- Registrato
- 6 Giugno 2014
- Messaggi
- 40,686
- Reaction score
- 4,390
Non intervengo molto ma seguo attivamente qua le discussioni da anni, soprattutto vista la profondità con cui vengono affrontati gli argomenti rispetto alla maggior parte di forum e social network.
Vorrei fare un post politico sull'emergenza...vedo molti utenti impauriti, giustamente, ma che trovano l'unico sfogo della propria paura nella rabbia, che deve avere un target, che sia il governo, l'immigrato, la Cina. È psicologicamente comprensibile, ma è un po' il simbolo della società attuale.
Tutti vogliamo un lavoro, tutti vogliamo l'agio a cui siamo abituati e siamo preoccupati, oltre che per la salute dei nostri cari, per l'economia.
Ma questo sistema non funziona, e non può funzionare in un mondo sovranista con risorse limitate.
l'Europa sta facendo schifo, ma non perché siamo andati "troppo avanti" con l'unificazione, ma perché siamo troppo indietro. Una pandemia, una siccità globale, un asteroide, l'inquinamento e la fine delle risorse, non possono essere affrontate stato per stato, o regione per regione, o città per città.
Un mondo "unito" avrebbe risolto questa pandemia in maniera molto più celere, ma evidentemente non siamo pronti, all'egoismo personale, si sovrappone quello statale.
È palese a chi ha un po' di lungimiranza che nei prossimi anni i problemi ambientali, sanitari, di risorse e umani incrementeranno, rendendo sempre meno sostenibile l'agio a cui siamo abituati.
Ho lavorato anni in Africa, l'incertezza che si prova in questo momento è nulla rispetto a quella di un abitante del nord Kivu, che ha l'epidemia di ebola in corso, insieme al covid, insieme alle milizie armate, insieme agli stupri di massa, insieme alla mancanza d'acqua potabile, insieme alla mortalità infantile al 5%...non facciamo la guerra tra i poveri, o tra poco saremo qua a rubarci la terapia intensiva tra comuni.
Nell'evoluzione umana, l'unica direzione possibile è una politica che porti pian piano verso una sovranità mondiale, o l'Italia non risolverà mai i suoi problemi se la Russia non vuole passare il gas, come il Vietnam non potrà avere fiumi non inquinati se la Cina a Monte degli stessi riversa ciò che vuole. Ci vogliono regole internazionali, un agio che sia uguale per tutti (e credetemi, non sono i 200 litri di acqua a persona che usate oggi se le cose devono funzionare) e delle decisioni mondiali in casi come la pandemia corrente.
Immaginate uno spostamento di risorse e informazioni mondiali verso le regioni più colpite in questo momento, seguendo poi lo spostamento della pandemia. È lì che si deve arrivare se si vuole sopravvivere al 2030, al 2040.
Io, se sopravvivo, spero che questo covid sia stato un occasione ulteriore per capire che il capitalismo con consumo infinito delle risorse su un pianeta finito, con le opere produzioni e le 50 ore di lavoro alla settimana, ecc ecc, ha gli anni contati. Queste pandemie, questi spostamenti di umanità stremata, continueranno e prima o poi toccherà a noi.
Quindi ok all'anti europeismo e al fatto che ad ora l'unione faccia schifo, ma l'unica direzione è quella se si vuole arrivare ad avere un mondo che non sia mad Max tra 15 anni.
Detto cio, anch'io ho perso parenti, anch'io son chiuso in casa, anch'io cerco risposte nei modelli matematici.
Finché non tocca personalmente, l'unico modo è lavorare su se stessi e sul proprio equilibrio psicologico, non proiettare troppo in futuro, non alimentare rabbia e odio né paura, fare qualcosa di costruttivo: cercare la propria creatività, fare corsi online, esercizio fisico, imparare a suonare uno strumento musicale, non perdere la brocca
Qualsiasi proiezione può cambiare da una settimana ad un'altra... è un consiglio che spero serva a qualcuno, ho vissuto in zone di guerra e in isolamento per mesi, in zone pandemiche, nel deserto, non tutti hanno avuto la fortuna/sfortuna di sbatterci le corna prima con situazioni simili, ma fidatevi quando vi dico che l'equilibrio interiore è la priorità assoluta. Buona quarantena, usciamone più forti di prima![]()
Ti invito ad intervenire più spesso vista la qualità con cui scrivi, bravo