Celebrata messa in provincia di Foggia nonostante i divieti

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A San Marco in Lamis (paese del primo focolaio di Covid in Foggia) è stata celebrata la messa del venerdì santo nonostante i divieti imposti dal Governo, riguardanti anche le funzioni religiose. Il sacerdote non ha voluto rinunciare alle celebrazioni, anche se all’esterno della chiesa, con quasi tutti i fedeli con mascherine e metro di distanza. Presente anche il sindaco del Paese. I carabinieri hanno aperto un’inchiesta ed in seguito sono arrivate le scuse del sindaco Michele Merla che non ha avuto il coraggio di dare il veto al parroco don Matteo.
 
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gabri65

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A San Marco in Lamis (paese del primo focolaio di Covid in Puglia) è stata celebrata la messa del venerdì santo nonostante i divieti imposti dal Governo, riguardanti anche le funzioni religiose. Il sacerdote non ha voluto rinunciare alle celebrazioni, anche se all’esterno della chiesa, con quasi tutti i fedeli con mascherine e metro di distanza. Presente anche il sindaco del Paese. I carabinieri hanno aperto un’inchiesta ed in seguito sono arrivate le scuse del sindaco Michele Merla che non ha avuto il coraggio di dare il veto al parroco don Matteo.

Non riesci ad importi con il parroco, figurati con i clan criminali.
 
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Non mi sorprendo,è successo quì in Calabria domenica scorsa e ci saranno altri casi domani,scontato.
 

Ringhio8

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A San Marco in Lamis (paese del primo focolaio di Covid in Puglia) è stata celebrata la messa del venerdì santo nonostante i divieti imposti dal Governo, riguardanti anche le funzioni religiose. Il sacerdote non ha voluto rinunciare alle celebrazioni, anche se all’esterno della chiesa, con quasi tutti i fedeli con mascherine e metro di distanza. Presente anche il sindaco del Paese. I carabinieri hanno aperto un’inchiesta ed in seguito sono arrivate le scuse del sindaco Michele Merla che non ha avuto il coraggio di dare il veto al parroco don Matteo.

Ma io non me la prendo né con il parroco né con i credenti né con le forze dell'ordine, me la prendo con quei ******* che fanno decreti autoerotici su Facebook, con quei commissari che " state a casa mesi infime melme"... Stiamo criminalizzando chi fa valere i propri diritti di libertà
 
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Premesso che a me della Chiesa frega poco, però:
1 erano all’aperto (parroco non irresponsabile)
2 erano a distanza e con le mascherine (cittadini non irresponsabili)
3 forze dell’ordine e sindaco presenti (quindi una cosa preparata e non improvvisata)
4 non era una messa ad cazzum ma il venerdi santo, che per i credenti significa molto.

Cioè che dovevano fare di piu? Qui ora si deve cominciare a pensare a come poter ripartire, e questo era uno splendido esempio di cosa fatta per bene.
Invece come sempre invece di applaudire questi pori cristi si prenderanno un cazziatone in nome di questa nuova intransigenza totale, che bisogna stare in una campana di vetro isolata dal mondo finché non ci da l’ok il fantomatico comitato scientifico, che fosse per loro staremmo tappati in casa sine die finché non scoprono il vaccino.
 
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