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E' in corso la presentazione ufficiale del nuovo CT della nazionale, Antonio Conte. Ecco, di seguito, le sue parole rilasciate in conferenza stampa:
"Sono emozionato. Chiunque vorrebbe essere qui al mio posto. Non pensavo di tornare in campo dopo un mese. Avevo in programma di imparare lingue, di fare un aggiornamento tattico in giro per l'Europa e di aspettare la chiamata di un top club. Poi è arrivata la chiamata dell'Italia che è un top top club. Le sfide mi hanno sempre intrigato. La convocazione in nazionale bisogna meritarsela. Io non guardo solo al calciatore, guardo anche l'uomo. Sulla rescissione con la Juve sono state dette tante cose. Ma il rapporto è arrivato ad una naturale conclusione. Io vivo per cercare la vittoria. E' una dolce condanna. Vincere o perdere per me è come vivere o morire. Ora rappresento l'intera nazione e nella testa e nel cuore ho solo l'azzurro. Per andare incontro alla Federazione ho ceduto i miei diritti d'immagine allo sponsor, cosa che non ho mai fatto in passato. Sono qui per portare la mia mentalità. Starò molto attento agli atteggiamenti fuori dal campo dei giocatori. Nessuno pensi che venga convocato a prescindere. Preferisco 25 giocatori più scarsi ma vogliosi di vestire azzurro, piuttosto che 25 giocatori con poca voglia che ritengono scontata la loro convocazione. Pirlo è un campione ed è tra i convocabili. Dovremo parlare.".
"Sono emozionato. Chiunque vorrebbe essere qui al mio posto. Non pensavo di tornare in campo dopo un mese. Avevo in programma di imparare lingue, di fare un aggiornamento tattico in giro per l'Europa e di aspettare la chiamata di un top club. Poi è arrivata la chiamata dell'Italia che è un top top club. Le sfide mi hanno sempre intrigato. La convocazione in nazionale bisogna meritarsela. Io non guardo solo al calciatore, guardo anche l'uomo. Sulla rescissione con la Juve sono state dette tante cose. Ma il rapporto è arrivato ad una naturale conclusione. Io vivo per cercare la vittoria. E' una dolce condanna. Vincere o perdere per me è come vivere o morire. Ora rappresento l'intera nazione e nella testa e nel cuore ho solo l'azzurro. Per andare incontro alla Federazione ho ceduto i miei diritti d'immagine allo sponsor, cosa che non ho mai fatto in passato. Sono qui per portare la mia mentalità. Starò molto attento agli atteggiamenti fuori dal campo dei giocatori. Nessuno pensi che venga convocato a prescindere. Preferisco 25 giocatori più scarsi ma vogliosi di vestire azzurro, piuttosto che 25 giocatori con poca voglia che ritengono scontata la loro convocazione. Pirlo è un campione ed è tra i convocabili. Dovremo parlare.".