Burioni:"Scienza non sostituisca la politica"

Andris

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Il docente e ricercatore universitario Burioni nel suo blog Medical Facts:

"La scienza non può prendere il posto della politica.

Fino a pochi mesi fa gli scienziati dovevano lottare duramente per farsi ascoltare dai politici, oggi con la pandemia in corso la scienza non solo è l'unica strada per vincere il coronavirus, ma gli scienziati e i medici sono diventati improvvisamente quelli che devono decidere se riaprire i bar e i ristoranti, se riprendere le lezioni a scuola, se permettere lo spostamento dei cittadini e la ripartenza delle attività produttive

Gli ingegneri e gli architetti, grazie alla scienza, possono progettare e costruire un ponte.
Ma dove e quando costruire un ponte per unire due città non può dirlo la scienza: deve prendersi la responsabilità di deciderlo la politica.

La conoscenza scientifica si basa su osservazioni ed esperimenti.
Quando si parla di un virus che è apparso sulla faccia della terra tre mesi fa e nel nostro mondo occidentale il 20 febbraio è prevedibile che a un grandissimo numero di domande la risposta sia 'ancora non lo sappiamo'.
Ma anche quando sappiamo con precisione la risposta, comunque la scienza non può prendere il posto della politica"
 

Andris

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alleluja,finalmente lo "scienziato" ammette la divisione di ruoli chiaramente in tv
pazienza se dà ragione anche al suo amichetto renzi

cosa farà ora il governo ?
si prenderà la responsabilità di agire autonomamente oppure sentiremo pedissequamente,come da due mesi ormai,la frase "come deciso dal comitato tecnico-scientifico" ?
 
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Il docente e ricercatore universitario Burioni nel corso del suo solito intervento Fazio(so) settimanale:

"La scienza non può prendere il posto della politica.

Fino a pochi mesi fa gli scienziati dovevano lottare duramente per farsi ascoltare dai politici, oggi con la pandemia in corso la scienza non solo è l'unica strada per vincere il coronavirus, ma gli scienziati e i medici sono diventati improvvisamente quelli che devono decidere se riaprire i bar e i ristoranti, se riprendere le lezioni a scuola, se permettere lo spostamento dei cittadini e la ripartenza delle attività produttive

Gli ingegneri e gli architetti, grazie alla scienza, possono progettare e costruire un ponte.
Ma dove e quando costruire un ponte per unire due città non può dirlo la scienza: deve prendersi la responsabilità di deciderlo la politica.

La conoscenza scientifica si basa su osservazioni ed esperimenti.
Quando si parla di un virus che è apparso sulla faccia della terra tre mesi fa e nel nostro mondo occidentale il 20 febbraio è prevedibile che a un grandissimo numero di domande la risposta sia 'ancora non lo sappiamo'.
Ma anche quando sappiamo con precisione la risposta, comunque la scienza non può prendere il posto della politica"

a rigor di logica la scienza puo dire pure dove e quando costruire il ponte :asd: in pratica burioni sta facendo lo scarica barile
 
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Il docente e ricercatore universitario Burioni nel corso del suo solito intervento Fazio(so) settimanale:

"La scienza non può prendere il posto della politica.

Fino a pochi mesi fa gli scienziati dovevano lottare duramente per farsi ascoltare dai politici, oggi con la pandemia in corso la scienza non solo è l'unica strada per vincere il coronavirus, ma gli scienziati e i medici sono diventati improvvisamente quelli che devono decidere se riaprire i bar e i ristoranti, se riprendere le lezioni a scuola, se permettere lo spostamento dei cittadini e la ripartenza delle attività produttive

Gli ingegneri e gli architetti, grazie alla scienza, possono progettare e costruire un ponte.
Ma dove e quando costruire un ponte per unire due città non può dirlo la scienza: deve prendersi la responsabilità di deciderlo la politica.

La conoscenza scientifica si basa su osservazioni ed esperimenti.
Quando si parla di un virus che è apparso sulla faccia della terra tre mesi fa e nel nostro mondo occidentale il 20 febbraio è prevedibile che a un grandissimo numero di domande la risposta sia 'ancora non lo sappiamo'.
Ma anche quando sappiamo con precisione la risposta, comunque la scienza non può prendere il posto della politica"

Mi pare piuttosto ovvio.
Servono scienza ,coscienza e conoscenza.
 

markjordan

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te credo che cascano se dove va costruito il ponte lo decide la politica

concetto giusto ma esposto male
 

Andris

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intende dire che gli scienziati non valutano altri aspetti,cosa che invece è obbligata a fare la politica
per erigere un ponte non basta la fattibilità e tutto giusto tecnicamente,altrimenti potresti farne uno anche inutile che non utilizzerà nessuno per esempio.

anche perchè i tecnici non hanno ricevuto alcun mandato elettorale,a differenza dei parlamentari che poi danno la fiducia al governo quindi non puoi delegare tutto a gente spuntata dal nulla alla ribalta politica

qua da noi sono diventati opinionisti ormai,pure del calcio chiedono
 
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Arriva qualche tribunale e qualche scienziatone esperto tecnico scientifico non vuole finirci, così manda Sburioni in tv a comunicare alla politica?
 
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Il docente e ricercatore universitario Burioni nel suo blog Medical Facts:

"La scienza non può prendere il posto della politica.

Fino a pochi mesi fa gli scienziati dovevano lottare duramente per farsi ascoltare dai politici, oggi con la pandemia in corso la scienza non solo è l'unica strada per vincere il coronavirus, ma gli scienziati e i medici sono diventati improvvisamente quelli che devono decidere se riaprire i bar e i ristoranti, se riprendere le lezioni a scuola, se permettere lo spostamento dei cittadini e la ripartenza delle attività produttive

Gli ingegneri e gli architetti, grazie alla scienza, possono progettare e costruire un ponte.
Ma dove e quando costruire un ponte per unire due città non può dirlo la scienza: deve prendersi la responsabilità di deciderlo la politica.

La conoscenza scientifica si basa su osservazioni ed esperimenti.
Quando si parla di un virus che è apparso sulla faccia della terra tre mesi fa e nel nostro mondo occidentale il 20 febbraio è prevedibile che a un grandissimo numero di domande la risposta sia 'ancora non lo sappiamo'.
Ma anche quando sappiamo con precisione la risposta, comunque la scienza non può prendere il posto della politica"

Nel suo delirio totale, in cui ha affermato tutto e il contrario di tutto, ha affermato una sacrosantissima verità.

La tecnicizzazione della politica ha svuotato il dibattito di qualsiasi contenuto, riducendo l'analisi a una guerra fra " aprituttisti" e sostenitori a tutti i costi di Conte, solo perché <<abbiamo deciso dopo aver ascoltato il parere del comitato tecnico scientifico>>.

Nessuno si é soffermato sulla questione reale: il 65% dei lavoratori che tornerà a lavoro domani appartiene alle 4 regioni piú colpite d'Italia e rappresenta la fascia d'età che potrebbe essere piú a rischio per oltre il 50% (gli over 50).
 

Andris

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Nessuno si é soffermato sulla questione reale: il 65% dei lavoratori che tornerà a lavoro domani appartiene alle 4 regioni piú colpite d'Italia e rappresenta la fascia d'età che potrebbe essere piú a rischio per oltre il 50% (gli over 50).

c'è scritto alla fine nel thread delle mappe,ho messo anche la foto da Repubblica sull'analisi dei lavoratori
 
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Nel suo delirio totale, in cui ha affermato tutto e il contrario di tutto, ha affermato una sacrosantissima verità.

La tecnicizzazione della politica ha svuotato il dibattito di qualsiasi contenuto, riducendo l'analisi a una guerra fra " aprituttisti" e sostenitori a tutti i costi di Conte, solo perché <<abbiamo deciso dopo aver ascoltato il parere del comitato tecnico scientifico>>.

Nessuno si é soffermato sulla questione reale: il 65% dei lavoratori che tornerà a lavoro domani appartiene alle 4 regioni piú colpite d'Italia e rappresenta la fascia d'età che potrebbe essere piú a rischio per oltre il 50% (gli over 50).

Beh ma è evidente che conta il PIL, non la logica nelle scelte.
L' Industria fa dell' Italia un grande paese, con tutto il rispetto per le altre categorie eh.

Diciamo che le altre categorie sono la classica ciliegina sulla torta.
 
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