Conte:"Situazione in peggioramento ma no DPCM generalizzato".

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Conte:"Situazione in peggioramento ma no DPCM generalizzato".

L'annuncio di Conte sul prossimo DPCM:"Il prossimo Dpcm individuerà tre aree corrispondenti a tre aree di rischio: chiusura dei centri commerciali nel weekend, chiusura di musei e mostre. Introdurremo il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio. Nel prossimo dpcm indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute. Siamo consapevoli della frustrazione e del senso di smarrimento e anche della rabbia che si sta manifestando in questi giorni. E siamo anche coscienti delle ripercussioni sull’attività economica, la produzione ma non ci può essere dilemma nella difesa della salute e la tutela dell’economia, più piegheremo i contagi più allenteremo le restrizioni. I numeri macro economici non di dicono nulla del disagio sociale ma il risultato e’ straordinario. Ai cittadini va la nostra gratitudine. Il governo non intende arretrare di un millimetro nella protezione economica. L’evoluzione dell’epidemia risulta molto preoccupante. Si va verso uno scenario di tipo 4, c’è il rischio tenuta dei servizi sanitari in alcune regioni. Esiste una alta percentuale che nel prossimo mese in 15 regioni l’indice Rt peggiori. Questo quadro non tiene conto degli effetti del nuovo Dpcm. Siamo pertanto costretti ad intervenire per adottare nuove misure. Questa strategia va graduata sulla base della criticità dei vari territori: riteniamo necessario pertanto assumere una decisione che non induca ad un lockdown generalizzato ma ci impone di utilizzare un regime differenziato basato su differenti scenari regionali. La curva dei contagi di sabato ha imposto un nuovo corpus delle misure restrittive da adottare anche prima di mercoledì 4 novembre. Dopo un ulteriore interlocuzione con i presidenti delle Camere ho chiesto di poter anticipare già ad oggi queste mie comunicazioni cosi’ che il parlamento possa esprimersi prima di adottare il provvedimento. La situazione epidemiologica nel nostro paese è in peggioramento. Purtroppo nelle ultime settimane i contagi si sono moltiplicati ma restano nettamente inferiori rispetto a Francia, Germania e Regno Unito dove la seconda ondata è cominciata ben prima rispetto a noi. Attualmente i malati in terapia intensiva in Italia sono poco più della metà dei posti letti straordinari attivati nei mesi scorsi. C’è una rilevante differenza rispetto alla precedente ondata, oggi c’è una preparazione strumentale ben maggiore».
 

gabri65

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L'annuncio di Conte sul prossimo DPCM:"Il prossimo Dpcm individuerà tre aree corrispondenti a tre aree di rischio: chiusura dei centri commerciali nel weekend, chiusura di musei e mostre. Introdurremo il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio. Nel prossimo dpcm indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute. Siamo consapevoli della frustrazione e del senso di smarrimento e anche della rabbia che si sta manifestando in questi giorni. E siamo anche coscienti delle ripercussioni sull’attività economica, la produzione ma non ci può essere dilemma nella difesa della salute e la tutela dell’economia, più piegheremo i contagi più allenteremo le restrizioni. I numeri macro economici non di dicono nulla del disagio sociale ma il risultato e’ straordinario. Ai cittadini va la nostra gratitudine. Il governo non intende arretrare di un millimetro nella protezione economica. L’evoluzione dell’epidemia risulta molto preoccupante. Si va verso uno scenario di tipo 4, c’è il rischio tenuta dei servizi sanitari in alcune regioni. Esiste una alta percentuale che nel prossimo mese in 15 regioni l’indice Rt peggiori. Questo quadro non tiene conto degli effetti del nuovo Dpcm. Siamo pertanto costretti ad intervenire per adottare nuove misure. Questa strategia va graduata sulla base della criticità dei vari territori: riteniamo necessario pertanto assumere una decisione che non induca ad un lockdown generalizzato ma ci impone di utilizzare un regime differenziato basato su differenti scenari regionali. La curva dei contagi di sabato ha imposto un nuovo corpus delle misure restrittive da adottare anche prima di mercoledì 4 novembre. Dopo un ulteriore interlocuzione con i presidenti delle Camere ho chiesto di poter anticipare già ad oggi queste mie comunicazioni cosi’ che il parlamento possa esprimersi prima di adottare il provvedimento. La situazione epidemiologica nel nostro paese è in peggioramento. Purtroppo nelle ultime settimane i contagi si sono moltiplicati ma restano nettamente inferiori rispetto a Francia, Germania e Regno Unito dove la seconda ondata è cominciata ben prima rispetto a noi. Attualmente i malati in terapia intensiva in Italia sono poco più della metà dei posti letti straordinari attivati nei mesi scorsi. C’è una rilevante differenza rispetto alla precedente ondata, oggi c’è una preparazione strumentale ben maggiore».

Perfetto.

Io i centri commerciali li terrei aperti anche durante la notte, guarda un po', per facilitare la gente e diminuire l'intensità dell'afflusso. Ovviamente con criterio, eh.

Vabbè, la solita idea idiota, che non sono uno normale mi sembra che sia ormai chiaro a tutti.
 

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L'annuncio di Conte sul prossimo DPCM:"Il prossimo Dpcm individuerà tre aree corrispondenti a tre aree di rischio: chiusura dei centri commerciali nel weekend, chiusura di musei e mostre. Introdurremo il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio. Nel prossimo dpcm indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute. Siamo consapevoli della frustrazione e del senso di smarrimento e anche della rabbia che si sta manifestando in questi giorni. E siamo anche coscienti delle ripercussioni sull’attività economica, la produzione ma non ci può essere dilemma nella difesa della salute e la tutela dell’economia, più piegheremo i contagi più allenteremo le restrizioni. I numeri macro economici non di dicono nulla del disagio sociale ma il risultato e’ straordinario. Ai cittadini va la nostra gratitudine. Il governo non intende arretrare di un millimetro nella protezione economica. L’evoluzione dell’epidemia risulta molto preoccupante. Si va verso uno scenario di tipo 4, c’è il rischio tenuta dei servizi sanitari in alcune regioni. Esiste una alta percentuale che nel prossimo mese in 15 regioni l’indice Rt peggiori. Questo quadro non tiene conto degli effetti del nuovo Dpcm. Siamo pertanto costretti ad intervenire per adottare nuove misure. Questa strategia va graduata sulla base della criticità dei vari territori: riteniamo necessario pertanto assumere una decisione che non induca ad un lockdown generalizzato ma ci impone di utilizzare un regime differenziato basato su differenti scenari regionali. La curva dei contagi di sabato ha imposto un nuovo corpus delle misure restrittive da adottare anche prima di mercoledì 4 novembre. Dopo un ulteriore interlocuzione con i presidenti delle Camere ho chiesto di poter anticipare già ad oggi queste mie comunicazioni cosi’ che il parlamento possa esprimersi prima di adottare il provvedimento. La situazione epidemiologica nel nostro paese è in peggioramento. Purtroppo nelle ultime settimane i contagi si sono moltiplicati ma restano nettamente inferiori rispetto a Francia, Germania e Regno Unito dove la seconda ondata è cominciata ben prima rispetto a noi. Attualmente i malati in terapia intensiva in Italia sono poco più della metà dei posti letti straordinari attivati nei mesi scorsi. C’è una rilevante differenza rispetto alla precedente ondata, oggi c’è una preparazione strumentale ben maggiore».

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L'annuncio di Conte sul prossimo DPCM:"Il prossimo Dpcm individuerà tre aree corrispondenti a tre aree di rischio: chiusura dei centri commerciali nel weekend, chiusura di musei e mostre. Introdurremo il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio. Nel prossimo dpcm indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute. Siamo consapevoli della frustrazione e del senso di smarrimento e anche della rabbia che si sta manifestando in questi giorni. E siamo anche coscienti delle ripercussioni sull’attività economica, la produzione ma non ci può essere dilemma nella difesa della salute e la tutela dell’economia, più piegheremo i contagi più allenteremo le restrizioni. I numeri macro economici non di dicono nulla del disagio sociale ma il risultato e’ straordinario. Ai cittadini va la nostra gratitudine. Il governo non intende arretrare di un millimetro nella protezione economica. L’evoluzione dell’epidemia risulta molto preoccupante. Si va verso uno scenario di tipo 4, c’è il rischio tenuta dei servizi sanitari in alcune regioni. Esiste una alta percentuale che nel prossimo mese in 15 regioni l’indice Rt peggiori. Questo quadro non tiene conto degli effetti del nuovo Dpcm. Siamo pertanto costretti ad intervenire per adottare nuove misure. Questa strategia va graduata sulla base della criticità dei vari territori: riteniamo necessario pertanto assumere una decisione che non induca ad un lockdown generalizzato ma ci impone di utilizzare un regime differenziato basato su differenti scenari regionali. La curva dei contagi di sabato ha imposto un nuovo corpus delle misure restrittive da adottare anche prima di mercoledì 4 novembre. Dopo un ulteriore interlocuzione con i presidenti delle Camere ho chiesto di poter anticipare già ad oggi queste mie comunicazioni cosi’ che il parlamento possa esprimersi prima di adottare il provvedimento. La situazione epidemiologica nel nostro paese è in peggioramento. Purtroppo nelle ultime settimane i contagi si sono moltiplicati ma restano nettamente inferiori rispetto a Francia, Germania e Regno Unito dove la seconda ondata è cominciata ben prima rispetto a noi. Attualmente i malati in terapia intensiva in Italia sono poco più della metà dei posti letti straordinari attivati nei mesi scorsi. C’è una rilevante differenza rispetto alla precedente ondata, oggi c’è una preparazione strumentale ben maggiore».

Hanno fatto riferimento all'impostazione di Boris Johnson in GB.

sostanzialmente le scelte sono uguali, anche li hanno 3 livelli di allarme e le restrizioni dipendono dal livello associato ad una determinata zona.
 

Darren Marshall

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Hanno fatto riferimento all'impostazione di Boris Johnson in GB.

sostanzialmente le scelte sono uguali, anche li hanno 3 livelli di allarme e le restrizioni dipendono dal livello associato ad una determinata zona.

Peccato che alla fine la GB sia andata comunque in Lockdown.
 
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Hanno fatto riferimento all'impostazione di Boris Johnson in GB.

sostanzialmente le scelte sono uguali, anche li hanno 3 livelli di allarme e le restrizioni dipendono dal livello associato ad una determinata zona.

Puoi mettere tutti i livelli che vuoi, ma se tanto poi fai come vuoi...

Lo scrivo da giorni: hanno parlato di zone rosse per mesi, dove sono ?
 
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Quante chiacchiere, stanno facendo di tutto per allungare il brodo ma alla fine il lockdown duro è l'unica soluzione ormai. Perchè siamo di nuovo a questo punto e perché non si è fatto di meglio, beh, qualcuno dovrà pur dircelo e risponderne. Sogno che debba farlo in pubblica piazza, con un cappio attorno al collo.
 
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Perfetto.

Io i centri commerciali li terrei aperti anche durante la notte, guarda un po', per facilitare la gente e diminuire l'intensità dell'afflusso. Ovviamente con criterio, eh.

Vabbè, la solita idea idiota, che non sono uno normale mi sembra che sia ormai chiaro a tutti.

non ci arrivano. Le soluzioni che hanno una logica vengono scartate.
 
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Vabbè dai hanno distrutto tutto con scuola e trasporti ma non lo ammetteranno mai neanche sotto tortura, mi auguro una bella rivolta e che questi infami vadano in galera.
 
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