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Il Cerved ha fatto uno studio sulle città metropolitane e la crisi coronavirus osservando 1600 settori produttivi.
Le città metropolitane potrebbero subire nel prossimo biennio una perdita di fatturato dai 244 ai 320 miliardi di euro, quasi la metà del totale nazionale, a seconda dell'evoluzione del contagio e della "specializzazione" dell'economia locale.
Nel 2020 le città più colpite in termini percentuali:
Torino ( 14,4% e 20,2%)
Venezia (13,8% e 19,2%),
Genova (12,5% e 17,9%)
Cagliari (12,4% e 18,2%)
Messina (-12,4% e -17,7%)
Napoli (-12% e -17,5%)
Firenze (-12% e -17,2%)
Palermo (-12% e -17,1%)
Roma (-11,8% e -16%)
Bologna (-11,2% e -15,8%)
Milano (-11% e -15,4%)
Reggio Calabria (-11% e -16%).
Bari (-10,6% e -15,1%)
Catania (-9,4% e -13,2%).
la seconda cifra rappresenta il ritorno del covid in autunno,la prima quello attuale
Le maggiori perdite in termini assoluti
Milano (da 74 a 97,6 miliardi di euro in meno in base allo scenario),
Roma (da 63,2 a 82,4), Torino (da 26 a 34),
Bologna e Napoli, entrambe da 15,4 a oltre 20 miliardi, Firenze (da 13,5 a 17,7),
Genova (da 9,2 a 12,5)
Venezia (da 9 a 11,7).
città per perdita di fatturato:
Torino (44,7%),
Firenze (37,6%)
Venezia (35,7%).
Catania (20%),
Reggio Calabria (19%)
Firenze (17%).
occupazione persa:
in questo caso è Venezia la città che in percentuale risulta più esposta allo shock, con 73.500 dipendenti nelle attività a maggiore impatto (42,6%), seguita da Messina (17.500, il 41% del totale) e Napoli (oltre 133.000, il 39,1% del totale).
Paradossalmente Milano, con quasi 307.000 dipendenti a rischio, risulta ultima (29%).
i settori che nel biennio 2020-21 subiranno il maggior calo di fatturato:
a Torino, si prevede che l'automotive perderà 6,6 miliardi di euro, che salgono a 10 se si considerano gli altri comparti della filiera (concessionari e componenti).
Venezia risentirà, invece, del calo della domanda turistica, in particolare nel settore alberghiero (-0,8 miliardi di euro) e del trasporto passeggeri per vie d'acqua interne (-0,4miliardi).
Gli alberghi sono il settore più colpito anche a Messina (-0,2 miliardi)
Napoli (-0,7 miliardi) e a Cagliari (-0,1 miliardi), dove però vanno molto peggio l'automotive (-2,1 miliardi) e la raffinazione petrolifera (-1,5 miliardi).
A Firenze il crollo riguarda la pelletteria e valigeria (-2,2 miliardi),
a Genova i trasporti marittimi (-2 miliardi), con impatti sulla cantieristica (-0,6 miliardi).
A Roma le perdite più consistenti si registrano nella distribuzione di carburanti e combustibile extra-rete (-11,4 miliardi),
Milano, nei concessionari di autoveicoli e motocicli (-7,1 miliardi).
Agi
Le città metropolitane potrebbero subire nel prossimo biennio una perdita di fatturato dai 244 ai 320 miliardi di euro, quasi la metà del totale nazionale, a seconda dell'evoluzione del contagio e della "specializzazione" dell'economia locale.
Nel 2020 le città più colpite in termini percentuali:
Torino ( 14,4% e 20,2%)
Venezia (13,8% e 19,2%),
Genova (12,5% e 17,9%)
Cagliari (12,4% e 18,2%)
Messina (-12,4% e -17,7%)
Napoli (-12% e -17,5%)
Firenze (-12% e -17,2%)
Palermo (-12% e -17,1%)
Roma (-11,8% e -16%)
Bologna (-11,2% e -15,8%)
Milano (-11% e -15,4%)
Reggio Calabria (-11% e -16%).
Bari (-10,6% e -15,1%)
Catania (-9,4% e -13,2%).
la seconda cifra rappresenta il ritorno del covid in autunno,la prima quello attuale
Le maggiori perdite in termini assoluti
Milano (da 74 a 97,6 miliardi di euro in meno in base allo scenario),
Roma (da 63,2 a 82,4), Torino (da 26 a 34),
Bologna e Napoli, entrambe da 15,4 a oltre 20 miliardi, Firenze (da 13,5 a 17,7),
Genova (da 9,2 a 12,5)
Venezia (da 9 a 11,7).
città per perdita di fatturato:
Torino (44,7%),
Firenze (37,6%)
Venezia (35,7%).
Catania (20%),
Reggio Calabria (19%)
Firenze (17%).
occupazione persa:
in questo caso è Venezia la città che in percentuale risulta più esposta allo shock, con 73.500 dipendenti nelle attività a maggiore impatto (42,6%), seguita da Messina (17.500, il 41% del totale) e Napoli (oltre 133.000, il 39,1% del totale).
Paradossalmente Milano, con quasi 307.000 dipendenti a rischio, risulta ultima (29%).
i settori che nel biennio 2020-21 subiranno il maggior calo di fatturato:
a Torino, si prevede che l'automotive perderà 6,6 miliardi di euro, che salgono a 10 se si considerano gli altri comparti della filiera (concessionari e componenti).
Venezia risentirà, invece, del calo della domanda turistica, in particolare nel settore alberghiero (-0,8 miliardi di euro) e del trasporto passeggeri per vie d'acqua interne (-0,4miliardi).
Gli alberghi sono il settore più colpito anche a Messina (-0,2 miliardi)
Napoli (-0,7 miliardi) e a Cagliari (-0,1 miliardi), dove però vanno molto peggio l'automotive (-2,1 miliardi) e la raffinazione petrolifera (-1,5 miliardi).
A Firenze il crollo riguarda la pelletteria e valigeria (-2,2 miliardi),
a Genova i trasporti marittimi (-2 miliardi), con impatti sulla cantieristica (-0,6 miliardi).
A Roma le perdite più consistenti si registrano nella distribuzione di carburanti e combustibile extra-rete (-11,4 miliardi),
Milano, nei concessionari di autoveicoli e motocicli (-7,1 miliardi).
Agi