati con lui.
 

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Costacurta all'AGI sull crisi del Milane su l derby:"I problemi del Milan riguardano tre aspetti: le prestazioni individuali non più brillanti, un movimento di reparto insufficiente, ma soprattutto poco filtro davant. Derby? Squilibrato, complice lo stop del Mondiale con tanti calciatori delle due milanesi, che ha fatto perdere lucidità e concentrazione. Mercato bocciato? Se comincerò a criticare Maldini e Massara, non sarà sicuramente quest’anno. Ai giocatori serve di più di qualche mese. Shevchenko all'inizio non era visto benissimo e Kakà non si esprimeva bene a San Siro

"Ai miei tempi era più facile inserirsi in uno “squadrone”, perciò io faccio sempre riferimento a Tonali e Leao, che hanno avuto bisogno di tempo, ma poi hanno dimostrato quello che sanno fare. Per rialzarsi ci vuole una continuità di atteggiamento, di concentrazione che non è semplice da ritrovare io credo che lo scudetto vinto l’anno scorso abbia fatto pensare al gruppo che rivincere sarebbe stato altrettanto facile. Lo dico perché è successo anche a noi, di vincere lo scudetto nel ‘99 con Zaccheroni e l’anno dopo chiudere la stagione al terzo posto con un distacco di tanti punti dalla prima».


"Giroud, il più pronto a caricarsi sulle spalle tutti gli altri. Baresi era straordinario, aveva un’ambizione molto positiva, non ti faceva mai rilassare. Rinforzi? Non servono rinforzi perché all’interno della rosa ci sono tutte le qualità per tornare a vincere e qualificarsi in Champions, che è il vero obiettivo del Milan. Per quest’anno è già stato raggiunto l’obiettivo degli ottavi di Champions, vero è che anche il Tottenham non sta attraversando un buon momento. Il tempo per tornare in forma c’è e un Milan in salute, ce la potrebbe fare».

"Giroud, Leao e Theo Hernandez che però saranno gli stessi che devono necessariamente riprendere in mano la squadra. Pioli? So che sta lavorando bene, anche se in questo momento non riesce a uscirne. Potrebbe aiutare un centrocampo a tre perché ora la difesa è poco coperta, in questo modo si avrà più solidità"

"Chi manca più tra Kessie e Maignan? Sembrerebbe Kessie, ma in realtà mancano tutti quei giocatori che fino a un mese fa performavano benissimo".
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Beh ti assicuro che chi li ha vissuti quei momenti se li ricorda bene. Ricardo dopo una prima stagione mostruosa ebbe un calo clamoroso. Sheva, mi ricordo benissimo gli articoli e alcuni tifosi che dicevano " non sa stoppare una palla". E io ero tipo incredulo.

Ogni giocatore ha bisogno del suo tempo di rodaggio, magari CDK scula con un gol e svolta. O magari non svolterà mai.
Ma quando mai ?
Sheva capocannoniere da subito in quella serie A e Kakà che in poche partite ruba il posto a rui costa in un Milan campione d'Europa.

Ma non diciamo eresie.

Io su sheva al terzo anno (dopo 24 +24 gol in campionato, se non erro) avevo solo la paura che ci lasciasse perché era sprecato per quella squadra.
Con l'arrivo di ancelotti finalmente innalzammo il nostro livello a quello di sheva.

Kakà invece fu devastante da subito.

Mi sa che billy ha perso la memoria.
 
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Sheva fece male l'anno della champions perché ebbe parecchi guai fisici, se non erro frattura al naso.
Paradossalmente con la squadra pronta per vincere lui era a mezzo servizio.
Ma tornò in tempo per segnare gol pesantissimi dai quarti in poi.
Segno' pure al real Madrid quell'anno.

L'anno dopo da campioni d'Europa sheva giocò un campionato clamoroso.

Kakà invece bimbo prodigio da subito.
Il giocatore perfetto per il nostro modulo.
La nostra lama nel palleggio.
 

7AlePato7

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Sheva fece male l'anno della champions perché ebbe parecchi guai fisici, se non erro frattura al naso.
Paradossalmente con la squadra pronta per vincere lui era a mezzo servizio.
Ma tornò in tempo per segnare gol pesantissimi dai quarti in poi.
Segno' pure al real Madrid quell'anno.

L'anno dopo da campioni d'Europa sheva giocò un campionato clamoroso.

Kakà invece bimbo prodigio da subito.
Il giocatore perfetto per il nostro modulo.
La nostra lama nel palleggio.
Esatto ricordo anche io che ebbe quel periodo in cui giocò poco, rientrando da un infortunio.
Ma Shevchenko è stato proprio l'esempio della continuità, un attaccante dal rendimento costante..
 
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Esatto ricordo anche io che ebbe quel periodo in cui giocò poco, rientrando da un infortunio.
Ma Shevchenko è stato proprio l'esempio della continuità, un attaccante dal rendimento costante..
Non mi sono perso un minuto di quel Milan.
Dai , sheva era una macchina bellica.

Cambio' atteggiamento semmai dopo il matrimonio e dopo il pallone d'oro ma giustamente era ormai un top player.

Ma il 23enne arrivato in Italia aveva una fame e una dedizione totali al suo lavoro.
Non solo fu pronto da subito ma era già decisivo.
 

7AlePato7

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Non mi sono perso un minuto di quel Milan.
Dai , sheva era una macchina bellica.

Cambio' atteggiamento semmai dopo il matrimonio e dopo il pallone d'oro ma giustamente era ormai un top player.

Ma il 23enne arrivato in Italia aveva una fame e una dedizione totali al suo lavoro.
Non solo fu pronto da subito ma era già decisivo.
Mi ricordo il primo articolo su Sheva, dove Maldini guardava impressionato Andriy svolgere con naturalezza e leggerezza degli esercizi che per altri erano durissimi. Capirai, lui era abituato con Lobanovsky, sergente di ferro alla Dinamo Kiev.
Che campione che era Sheva.
 
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