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Ancora confusione e polemiche al CSM con la nomina di Cantone a capo della procura di Perugia,tra i casi c'è anche quello su Palamara.
Ha battuto 12-8 lo sfidante Masini di Salerno,ma ci sono forti strascichi di magistrati di peso come Di Matteo e Davigo
Le 4 astensioni sono quelle del primo presidente della Cassazione Giovanni Mammone e dei 3 togati del gruppo di Unicost (quello di Palamara).
Di Matteo:
"Ritengo che non sia opportuno che Cantone vada a dirigere proprio quella procura che è competente su ipotesi di reato commesse dai colleghi che lavorano negli uffici di Roma e che possono investire procedimenti che a vario titolo riguardano i rapporti tra magistrati e politici vicini o appartenenti alla stessa compagine politica decisiva per la nomina all’Anac"
Davigo:
"Qui non stiamo discutendo della professionalità di Cantone e di Masini, che è indiscutibile, ma di chi ha più titoli. Quello che fa infuriare i magistrati sono le scorciatoie.
Non si passa direttamente da un incarico fuori ruolo a un incarico direttivo.
Il dottor Cantone ha tutti i meriti del mondo ma appena rientrato in ruolo ha presentato 3 domande per dirigere tre diversi uffici"
Paradossalmente Cantone,terminato ad ottobre scorso l'incarico a Roma all'autorità anticorruzione dove nel 2014 venne scelto dal governo renziano,ha fatto appena in tempo a prendere la procura umbra poichè con la riforma che stanno scrivendo non avrebbe potuto candidarsi per due anni dopo gli impegni all'ANAC per nomina politica dal governo centrale.
Agi
Ha battuto 12-8 lo sfidante Masini di Salerno,ma ci sono forti strascichi di magistrati di peso come Di Matteo e Davigo
Le 4 astensioni sono quelle del primo presidente della Cassazione Giovanni Mammone e dei 3 togati del gruppo di Unicost (quello di Palamara).
Di Matteo:
"Ritengo che non sia opportuno che Cantone vada a dirigere proprio quella procura che è competente su ipotesi di reato commesse dai colleghi che lavorano negli uffici di Roma e che possono investire procedimenti che a vario titolo riguardano i rapporti tra magistrati e politici vicini o appartenenti alla stessa compagine politica decisiva per la nomina all’Anac"
Davigo:
"Qui non stiamo discutendo della professionalità di Cantone e di Masini, che è indiscutibile, ma di chi ha più titoli. Quello che fa infuriare i magistrati sono le scorciatoie.
Non si passa direttamente da un incarico fuori ruolo a un incarico direttivo.
Il dottor Cantone ha tutti i meriti del mondo ma appena rientrato in ruolo ha presentato 3 domande per dirigere tre diversi uffici"
Paradossalmente Cantone,terminato ad ottobre scorso l'incarico a Roma all'autorità anticorruzione dove nel 2014 venne scelto dal governo renziano,ha fatto appena in tempo a prendere la procura umbra poichè con la riforma che stanno scrivendo non avrebbe potuto candidarsi per due anni dopo gli impegni all'ANAC per nomina politica dal governo centrale.
Agi