Condò:"Scudetto, l'atteggiamento giusto è di Spalletti. Pioli e il Milan...".

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L'editoriale di Paolo Condò da Repubblica in edicola, sulla lotta per lo scudetto

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-Lionard-

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Spieghiamo un concetto a Condò: il Milan non aveva previsto di trovarsi in testa al campionato ad 8 giornate dalla fine perchè l'obiettivo era confermarsi tra le prime 4. Ovviamente siamo ben contenti di essere in questa posizione ma Pioli, dopo 2 anni e mezzo, ha imparato a conoscere l'ambiente rossonero e sa bene che se questo scudetto non dovesse arrivare si respirerà un clima pesantissimo. Non parla della società ovviamente ma dei tifosi e dei media che incominceranno la caccia alle streghe per stabilire il colpevole con i giornalisti che sobilleranno il mood depresso per tutta l'estate (tanto lo sappiamo che con questa gestione il colpo ad effetto scaccia pensieri non arriverà). Pioli vuole evitare di esporsi così da non dover buttare il bambino (il progetto) con l'acqua sporca. L'entusiasmo che ha accompagnato la squadra in questo percorso di crescita va tutelato ad ogni costo.

Spalletti può dire quello che vuole, tanto sa che in ogni caso sta facendo un grande campionato rispetto al predecessore. L'unico inguardabile è Simone Inzaghi che con la squadra che ha avrebbe dovuto aver già chiuso la pratica scudetto da un bel pezzo ed ora non ha neppure il coraggio di ammettere di avere la rosa più funzionale per vincere la serie A.
 

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L'editoriale di Paolo Condò da Repubblica in edicola, sulla lotta per lo scudetto

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Ma se inizio campionato dicevate che Juventus, Inter, Napoli, Roma e Lazio erano più avanti del Milan, per favore.

Dal vangelo secondo i giornalai nel precampionato:

La Juve è inciampata lo scorso anno, ma è sempre la più forte per i giornalai, poi senza quel cattivone di Ronaldo che faceva giocare male la squadra ed il ritorno di Allegri, favoritissimi.
Horto muso.

L'Inter ha perso giocatori che neanche aveva acquistato, ma l'egregio Marotta li ha sostituiti alla grande, l'unica incognita era Inzaghi al posto di Conte, ma a dicembre si era già capito che avrebbero vinto loro.
Ingiocabili e invicibili.

Il Napoli ha preso Spalletti e si è tolto Gattuso che non esprimeva il massimo dai suoi.
La squadra è fortissima, ci sono due campioni d'Europa come Di Lorenzo e O tir a gir, c'è Koulibaly, c'è Osimhen, c'è Ruiz, il grande acquisto Anguissa... insomma, tutti gli ingredienti per lottare nelle zone alte della classifica.
Cazzimm.

La Roma ha preso Mourinho, allenatore più vincente del campionato per distacco, per niente sopravvalutato e bollito, inoltre sta maturando quel fenomeno di Zaniolo, ha Abraham, Rui Patricio invece di quel catorcio di Olsen.
Special One.

La Lazio ha preso Sarri, il Maestro, sua altezza del bel giuoco. Upgrade clamoroso rispetto a Shimone Inzaghi. Scarpa d'oro in attacco, campione d'Europa. Milinkovic Savic, Luis Alberto, Felipe Anderson, Pedro... tutti incatenati nel gioco del maestro, una miscela esplosiva.
Tanto fumo e tanto arrosto.

Noi, invece, abbiamo perso in partenza 10 punti perché non abbiamo rinnovato Zizzo, campione d'Europa e miglior portiere al mondo.
Poi, in generale, ci siamo indeboliti non sostituendo Calha e, di fatto, regalandolo ai cugini. Abbiamo avuto una stagione da "one season wonder" col mediocre Padre Pioli, con gli stadi chiusi, l'entusiasmo, lo spogliatoio, la spensieratezza, i rigorini, la fortuna, il vento a favore, l'effetto serra, le profezie dei Maya ecc.
Non ci saremmo mai potuti ripetere, d'altronde eravamo i più scarsi e partivamo penalizzati per colpa di Magic Mike.
-10 punti



E oggi mi venite a dire che non possiamo non parlare di scudetto? Magari è vero, ma abbiamo tutti il sacrosanto diritto per parlare del quarto posto come obiettivo, perché è un diritto che ci avete dato voi giornalai sottovalutandoci di continuo.
 
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Spieghiamo un concetto a Condò: il Milan non aveva previsto di trovarsi in testa al campionato ad 8 giornate dalla fine perchè l'obiettivo era confermarsi tra le prime 4. Ovviamente siamo ben contenti di essere in questa posizione ma Pioli, dopo 2 anni e mezzo, ha imparato a conoscere l'ambiente rossonero e sa bene che se questo scudetto non dovesse arrivare si respirerà un clima pesantissimo. Non parla della società ovviamente ma dei tifosi e dei media che incominceranno la caccia alle streghe per stabilire il colpevole con i giornalisti che sobilleranno il mood depresso per tutta l'estate (tanto lo sappiamo che con questa gestione il colpo ad effetto scaccia pensieri non arriverà). Pioli vuole evitare di esporsi così da non dover buttare il bambino (il progetto) con l'acqua sporca. L'entusiasmo che ha accompagnato la squadra in questo percorso di crescita va tutelato ad ogni costo.

Spalletti può dire quello che vuole, tanto sa che in ogni caso sta facendo un grande campionato rispetto al predecessore. L'unico inguardabile è Simone Inzaghi che con la squadra che ha avrebbe dovuto aver già chiuso la pratica scudetto da un bel pezzo ed ora non ha neppure il coraggio di ammettere di avere la rosa più funzionale per vincere la serie A.

Concordo in toto. Inzaghi si é trovato le porte spalancate per questo scudetto. Squadra forte e totalmente priva di infortuni. Mentre Napoli e sopratutto Milan per mesi hanno dovuto girare con mezza squadra fuori. Se penso alla trasferta di Firenze ad esempio la sconfitta é chiaramente figlia della nostra serie di infortuni (con Gabbia e Tatarusanu che hanno fatto rimpiangere i titolari).
Inzaghi senza Brozovic in forma smagliante proprio non riesce a far girare la sua Inter, nonostante una serie di favori arbitrali notevole.
 

-Lionard-

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Concordo in toto. Inzaghi si é trovato le porte spalancate per questo scudetto. Squadra forte e totalmente priva di infortuni. Mentre Napoli e sopratutto Milan per mesi hanno dovuto girare con mezza squadra fuori. Se penso alla trasferta di Firenze ad esempio la sconfitta é chiaramente figlia della nostra serie di infortuni (con Gabbia e Tatarusanu che hanno fatto rimpiangere i titolari).
Inzaghi senza Brozovic in forma smagliante proprio non riesce a far girare la sua Inter, nonostante una serie di favori arbitrali notevole.
Ma infatti, come ho detto più volte quest'anno, Inzaghi è un discreto allenatore e nulla più che negli anni si è mangiato da febbraio in avanti posizionamenti molto favorevoli. Nel 2018 era a +6 sull'Inter quinta a tre giornate dalla fine e riuscì a perdere in casa del Crotone già retrocesso e lo scontro diretto con un Inter tutt'altro che irresistibile davanti al proprio pubblico. Nel 2020 a febbraio erano in lotta scudetto punto a punto con la Juve e nel post lockdown hanno avuto un tracollo così pesante che a momenti rischiavano pure il quarto posto.

Poi attenzione l'Inter è squadra più strutturata per il campionato, con giocatori più pronti e quindi potrebbero tranquillamente vincere loro ma ci risparmiassero la retorica di Simone Inzaghi superiore a Conte perchè con quest'ultimo non ho dubbi avrebbero vinto contro Sassuolo e Genoa ed il campionato ora sarebbe già chiuso.
 
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Ma se inizio campionato dicevate che Juventus, Inter, Napoli, Roma e Lazio erano più avanti del Milan, per favore.

Dal vangelo secondo i giornalai nel precampionato:

La Juve è inciampata lo scorso anno, ma è sempre la più forte per i giornalai, poi senza quel cattivone di Ronaldo che faceva giocare male la squadra ed il ritorno di Allegri, favoritissimi.
Horto muso.

L'Inter ha perso giocatori che neanche aveva acquistato, ma l'egregio Marotta li ha sostituiti alla grande, l'unica incognita era Inzaghi al posto di Conte, ma a dicembre si era già capito che avrebbero vinto loro.
Ingiocabili e invicibili.

Il Napoli ha preso Spalletti e si è tolto Gattuso che non esprimeva il massimo dai suoi.
La squadra è fortissima, ci sono due campioni d'Europa come Di Lorenzo e O tir a gir, c'è Koulibaly, c'è Osimhen, c'è Ruiz, il grande acquisto Anguissa... insomma, tutti gli ingredienti per lottare nelle zone alte della classifica.
Cazzimm.

La Roma ha preso Mourinho, allenatore più vincente del campionato per distacco, per niente sopravvalutato e bollito, inoltre sta maturando quel fenomeno di Zaniolo, ha Abraham, Rui Patricio invece di quel catorcio di Olsen.
Special One.

La Lazio ha preso Sarri, il Maestro, sua altezza del bel giuoco. Upgrade clamoroso rispetto a Shimone Inzaghi. Scarpa d'oro in attacco, campione d'Europa. Milinkovic Savic, Luis Alberto, Felipe Anderson, Pedro... tutti incatenati nel gioco del maestro, una miscela esplosiva.
Tanto fumo e tanto arrosto.

Noi, invece, abbiamo perso in partenza 10 punti perché non abbiamo rinnovato Zizzo, campione d'Europa e miglior portiere al mondo.
Poi, in generale, ci siamo indeboliti non sostituendo Calha e, di fatto, regalandolo ai cugini. Abbiamo avuto una stagione da "one season wonder" col mediocre Padre Pioli, con gli stadi chiusi, l'entusiasmo, lo spogliatoio, la spensieratezza, i rigorini, la fortuna, il vento a favore, l'effetto serra, le profezie dei Maya ecc.
Non ci saremmo mai potuti ripetere, d'altronde eravamo i più scarsi e partivamo penalizzati per colpa di Magic Mike.
-10 punti



E oggi mi venite a dire che non possiamo non parlare di scudetto? Magari è vero, ma abbiamo tutti il sacrosanto diritto per parlare del quarto posto come obiettivo, perché è un diritto che ci avete dato voi giornalai sottovalutandoci di continuo.
Perle ai porci.
Il calcio italiota è marcio.
 
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Ma infatti, come ho detto più volte quest'anno, Inzaghi è un discreto allenatore e nulla più che negli anni si è mangiato da febbraio in avanti posizionamenti molto favoreggi. Nel 2018 era a +6 sull'Inter quinta a tre giornate dalla fine e riuscì a perdere in casa del Crotone già retrocesso e lo scontro diretto con un Inter tutt'altro che irresistibile davanti al proprio pubblico. Nel 2020 a febbraio erano in lotta scudetto punto a punto con la Juve e nel post lockdown hanno avuto un tracollo così pesante che a momenti rischiavano pure il quarto posto.

Poi attenzione l'Inter è squadra più strutturata per il campionato, con giocatori più pronti e quindi potrebbero tranquillamente vincere loro ma ci risparmiassero la retorica di Simone Inzaghi superiore a Conte perchè con quest'ultimo non ho dubbi avrebbero vinto contro Sassuolo e Genoa ed il campionato ora sarebbe già chiuso.
Anche qui concordo.
Conte é fantastico nel plasmare una squadra, dare un senso al loro gioco e creare unita d'intento. Lo ha fatto nella Juve e lo ha ripetuto nel'Inter.
Per quanto mi riguarda i scudetti vinti da Allegri nella Juve sono tutti frutti del lavoro di Conte. Allegri ha preso una squadra plasmata da Conte con il gioco di Conte. Ha fatto qualche piccolo cambiamento, ma alla fine dei conti ha continuato sulla base tattica e d'approccio di Conte. Anche per questo motivo mi fa una rabbia bestiale sentire come viene sempre elogiato il grande Max Allegri, unic allenator in grado a buttare un scudetto con Ibra nel pieno della carriera.
 
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