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Dalle ore 16:30 la conferenza LIVE di Conceicao e Maignan pre Bologna Milan
Conceicao a MTV:"E’ una finale, è importante vincere. Sono sicuro che se giochi nelle tue caratteristiche come squadra sei più vicino a vincere. Abbiamo qualità, quello non c’è dubbio, dobbiamo mettere atteggiamento, voglia e ambizione e regalare ai tifosi un momento di gioia e ancora un titolo per il Milan dopo tutto quello che è successo quest’anno. Abbiamo questa partita di domani da giocare che vale un titolo e una presenza in Europa, anche quello è importante e dobbiamo tenerlo in mente. La partita più importante è quella di domani, comunque penso che la squadra e lo staff abbia una conoscenza più grande, spero si possa riflettere in campo”.
Conceicao a Mediaset:"Come sta la squadra? Abbiamo preparato l’altra partita. Ora sarà diversa. Noi cerchiamo di avere l’atteggiamento giusto. E’ una finale. Motivazioni al massimo. La squadra sta bene. Speriamo di dare una buona risposta domani. Cosa deve fare il Milan? Capire che sarà una partita diversa. Noi dobbiamo concentrarci su di noi. A livello di organizzazione e atteggiamento. E’ una finale e le finali si devono vincere. Speriamo. Io allenatore da coppa? Ho vinto anche i campionati. L’importante è vincere titoli. E domani lo faremo. Quanto rafforzerebbe la mia posizione questo trofeo? Sono concentrato su domani. Poi tutti noi viviamo di risultati. Sono tranquillo. Do il massimo e faccio il massimo. Questa coppa è un obiettivo cerchiamo di dare una risposta positiva e vincere. Quanta voglia ho di scrivere pagine col Milan? Tanta voglia e fare bene. Jovic o Gimenez? Nella mia testa so chi giocherà ma non si può dire. LEao? Ho tutto il gruppo tranne Bondo. Leao fa parte del gruppo. Tutti sanno cosa può fare. Dobbiamo parlare di tutto il gruppo. Le vittorie possono arrivare sempre. A volte mi piacerebbe vincere più tranquillamente. Speriamo bene. Mi hanno già regalato un sigaro? I miei amici sanno che non si festeggia prima di arrivare all’obiettivo".
Maignan a Mediaset:"Quanta voglia c'è di vincere? Se fai questa domanda a tutti i giocatori tutti ti risponderanno che vogliono vincere questa partita. È una partita molto importante per le due squadre e sappiamo che sarà diversa dall’ultima sfida: sarà difficile, dobbiamo essere concentrati e dare tutto per poter vincere questo titolo. Pronto a calciare il rigore se servisse? Non conosciamo la storia della partita di domani, ma dobbiamo essere pronti per tutti gli episodi. Non c’è niente da evitare se vogliamo vincere. Il mio futuro? Il mio punto di vista oggi è solo per la partita di domani. Arriverà il momento dove tutti possiamo parlare di questa situazione, ma oggi preferisco parlare di domani. Con un trofeo in più la vita è più bella, sicuro”.
Conceicao:" Penso che faccia parte della storia del Milan questo peso, questa pressione. È normale in questi grandi club. Dobbiamo concentrarci solo su domani, focalizzati su quello, su cosa fare, sugli avversari, su che momenti diversi ci saranno rispetto all'ultima sfida ed essere pronti. Ora i risultati sono positivi, ma è una cosa normale. La conoscenza che ho dello staff permette che la squadra abbia avuto un'evoluzione a livello individuale e collettivo. È stato difficile nei primi tre mesi, ma ne abbiamo già parlato. Noi viviamo di risultati, vogliamo portare molto un risultato positivo che ci darebbe un trofeo e la possibilità di giocare in Europa domani. Tornare a Roma? Sicuramente questo stadio mi ha dato soddisfazioni da calciatore, ma è il passato. Domani dovremo essere al massimo davanti ad una squadra che ha capacità di disputare ogni duelli come se fosse l'ultimo. Dovremo avere lo stesso atteggiamento. Ogni partita ha la sua storia, dipende da cosa succede ogni secondo. Dovremo essere pronti per molti scenari, sapendo che affronteremo una squadra un pochettino diversa rispetto a quella che abbiamo affrontato qualche giorno fa. Ma abbiamo lavorato e abbiamo preparato bene la partita, speriamo domani in una buona risposta. Jovic o Jimenez? E io rispondo secco: non lo dico. Non l'ho detto neanche a loro. Anche loro hanno dubbi. La coppa cambierebbe la stagione? Una stagione è fatta di episodi e momenti. Sicuramente sarà un bel piacere se riusciamo a vincere questo trofeo e regalare una gioia ai tifosi in questa annata difficile. Come sapete abbiamo questo trofeo in testa, fuori sembriamo arrabbiati ma non è così: abbiamo questo piacere immenso di disputare una finale e di affrontare questa bella squadra che è il Bologna. Non c'è paura, c'è l'adrenalina normale. Il gruppo è tranquillo, ma senza tranquillità perché aspettiamo una partita importante. Ho detto che parlerò dopo. Promessa o minaccia? Né una cosa e né l'altra. Leao? Sta bene. Abbiamo allenamento alle 18. Noi abbiamo Leao che è tornato, il Bologna ha Ndoye, Holm, Odgaard che sono tornati. Ferguson probabilmente giocherà, anche loro hanno giocatori diversi. Più delle individualità, che sono sempre importanti dentro il collettivo, è proprio il collettivo e la squadra che è più importante di qualsiasi individualità. Il gruppo? Noi siamo tutti i giorni là, loro credono in quello che facciamo ed è importante. I risultati positivi aiutano a migliorare l'ambiente, ma ho la consapevolezza di avere un gruppo sano. Non sono solo parole, si parla tanto e troppo, ma sono proprio i fatti. Se vediamo così tante rimonte è perché dalla panchina sono entrati giocatori che hanno dato qualcosa in più alla squadra. È il segno di un gruppo, di unione, di questo rispetto che hanno nei confronti dello staff. Sono tranquillo in questa situazione, speriamo di mettere questo domani in campo dal primo minuto. Siamo consapevoli di essere forti dopo il derby? Anche nei quarti di finale contro la Roma abbiamo fatto una bella partita. In questi mesi, da quando sono allenatore, non siamo stati costanti come volevo io. Possiamo parlare di tante partite, tante competizioni, giocatori assenti, ma sono tutte scuse che i tifosi non vogliono ascoltare. I tifosi vogliono risultati, e anche con i risultati positivi c'è sempre qualcosa da dire perché questo è un Club storico dove i tifosi sono abituati ai risultati. C'è questa pressione, questo peso, questa voglia di vincere sempre di più. È normale, naturale, dobbiamo accettarlo. Dobbiamo concentrarci sul lavoro e sul gruppo per fare una partita positiva e vincere questa Coppa contro una squadra che ha fatto un campionato molto positivo e ha un allenatore che è abituato a questo tipo di partite. Guardiamo ad un Bologna molto competitivo. Il mio record di coppe? Ho tre coppe di Portogallo e una coppa di Lega. Sono situazioni in cui vogliamo dare una risposta positiva, non c'entra niente la competizione e quello che ho vinto: quello è il passato, è importante la partita di domani. Ora sono più sereno? Ho già qualche partita come allenatore, sono già tredici anni che faccio partite. Ogni partita ha la sua pressione e il suo carico. Chiaro che le finali, i titoli, c'è sempre questa adrenalina come ho detto prima. Non è che sono più o meno tranquillo o devo pensare che faccia fare davanti a voi, non ci penso. Se ero dietro ad un computer potevo trasmettere tutto per parole ed è un po' più facile, sono davanti a voi ed è un po' più difficile. Sono quello che sono. Sembra che siamo arrabbiati o tesi, ma non c'è paura, né nella vita e né nello sport. C'è voglia di competere e di andare ad affrontare l'avversario. C'è la concentrazione, c'è questo stato di spirito che tutti quelli che vogliono vincere hanno. Il rientro di Fofana quanto è importante? Non sappiamo ancora, non sto bluffando. Ha un problema al piede, vediamo se fino all'ultimo se possiamo contare al 100% su di lui. Ha fatto gli ultimi allenamenti, è vero, ma questo è un problema un po' particolari. I dottori sapranno dirlo meglio. Spero di averlo domani come tutto il gruppo. Daillinga non ha avuto tante palle tra le linee, lui è uno che attacca di più la profondità. È vero che i centrocampisti hanno provato ad occupare quello spazio tra le linee ma siamo stati bravi a non permetterlo. Forse è successo uno o due volte. Su questo penso che domani si può scoprire qualcosa in più sull'avversario, giocando in una forma più diretta rispetto a come ha fatto a San Siro. Ma qua entriamo in discorsi più tattici. Youssouf speriamo di averlo domani ma non è per la questione di cui mi hai parlato il motivo per cui abbiamo sofferto di più nella partita precedente".
Maignan:"Abbiamo tanta fame perché vogliamo portare questo trofeo a casa nostra, per tutti i milanisti, e sappiamo quanto è importante giocare le finali e vincere i trofei per il Milan. Noi sappiamo che domani è una giornata importante per questa stagione, per questo momento, anche per il Milan perché possiamo scrivere una pagina di storia del club. Ma non dobbiamo avere troppe pressioni, dobbiamo mantenere il sangue freddo che ci ha permesso di arrivare fino ad oggi. Certo che siamo concentrati per dare il massimo domani, ma senza fare un altro gioco che sappiamo. Il modulo? Ho sempre fiducia, che giochiamo a 2, 3, a 1. Ho sempre fiducia nei miei compagni. Ci sono dei momenti dove il vento gira a favore e se anche mettiamo 9 giocatori dietro il vento ci tira contro possiamo prendere gol. Adesso siamo in un momento buono e dobbiamo approfittare e continuare così perché non è stato sempre cos. Domani la serata che cambia tutto? Sinceramente tutto quello che è successo prima non conta più. Conta solo domani, e domani dobbiamo essere focalizzati su questa partita, non pensare al passato, non pensare a quello che abbiamo fatto 3 giorni fa, non pensare alla partite che arriveranno contro Roma e Monza. Dobbiamo solo pensare alla partita di domani. È certo che se vinciamo è positivo, quindi l'unico obiettivo è pensare a quello che possiamo gestire domani".
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Conceicao a MTV:"E’ una finale, è importante vincere. Sono sicuro che se giochi nelle tue caratteristiche come squadra sei più vicino a vincere. Abbiamo qualità, quello non c’è dubbio, dobbiamo mettere atteggiamento, voglia e ambizione e regalare ai tifosi un momento di gioia e ancora un titolo per il Milan dopo tutto quello che è successo quest’anno. Abbiamo questa partita di domani da giocare che vale un titolo e una presenza in Europa, anche quello è importante e dobbiamo tenerlo in mente. La partita più importante è quella di domani, comunque penso che la squadra e lo staff abbia una conoscenza più grande, spero si possa riflettere in campo”.
Conceicao a Mediaset:"Come sta la squadra? Abbiamo preparato l’altra partita. Ora sarà diversa. Noi cerchiamo di avere l’atteggiamento giusto. E’ una finale. Motivazioni al massimo. La squadra sta bene. Speriamo di dare una buona risposta domani. Cosa deve fare il Milan? Capire che sarà una partita diversa. Noi dobbiamo concentrarci su di noi. A livello di organizzazione e atteggiamento. E’ una finale e le finali si devono vincere. Speriamo. Io allenatore da coppa? Ho vinto anche i campionati. L’importante è vincere titoli. E domani lo faremo. Quanto rafforzerebbe la mia posizione questo trofeo? Sono concentrato su domani. Poi tutti noi viviamo di risultati. Sono tranquillo. Do il massimo e faccio il massimo. Questa coppa è un obiettivo cerchiamo di dare una risposta positiva e vincere. Quanta voglia ho di scrivere pagine col Milan? Tanta voglia e fare bene. Jovic o Gimenez? Nella mia testa so chi giocherà ma non si può dire. LEao? Ho tutto il gruppo tranne Bondo. Leao fa parte del gruppo. Tutti sanno cosa può fare. Dobbiamo parlare di tutto il gruppo. Le vittorie possono arrivare sempre. A volte mi piacerebbe vincere più tranquillamente. Speriamo bene. Mi hanno già regalato un sigaro? I miei amici sanno che non si festeggia prima di arrivare all’obiettivo".
Maignan a Mediaset:"Quanta voglia c'è di vincere? Se fai questa domanda a tutti i giocatori tutti ti risponderanno che vogliono vincere questa partita. È una partita molto importante per le due squadre e sappiamo che sarà diversa dall’ultima sfida: sarà difficile, dobbiamo essere concentrati e dare tutto per poter vincere questo titolo. Pronto a calciare il rigore se servisse? Non conosciamo la storia della partita di domani, ma dobbiamo essere pronti per tutti gli episodi. Non c’è niente da evitare se vogliamo vincere. Il mio futuro? Il mio punto di vista oggi è solo per la partita di domani. Arriverà il momento dove tutti possiamo parlare di questa situazione, ma oggi preferisco parlare di domani. Con un trofeo in più la vita è più bella, sicuro”.
Conceicao:" Penso che faccia parte della storia del Milan questo peso, questa pressione. È normale in questi grandi club. Dobbiamo concentrarci solo su domani, focalizzati su quello, su cosa fare, sugli avversari, su che momenti diversi ci saranno rispetto all'ultima sfida ed essere pronti. Ora i risultati sono positivi, ma è una cosa normale. La conoscenza che ho dello staff permette che la squadra abbia avuto un'evoluzione a livello individuale e collettivo. È stato difficile nei primi tre mesi, ma ne abbiamo già parlato. Noi viviamo di risultati, vogliamo portare molto un risultato positivo che ci darebbe un trofeo e la possibilità di giocare in Europa domani. Tornare a Roma? Sicuramente questo stadio mi ha dato soddisfazioni da calciatore, ma è il passato. Domani dovremo essere al massimo davanti ad una squadra che ha capacità di disputare ogni duelli come se fosse l'ultimo. Dovremo avere lo stesso atteggiamento. Ogni partita ha la sua storia, dipende da cosa succede ogni secondo. Dovremo essere pronti per molti scenari, sapendo che affronteremo una squadra un pochettino diversa rispetto a quella che abbiamo affrontato qualche giorno fa. Ma abbiamo lavorato e abbiamo preparato bene la partita, speriamo domani in una buona risposta. Jovic o Jimenez? E io rispondo secco: non lo dico. Non l'ho detto neanche a loro. Anche loro hanno dubbi. La coppa cambierebbe la stagione? Una stagione è fatta di episodi e momenti. Sicuramente sarà un bel piacere se riusciamo a vincere questo trofeo e regalare una gioia ai tifosi in questa annata difficile. Come sapete abbiamo questo trofeo in testa, fuori sembriamo arrabbiati ma non è così: abbiamo questo piacere immenso di disputare una finale e di affrontare questa bella squadra che è il Bologna. Non c'è paura, c'è l'adrenalina normale. Il gruppo è tranquillo, ma senza tranquillità perché aspettiamo una partita importante. Ho detto che parlerò dopo. Promessa o minaccia? Né una cosa e né l'altra. Leao? Sta bene. Abbiamo allenamento alle 18. Noi abbiamo Leao che è tornato, il Bologna ha Ndoye, Holm, Odgaard che sono tornati. Ferguson probabilmente giocherà, anche loro hanno giocatori diversi. Più delle individualità, che sono sempre importanti dentro il collettivo, è proprio il collettivo e la squadra che è più importante di qualsiasi individualità. Il gruppo? Noi siamo tutti i giorni là, loro credono in quello che facciamo ed è importante. I risultati positivi aiutano a migliorare l'ambiente, ma ho la consapevolezza di avere un gruppo sano. Non sono solo parole, si parla tanto e troppo, ma sono proprio i fatti. Se vediamo così tante rimonte è perché dalla panchina sono entrati giocatori che hanno dato qualcosa in più alla squadra. È il segno di un gruppo, di unione, di questo rispetto che hanno nei confronti dello staff. Sono tranquillo in questa situazione, speriamo di mettere questo domani in campo dal primo minuto. Siamo consapevoli di essere forti dopo il derby? Anche nei quarti di finale contro la Roma abbiamo fatto una bella partita. In questi mesi, da quando sono allenatore, non siamo stati costanti come volevo io. Possiamo parlare di tante partite, tante competizioni, giocatori assenti, ma sono tutte scuse che i tifosi non vogliono ascoltare. I tifosi vogliono risultati, e anche con i risultati positivi c'è sempre qualcosa da dire perché questo è un Club storico dove i tifosi sono abituati ai risultati. C'è questa pressione, questo peso, questa voglia di vincere sempre di più. È normale, naturale, dobbiamo accettarlo. Dobbiamo concentrarci sul lavoro e sul gruppo per fare una partita positiva e vincere questa Coppa contro una squadra che ha fatto un campionato molto positivo e ha un allenatore che è abituato a questo tipo di partite. Guardiamo ad un Bologna molto competitivo. Il mio record di coppe? Ho tre coppe di Portogallo e una coppa di Lega. Sono situazioni in cui vogliamo dare una risposta positiva, non c'entra niente la competizione e quello che ho vinto: quello è il passato, è importante la partita di domani. Ora sono più sereno? Ho già qualche partita come allenatore, sono già tredici anni che faccio partite. Ogni partita ha la sua pressione e il suo carico. Chiaro che le finali, i titoli, c'è sempre questa adrenalina come ho detto prima. Non è che sono più o meno tranquillo o devo pensare che faccia fare davanti a voi, non ci penso. Se ero dietro ad un computer potevo trasmettere tutto per parole ed è un po' più facile, sono davanti a voi ed è un po' più difficile. Sono quello che sono. Sembra che siamo arrabbiati o tesi, ma non c'è paura, né nella vita e né nello sport. C'è voglia di competere e di andare ad affrontare l'avversario. C'è la concentrazione, c'è questo stato di spirito che tutti quelli che vogliono vincere hanno. Il rientro di Fofana quanto è importante? Non sappiamo ancora, non sto bluffando. Ha un problema al piede, vediamo se fino all'ultimo se possiamo contare al 100% su di lui. Ha fatto gli ultimi allenamenti, è vero, ma questo è un problema un po' particolari. I dottori sapranno dirlo meglio. Spero di averlo domani come tutto il gruppo. Daillinga non ha avuto tante palle tra le linee, lui è uno che attacca di più la profondità. È vero che i centrocampisti hanno provato ad occupare quello spazio tra le linee ma siamo stati bravi a non permetterlo. Forse è successo uno o due volte. Su questo penso che domani si può scoprire qualcosa in più sull'avversario, giocando in una forma più diretta rispetto a come ha fatto a San Siro. Ma qua entriamo in discorsi più tattici. Youssouf speriamo di averlo domani ma non è per la questione di cui mi hai parlato il motivo per cui abbiamo sofferto di più nella partita precedente".
Maignan:"Abbiamo tanta fame perché vogliamo portare questo trofeo a casa nostra, per tutti i milanisti, e sappiamo quanto è importante giocare le finali e vincere i trofei per il Milan. Noi sappiamo che domani è una giornata importante per questa stagione, per questo momento, anche per il Milan perché possiamo scrivere una pagina di storia del club. Ma non dobbiamo avere troppe pressioni, dobbiamo mantenere il sangue freddo che ci ha permesso di arrivare fino ad oggi. Certo che siamo concentrati per dare il massimo domani, ma senza fare un altro gioco che sappiamo. Il modulo? Ho sempre fiducia, che giochiamo a 2, 3, a 1. Ho sempre fiducia nei miei compagni. Ci sono dei momenti dove il vento gira a favore e se anche mettiamo 9 giocatori dietro il vento ci tira contro possiamo prendere gol. Adesso siamo in un momento buono e dobbiamo approfittare e continuare così perché non è stato sempre cos. Domani la serata che cambia tutto? Sinceramente tutto quello che è successo prima non conta più. Conta solo domani, e domani dobbiamo essere focalizzati su questa partita, non pensare al passato, non pensare a quello che abbiamo fatto 3 giorni fa, non pensare alla partite che arriveranno contro Roma e Monza. Dobbiamo solo pensare alla partita di domani. È certo che se vinciamo è positivo, quindi l'unico obiettivo è pensare a quello che possiamo gestire domani".
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