Brasile nazionalista: "Convocare solo chi gioca qui"

Andris

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Proposta choc del presidente brasiliano Lula in visita al presidente della federazione calcio verdeoro

"Al momento non ci sono tutte queste “stelle” fra coloro che giocano fuori.
Non c’è nessun Garrincha o Romario nelle squadre straniere, solo tanti giovani giocatori che non sono ancora delle star.
In Brasile ci sono buoni giocatori della stessa qualità, quindi bisogna dare opportunità a quelli che sono qui"


Quindi Raphinha, Vinicius, Allison, Militao etc sarebbero fuori

Lo ho fatto la federazione rugby inglese
 

Jino

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Proposta choc del presidente brasiliano Lula in visita al presidente della federazione calcio verdeoro

"Al momento non ci sono tutte queste “stelle” fra coloro che giocano fuori.
Non c’è nessun Garrincha o Romario nelle squadre straniere, solo tanti giovani giocatori che non sono ancora delle star.
In Brasile ci sono buoni giocatori della stessa qualità, quindi bisogna dare opportunità a quelli che sono qui"


Quindi Raphinha, Vinicius, Allison, Militao etc sarebbero fuori

Lo ho fatto la federazione rugby inglese

C'è però da dire una cosa, per assurdo il Brasile è stato veramente grandioso proprio quando giocava con tutti calciatori che militavano nel campionato brasiliano, solamente alla soglia dei 30 i più bravi se ne andavano a provare una esperienza europea ed erano una piccola parte della selecao.

Di fatto è come se "corrotti" dal dio denaro fuori patria poi non avessero più quella magia che i calciatori brasiliani ci mettevano in nazionale.
 

mandraghe

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C'è però da dire una cosa, per assurdo il Brasile è stato veramente grandioso proprio quando giocava con tutti calciatori che militavano nel campionato brasiliano, solamente alla soglia dei 30 i più bravi se ne andavano a provare una esperienza europea ed erano una piccola parte della selecao.

Di fatto è come se "corrotti" dal dio denaro fuori patria poi non avessero più quella magia che i calciatori brasiliani ci mettevano in nazionale.


Erano però altri tempi, parliamo del periodo 58-70 in cui quasi tutti i campioni, di ogni nazionale, giocavano in patria.


Credo che i campionati in cui c’erano più stranieri fossero quello spagnolo e italiano che infatti in quel periodo vinsero molto a livello di club ma poco a livello di nazionale.

Comunque nell’ultimo Brasile forte, ’94-02, credo che i calciatori che giocavano in Brasile fossero veramente pochi.

Semplicemente oggi il livello dei calciatori brasiliani è calato, c’entra poco il giocare in patria, in cui tra l’altro non è che ci siano campionati competitivi. E questo nonostante le squadre brasiliane stiano dominando da anni la Libertadores, il che la dice lunga sul livello degli altri campionati del Sudamerica.
 

Jino

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Erano però altri tempi, parliamo del periodo 58-70 in cui quasi tutti i campioni, di ogni nazionale, giocavano in patria.


Credo che i campionati in cui c’erano più stranieri fossero quello spagnolo e italiano che infatti in quel periodo vinsero molto a livello di club ma poco a livello di nazionale.

Comunque nell’ultimo Brasile forte, ’94-02, credo che i calciatori che giocavano in Brasile fossero veramente pochi.

Semplicemente oggi il livello dei calciatori brasiliani è calato, c’entra poco il giocare in patria, in cui tra l’altro non è che ci siano campionati competitivi. E questo nonostante le squadre brasiliane stiano dominando da anni la Libertadores, il che la dice lunga sul livello degli altri campionati del Sudamerica.

Però diciamo che i brasiliani hanno cominciato la fuga verso l'Europa nella seconda parte degli anni novanta, ha preso il via dopo la legge Bosmann. Di fatto da li in poi hanno vinto solamente il mondiale del 2002, ed era comunque un mondiale vinto con un gruppo realmente cresciuto in Brasile specie nei primi anni di carriera.
 

mandraghe

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Però diciamo che i brasiliani hanno cominciato la fuga verso l'Europa nella seconda parte degli anni novanta, ha preso il via dopo la legge Bosmann. Di fatto da li in poi hanno vinto solamente il mondiale del 2002, ed era comunque un mondiale vinto con un gruppo realmente cresciuto in Brasile specie nei primi anni di carriera.


Questo è vero, però nel Brasile del ’94 erano comunque tanti a giocare, o ad aver già giocato in Europa, Romario, Leonardo, Taffarel, Branco, Aldair, ecc.
 

Jino

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Questo è vero, però nel Brasile del ’94 erano comunque tanti a giocare, o ad aver già giocato in Europa, Romario, Leonardo, Taffarel, Branco, Aldair, ecc.

Però erano tutti calciatori che si erano strutturati in Brasile e poi venivano a completarsi in Italia. Ora invece i talenti in Brasile partono a 18 anni e vengono direttamente a strutturarsi in Europa.

Ricordo ai tempi di Pato, chiesi ad un mio amico che vive in Brasile e segue il calcio chi fosse, mi disse che non sapeva nemmeno chi fosse...lo aveva acquistato il Milan per una cifra importante dell'epoca. Io vedo il Brasile e secondo me è una squadra che rispetto al passato ha proprio perso la sua anima, la sua identità.
 

mandraghe

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Però erano tutti calciatori che si erano strutturati in Brasile e poi venivano a completarsi in Italia. Ora invece i talenti in Brasile partono a 18 anni e vengono direttamente a strutturarsi in Europa.

Ricordo ai tempi di Pato, chiesi ad un mio amico che vive in Brasile e segue il calcio chi fosse, mi disse che non sapeva nemmeno chi fosse...lo aveva acquistato il Milan per una cifra importante dell'epoca. Io vedo il Brasile e secondo me è una squadra che rispetto al passato ha proprio perso la sua anima, la sua identità.


Questo sicuramente. Basta pensare a Cafù.

Penso che il primo a fare questa scelta fu Ronaldo che approdò giovanissimo al PSV.
 
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