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La circolare del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria di un mese fa aveva sollevato molti dubbi negli ambienti giudiziari,eppure nessuno ha fatto nulla ed in questi giorni stanno uscendo di galera i boss mafiosi ed altri ne usciranno a breve.
Per limitare contagi e vittime ergastolani al carcere duro o boss mafiosi sotto processo ancora sono equiparati a piccoli furfanti con condanna inferiore a 18 mesi,infatti nella circolare non viene fatta distinzione e si basa tutto sulla decisione del magistrato.
L'ultimo ad uscire è stato Francesco Bonura detenuto a Milano,boss palermitano condannato al Maxi processo di Falcone e Borsellino.
Uno dei più pericolosi e lo stesso pentito Buscetta lo aveva attenzionato come uno dei più attivi militanti.
Il prossimo potrebbe essere Benedetto Santapaola,condannato per vari omicidi tra cui il giornalista Fava.
Prima di lui sono usciti Vincenzo Iannazzo della 'ndrangheta di Lamezia Terme e Rocco Filippone sotto processo con Giuseppe Graviano per stragi sempre di 'ndrangheta.
Ci sono 750 detenuti al 41 bis e migliaia in regime di Alta Sicurezza,potenzialmente potrebbero uscire tutti.
In particolare 74 boss mafiosi che hanno almeno 70 anni e sono considerati a rischio anche per età.
Tra questi figurano elementi quali: Leoluca Bagarella, i Bellocco di Rosarno, Pippo Calò, Benedetto Capizzi, Antonino Cinà, Pasquale Condello, Raffaele Cutolo, Carmine Fasciani, Vincenzo Galatolo, Teresa Gallico, Raffaele Ganci, Tommaso Inzerillo, Salvatore Lo Piccolo, Piddu Madonia, Giuseppe Piromalli, Nino Rotolo, Benedetto Santapaola e Benedetto Spera.
La misura alternativa decisa dal giudice milanese lascia allibiti:
Bonura dovrà stare ai domiciliari nella casa della moglie a Palermo,ma non potrà incontrare pregiudicati.
Potrà uscire per motivi di salute o per incontri familiari (battesimi,matrimoni,pranzi di famiglia)
Dunque un mafioso palermintano fedelissimo di Provenzano potrebbe avere più libertà personali ganrantite di un incensurato cittadino a cui sono stati proibiti i pranzi di famiglia fuori dalla propria abitazione.
Il magistrato Di Matteo è sconfortato: "Lo Stato sembra cedere al ricatto delle rivolte.
Lo Stato sembra aver dimenticato e archiviato per sempre la stagione delle stragi e della Trattativa"
Il DAP a questo punto respinge le responsabilità dicendo che fosse solo un monitoraggio,non un invito alle scarcerazioni di massa.
Il ministero della giustizia promette accertamenti finalmente.
Espresso
edit:
Repubblica stamane rende nota la scarcerazione del boss mafioso Pino Sansone,vicino di casa di Riina ed uno dei più potenti di Cosa Nostra riorganizzata.
Per limitare contagi e vittime ergastolani al carcere duro o boss mafiosi sotto processo ancora sono equiparati a piccoli furfanti con condanna inferiore a 18 mesi,infatti nella circolare non viene fatta distinzione e si basa tutto sulla decisione del magistrato.
L'ultimo ad uscire è stato Francesco Bonura detenuto a Milano,boss palermitano condannato al Maxi processo di Falcone e Borsellino.
Uno dei più pericolosi e lo stesso pentito Buscetta lo aveva attenzionato come uno dei più attivi militanti.
Il prossimo potrebbe essere Benedetto Santapaola,condannato per vari omicidi tra cui il giornalista Fava.
Prima di lui sono usciti Vincenzo Iannazzo della 'ndrangheta di Lamezia Terme e Rocco Filippone sotto processo con Giuseppe Graviano per stragi sempre di 'ndrangheta.
Ci sono 750 detenuti al 41 bis e migliaia in regime di Alta Sicurezza,potenzialmente potrebbero uscire tutti.
In particolare 74 boss mafiosi che hanno almeno 70 anni e sono considerati a rischio anche per età.
Tra questi figurano elementi quali: Leoluca Bagarella, i Bellocco di Rosarno, Pippo Calò, Benedetto Capizzi, Antonino Cinà, Pasquale Condello, Raffaele Cutolo, Carmine Fasciani, Vincenzo Galatolo, Teresa Gallico, Raffaele Ganci, Tommaso Inzerillo, Salvatore Lo Piccolo, Piddu Madonia, Giuseppe Piromalli, Nino Rotolo, Benedetto Santapaola e Benedetto Spera.
La misura alternativa decisa dal giudice milanese lascia allibiti:
Bonura dovrà stare ai domiciliari nella casa della moglie a Palermo,ma non potrà incontrare pregiudicati.
Potrà uscire per motivi di salute o per incontri familiari (battesimi,matrimoni,pranzi di famiglia)
Dunque un mafioso palermintano fedelissimo di Provenzano potrebbe avere più libertà personali ganrantite di un incensurato cittadino a cui sono stati proibiti i pranzi di famiglia fuori dalla propria abitazione.
Il magistrato Di Matteo è sconfortato: "Lo Stato sembra cedere al ricatto delle rivolte.
Lo Stato sembra aver dimenticato e archiviato per sempre la stagione delle stragi e della Trattativa"
Il DAP a questo punto respinge le responsabilità dicendo che fosse solo un monitoraggio,non un invito alle scarcerazioni di massa.
Il ministero della giustizia promette accertamenti finalmente.
Espresso
edit:
Repubblica stamane rende nota la scarcerazione del boss mafioso Pino Sansone,vicino di casa di Riina ed uno dei più potenti di Cosa Nostra riorganizzata.