Paolo Condó a Sky sul Milan:” Io per capire il valore di una squadra faccio questa divisione: quanti giocatori hanno dato il meglio della loro carriera e quanti ancora lo devono dare? A parte Ibrahimovic, ma non diciamoglielo, tutti debbano ancora dare il meglio delle loro carriere, e stanno crescendo insieme. Non ti so dire cosa farà il Milan quest'anno ma ti so dire cosa farà il Milan fra due anni: fra due anni il Milan lotterà per lo scudetto"
Se quest’anno dovessimo arrivare in Champions penso pure io che nel giro di due anni, qualificandoci sempre alla CL, potremmo migliorare la squadra abbastanza da lottare per lo scudo.
Però è quest’anno che è fondamentale: e, pur rispettando le opinioni di tutti, è evidente che una squadra che vince costantemente, seppur contro scappati di casa si, ma affrontati con mezza o più formazione titolare fuori (e un potenziale di punti dimezzato), abbia in canna, avendo a disposizione i titolari, ben più di 65 punti stagionali.
Vedo troppa sottovalutazione di questa squadra. Evitando di snocciolare i risultati positivi di fila che non arrivavano da decenni, le rivali sono una Juve priva di una guida e un’Inter che gioca senza obiettivi e che ha un allenatore che manco doveva essere lì. Molti si fanno raggirare dal sesto posto raggiunto l’anno scorso senza contare gli enormi passi avanti fatti negli ultimi mesi.
Con Ibra poi, non si parte mai per arrivare quarti.
Anche questo è vero. Per me con Ibra si giocherà sempre per vincere, poi che adesso non siamo probabilmente attrezzati per il colpo grosso è quasi certamente vero, al 99%, ma con Ibra se parti per vincere poi almeno un obiettivo importante, in questo caso arrivare tra le prime quattro, lo raggiungi.
È quando parti per entrare tra le prime quattro come massimo obiettivo che poi lo pigli in quel posto.
Comunque una cosa è verissima: in qualsiasi anno successivo al 2011/2012 e antecedente a questo, non saremmo MAI E POI MAI passati in una partita che ha preso la piega presa col Rio Ave, né saremmo stati in grado di battere una qualsiasi squadra di Serie A senza 6/7 titolari (non più tardi di 13 mesi fa, col vate(r) Forrest Giamp in panchina, non riuscivamo a battere manco Novara e Cesena, con molti più titolari dentro rispetto a ieri. Va anche detto che avere Suso e Piatek come titolari equivaleva a giocare in nove, but still...).
Poi ognuno li interpreti come vuole, questi “segnali”.