Calhanoglu a Forza Milan. Le parole del turco.

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Calhanoglu, intervistato da Forza Milan in edicola, ha parlato del suo arrivo a Milano, degli hobby, dei rapporti con i compagni di squadra, del Milan e di Gattuso. Ecco, di seguito, le parole del turco

"Il primo viaggio per Milano lo feci in aereo. Pensavo a un nuovo calcio, al mio nuovo club, ai nuovi compagni. È un grosso cambiamento approdare in un club con il Milan, una società con grande storia. Andare a Milanello e pensare a quali grandi campioni sono stati lì, come Maldini o Gattuso mi riempiva la testa. L'impatto non è stato facile perché vivevamo in albergo, ma anche per via della lingua: parlare e comunicare con i compagni di squadra non era facile. Ora sono contento, capisco gli altri e riesco a parlare con loro, mi piace la cultura italiana, le persone sono molto cordiali. Vedo analogie con la Turchia. Cosa è cambiato dall'arrivo di Gattuso? La prima cosa che posso dire è che dopo la squalifica di quattro mesi avevo bisogno di giocare un po' per arrivare ad avere una buona condizione fisica. Però, se non comunichi è difficile e Montella non parlava inglese ma solamente italiano. Certamente conosco il calcio, so che posizione devo tenere in campo e come comportarmi durante gioco, ma ho bisogno di sentire anche l'appoggio di un allenatore che parli con me. Gattuso mi ha dato molta fiducia perché aiuta e comunica molto: mi ha sempre detto di liberare la mente e di giocare il mio calcio, credendo nelle qualità che ho e che, così facendo, i risultati sarebbero venuti da soli. I miei hobby? Mi alleno tutti i giorni. Sono un calciatore professionista e devo stare concentrato sulla mia carriera. Mi alleno sempre intensamente, poi torno a casa e la cena è pronta. Mia moglie cucina molto bene, mi aiuta moltissimo. Abbiamo anche un cane, passo il tempo con la mia famiglia e preferisco stare a casa, guardare la tv e rilassarmi piuttosto che uscire. Quali differenza tra Bundesliga e Serie A? utti mi fanno questa domanda (ride, n.d.r.). Non vedo grandi differenze, ma in Italia c'è più prudenza, più tattica. In Germania tutte le squadre giocano il loro calcio, mentre in Italia se una squadra va in vantaggio si chiude in difesa; è molto difficile giocare qui, è un calcio intelligente. In Bundesliga ci sono molti giocatori giovani e si vedono molte azioni offensive, in Serie A vedo giocatori più esperti, aggressivi e furbi. Apprezzo entrambi i campionati, guardo le partite delle mie vecchie squadre. Chi mi sta aiutando di più con la lingua? All'inizio mi ha aiutato molto Rodriguez, per via del fatto che conosce il tedesco. Solamente che nemmeno lui parla benissimo l'italiano, quindi è stato Fabio Borini ad aiutarmi di più con la vostra lingua. Con chi ho legato di più? Ho passato molto tempo in hotel con Conti, in questi giorni gli ho augurato di riprendersi presto dall'infortunio".
 
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Mi piace un sacco! Come giocatore puo' sicuramente migliorare, ma le basi umane ci sono assolutamente.

Bravo turco!
 

malos

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Non c'entra niente col campo ma è uno dei pochi che a pelle mi ispira simpatia.
 

Casnop

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Calhanoglu, intervistato da Forza Milan in edicola, ha parlato del suo arrivo a Milano, degli hobby, dei rapporti con i compagni di squadra, del Milan e di Gattuso. Ecco, di seguito, le parole del turco

"Il primo viaggio per Milano lo feci in aereo. Pensavo a un nuovo calcio, al mio nuovo club, ai nuovi compagni. È un grosso cambiamento approdare in un club con il Milan, una società con grande storia. Andare a Milanello e pensare a quali grandi campioni sono stati lì, come Maldini o Gattuso mi riempiva la testa. L'impatto non è stato facile perché vivevamo in albergo, ma anche per via della lingua: parlare e comunicare con i compagni di squadra non era facile. Ora sono contento, capisco gli altri e riesco a parlare con loro, mi piace la cultura italiana, le persone sono molto cordiali. Vedo analogie con la Turchia. Cosa è cambiato dall'arrivo di Gattuso? La prima cosa che posso dire è che dopo la squalifica di quattro mesi avevo bisogno di giocare un po' per arrivare ad avere una buona condizione fisica. Però, se non comunichi è difficile e Montella non parlava inglese ma solamente italiano. Certamente conosco il calcio, so che posizione devo tenere in campo e come comportarmi durante gioco, ma ho bisogno di sentire anche l'appoggio di un allenatore che parli con me. Gattuso mi ha dato molta fiducia perché aiuta e comunica molto: mi ha sempre detto di liberare la mente e di giocare il mio calcio, credendo nelle qualità che ho e che, così facendo, i risultati sarebbero venuti da soli. I miei hobby? Mi alleno tutti i giorni. Sono un calciatore professionista e devo stare concentrato sulla mia carriera. Mi alleno sempre intensamente, poi torno a casa e la cena è pronta. Mia moglie cucina molto bene, mi aiuta moltissimo. Abbiamo anche un cane, passo il tempo con la mia famiglia e preferisco stare a casa, guardare la tv e rilassarmi piuttosto che uscire. Quali differenza tra Bundesliga e Serie A? utti mi fanno questa domanda (ride, n.d.r.). Non vedo grandi differenze, ma in Italia c'è più prudenza, più tattica. In Germania tutte le squadre giocano il loro calcio, mentre in Italia se una squadra va in vantaggio si chiude in difesa; è molto difficile giocare qui, è un calcio intelligente. In Bundesliga ci sono molti giocatori giovani e si vedono molte azioni offensive, in Serie A vedo giocatori più esperti, aggressivi e furbi. Apprezzo entrambi i campionati, guardo le partite delle mie vecchie squadre. Chi mi sta aiutando di più con la lingua? All'inizio mi ha aiutato molto Rodriguez, per via del fatto che conosce il tedesco. Solamente che nemmeno lui parla benissimo l'italiano, quindi è stato Fabio Borini ad aiutarmi di più con la vostra lingua. Con chi ho legato di più? Ho passato molto tempo in hotel con Conti, in questi giorni gli ho augurato di riprendersi presto dall'infortunio".
In lui c'è sostanza di calcio. È giocatore che, come Bobby Firmino, deve paradossalmente allontanarsi dall'area, rinculare e ripartire avanti, per essere effettivamente pericoloso, e preferibilmente da posizione centrale. La disperazione da mancanza di alternative nel ruolo, figlia della preventiva rinuncia estiva al 433, poi giocoforza recuperato, ha indotto Gattuso a proporlo sull'esterno sinistro, ma Calhanoglu rimane un interno, che gradisce di stare nel gioco per il suggerimento e la proposta, più che per la finalizzazione. In cambio, offre continuità agonistica, resistenza ai contrasti, spirito di servizio alla squadra. Vorremmo vederlo lì, nel gioco, prima o poi. :)
 

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