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Giuseppe Conte a La Stampa, in edicola oggi 3 maggio:"Escludo una patrimoniale. Il nostro debito rimane sostenibile, nel quadro di un risparmio privato molto cospicuo e di una resilienza particolarmente spiccata del nostro intero sistema economico
"Non servono investiture, né avere pieni poteri".
"Il declassamento di Fitch è ingiustificato ma non mi ha rubato il sonno. A me preoccupano, invece, le famiglie in difficoltà, i lavoratori che rischiano di perdere il lavoro, gli autonomie le imprese che rischiano di chiudere. La maggior parte del debito aggiuntivo che dovremo collocare per fronteggiare la crisi sarà coperta dal programma di acquisti della Bce. Ci stiamo adoperando affinché i pagamenti per gli interessi al netto della quota che ci viene retrocessa dalla Banca d`Italia a seguito dei suoi acquisti risultino alla fine in linea con quelli attuali".
"Questa nuova fase ci è costata enormi sacrifici ed è per questo che non può essere intesa come un liberi tutti. Dobbiamo continuare a rispettare le regole sul distanziamento fisico. Evitiamo gesti di disattenzione o, peggio, un'opera di rimozione collettiva. Il virus continua a circolare tra noi, siamo ancora in piena pandemia. Ho anche anticipato un cronoprogramma di massima, per pianificare una ripresa sicura e sostenibile".
"Fino a ora il governo ha stanziato 36 miliardi di euro per sostenere i lavoratori e 40 per le imprese, a cui si aggiungono le azioni per attivare moratorie su mutui e prestiti e per porre garanzie sulla liquidità a beneficio delle aziende. E' vero, ci lasciamo alle spalle un primo maggio estremamente triste,ma questo non deve impedirci di ricordare la centralità del lavoro e di ringraziare ancora una volta le tante persone che con i loro sforzi hanno permesso al Paese di resistere e di contrastare lavanzata del virus. Ora, però, è il momento di ripartire".
"Se c'è delusione da parte di molti operatori economici li capisco per riavviare il circuito economico di beni e servizi meno necessari occorre che i clienti si sentano sicuri e protetti, nei giorni scorsi il ministro Speranza ha adottato il provvedimento che definisce le soglie-allarme: uno strumento fondamentale della strategia di contenimento del contagio per la fase 2".
"Se nei prossimi giorni avremo risultati positivi, potremo anche valutare di anticipare alcune riaperture venendo incontro ad alcune specifiche richieste delle Regioni. Ma una cosa è riaprire sulla base di verifiche agganciate ad accurati parametri che tengano conto dell'andamento epidemiologico, altra cosa è farlo in base a iniziative estemporanee".
"Non servono investiture, né avere pieni poteri".
"Il declassamento di Fitch è ingiustificato ma non mi ha rubato il sonno. A me preoccupano, invece, le famiglie in difficoltà, i lavoratori che rischiano di perdere il lavoro, gli autonomie le imprese che rischiano di chiudere. La maggior parte del debito aggiuntivo che dovremo collocare per fronteggiare la crisi sarà coperta dal programma di acquisti della Bce. Ci stiamo adoperando affinché i pagamenti per gli interessi al netto della quota che ci viene retrocessa dalla Banca d`Italia a seguito dei suoi acquisti risultino alla fine in linea con quelli attuali".
"Questa nuova fase ci è costata enormi sacrifici ed è per questo che non può essere intesa come un liberi tutti. Dobbiamo continuare a rispettare le regole sul distanziamento fisico. Evitiamo gesti di disattenzione o, peggio, un'opera di rimozione collettiva. Il virus continua a circolare tra noi, siamo ancora in piena pandemia. Ho anche anticipato un cronoprogramma di massima, per pianificare una ripresa sicura e sostenibile".
"Fino a ora il governo ha stanziato 36 miliardi di euro per sostenere i lavoratori e 40 per le imprese, a cui si aggiungono le azioni per attivare moratorie su mutui e prestiti e per porre garanzie sulla liquidità a beneficio delle aziende. E' vero, ci lasciamo alle spalle un primo maggio estremamente triste,ma questo non deve impedirci di ricordare la centralità del lavoro e di ringraziare ancora una volta le tante persone che con i loro sforzi hanno permesso al Paese di resistere e di contrastare lavanzata del virus. Ora, però, è il momento di ripartire".
"Se c'è delusione da parte di molti operatori economici li capisco per riavviare il circuito economico di beni e servizi meno necessari occorre che i clienti si sentano sicuri e protetti, nei giorni scorsi il ministro Speranza ha adottato il provvedimento che definisce le soglie-allarme: uno strumento fondamentale della strategia di contenimento del contagio per la fase 2".
"Se nei prossimi giorni avremo risultati positivi, potremo anche valutare di anticipare alcune riaperture venendo incontro ad alcune specifiche richieste delle Regioni. Ma una cosa è riaprire sulla base di verifiche agganciate ad accurati parametri che tengano conto dell'andamento epidemiologico, altra cosa è farlo in base a iniziative estemporanee".