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Dalle ore 14:30 di oggi 10 gennaio 2025 la conferenza di Conceicao pre Milan - Cagliari
"Abbiamo goduto e meritato ma siamo a -17 dal vertice. Un club che ha vinto così tanto non può stare con la pancia piena con la Supercoppa. Pensiamo a vincere da domani. La Supercoppa è il passato".
"Emozioni? Non ci sono. C'è un'adrenalina normale. Poi ci sono tanti dettagli da preparare. Non penso a cosa vivrò prima o dopo la partita. La cosa più importante è preparare i ragazzi per vincere".
"La fascia a Maignan? Io sono il massimo leader dello spogliatoio. Poi, fascia o no tutti avranno le loro responsabilità. Non creo polemiche su chi è o non è capitano".
"Leao? Già cambiare per loro è qualcosa di diverso. Sono nel calcio da anni e so come vanno le cose. Poi, oguno ha il suo messaggio e loro devono crederci. Ho trovato un'accettazione del lavoro e di tutto ciò che abbiamo preparato. Abbiamo apportato cambiamenti a livello organizzato. Ho trovato uno spogliatoio molto positivo".
"Il mercato? Ne abbiamo parlato 1-2 volte, ma in momento sbagliati. Abbiamo le partite. Ora non è la cosa più importante. Ne parleremo ma non in questi giorni. Dopo il Cagliari ne parleremo".
"Tomori e gli altri da recuperare? Per me partono tutti sullo stesso livello. Vedrò in allenamento, e poi in base alla strategia per la partita. Vedrò chi potrò aiutarmi all'inizio e in panchina"
"Loftus? Sta così così. non è al top. Non ci sarà domani. Ha avuto una ricaduta ieri".
"Il modulo? Per me conta l'equilibrio. Con un centrocampo a tre la squadra mi sembra più sicura. Poi, mi piace giocare anche con le due punte. Io cambio anche durante la partita. Ho cambiato in queste partite perchè serviva qualcosa e mi pagano per questo".
"Leao? Deve correre. E deve aiutare la squadra, con e senza palla"
"I nuovi ritmi e i doppi allenamenti? Ogni allenatore ha le sue idee e i suoi metodi. Poi, sono i risultati che comandano. Nessuno ha la formula esatta. Ho vinto tanto, ma perso tanto. Ho il mio modo di pensare e fino ad oggi mi sono trovato bene. Se poi i risultati non arrivano, le valigie sono sempre pronto. A pagare è sempre l'allenatore. Ho le mie convinzioni. Qui siamo tanto coccolati. Una volta era diverso, ora le cose sono cambiate rispetto a 30 anni fa. Questo non è un hobby, deve essere un lavoro".
"Qui c'è un bel gruppo. Accettano quello che diciamo noi. Le regole sono cambiate. Le hanno accettate, hanno dato una risposta fantastica per me. Abbamo vinto due partite importanti. Ma dobbiamo migliorare tanto. Ci sono tante cose che non vanno, momenti nella partita che non mi piacciono. Noi siamo all'inizio. C'è chi ha vinto titoli molto pesanti. Dobbiamo arrivare tra le prime quattro".
"Rashford può migliorare il Milan? E' un bel giocatore, ma ce ne sono anche altri. Vediamo quello che succede".
"In Italia ho ritrovato un grandissimo club, un tifo che vive in modo incredibile. Un pò come il Porto. Anche allora il Porto non vinceva nulla da quattro anni. Due grandi club"
"Come ho gestito il trionfo? E' pensare subito che ne abbiamo un altro molto più importante. Ho goduto, ho ballato, ma poi ho iniziato subito a pensare come fare per stare calmi e affrontare il Cagliari".
"Contro l'Inter siamo stati troppo lunghi? Senza dubbio. Una delle cose che non sono andate. Abbiamo commesso errori su pressing e timing. Ci sono delle cose da migliorare".
"Abbiamo goduto e meritato ma siamo a -17 dal vertice. Un club che ha vinto così tanto non può stare con la pancia piena con la Supercoppa. Pensiamo a vincere da domani. La Supercoppa è il passato".
"Emozioni? Non ci sono. C'è un'adrenalina normale. Poi ci sono tanti dettagli da preparare. Non penso a cosa vivrò prima o dopo la partita. La cosa più importante è preparare i ragazzi per vincere".
"La fascia a Maignan? Io sono il massimo leader dello spogliatoio. Poi, fascia o no tutti avranno le loro responsabilità. Non creo polemiche su chi è o non è capitano".
"Leao? Già cambiare per loro è qualcosa di diverso. Sono nel calcio da anni e so come vanno le cose. Poi, oguno ha il suo messaggio e loro devono crederci. Ho trovato un'accettazione del lavoro e di tutto ciò che abbiamo preparato. Abbiamo apportato cambiamenti a livello organizzato. Ho trovato uno spogliatoio molto positivo".
"Il mercato? Ne abbiamo parlato 1-2 volte, ma in momento sbagliati. Abbiamo le partite. Ora non è la cosa più importante. Ne parleremo ma non in questi giorni. Dopo il Cagliari ne parleremo".
"Tomori e gli altri da recuperare? Per me partono tutti sullo stesso livello. Vedrò in allenamento, e poi in base alla strategia per la partita. Vedrò chi potrò aiutarmi all'inizio e in panchina"
"Loftus? Sta così così. non è al top. Non ci sarà domani. Ha avuto una ricaduta ieri".
"Il modulo? Per me conta l'equilibrio. Con un centrocampo a tre la squadra mi sembra più sicura. Poi, mi piace giocare anche con le due punte. Io cambio anche durante la partita. Ho cambiato in queste partite perchè serviva qualcosa e mi pagano per questo".
"Leao? Deve correre. E deve aiutare la squadra, con e senza palla"
"I nuovi ritmi e i doppi allenamenti? Ogni allenatore ha le sue idee e i suoi metodi. Poi, sono i risultati che comandano. Nessuno ha la formula esatta. Ho vinto tanto, ma perso tanto. Ho il mio modo di pensare e fino ad oggi mi sono trovato bene. Se poi i risultati non arrivano, le valigie sono sempre pronto. A pagare è sempre l'allenatore. Ho le mie convinzioni. Qui siamo tanto coccolati. Una volta era diverso, ora le cose sono cambiate rispetto a 30 anni fa. Questo non è un hobby, deve essere un lavoro".
"Qui c'è un bel gruppo. Accettano quello che diciamo noi. Le regole sono cambiate. Le hanno accettate, hanno dato una risposta fantastica per me. Abbamo vinto due partite importanti. Ma dobbiamo migliorare tanto. Ci sono tante cose che non vanno, momenti nella partita che non mi piacciono. Noi siamo all'inizio. C'è chi ha vinto titoli molto pesanti. Dobbiamo arrivare tra le prime quattro".
"Rashford può migliorare il Milan? E' un bel giocatore, ma ce ne sono anche altri. Vediamo quello che succede".
"In Italia ho ritrovato un grandissimo club, un tifo che vive in modo incredibile. Un pò come il Porto. Anche allora il Porto non vinceva nulla da quattro anni. Due grandi club"
"Come ho gestito il trionfo? E' pensare subito che ne abbiamo un altro molto più importante. Ho goduto, ho ballato, ma poi ho iniziato subito a pensare come fare per stare calmi e affrontare il Cagliari".
"Contro l'Inter siamo stati troppo lunghi? Senza dubbio. Una delle cose che non sono andate. Abbiamo commesso errori su pressing e timing. Ci sono delle cose da migliorare".

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