Okafor e Leao hanno lo stesso stile di gioco, battono le stesse zolle, mettere l'uno o l'altro non ti da nessun cambio tattico. Non è un tenere fuori Leao per mettere Saele o Terracciano.
Il problema non è evidentemente tattico. E' un discorso di rapporti umani? Non credo, o meglio voglio credere in Fonseca che non mette a repentaglio il rendimento di una squadra per dei rapporti umani. Probabilmente Leao nel quotidiano non da numeri fisici sugli allenamenti massimali e pretendono di più, credo io. Ma dal momento in cui il sostituto è Okafor che dati alla mano ha statistiche inferiori in tutti i sensi di Leao è un dovere dell'allenatore recuperare questo ragazzo.
Dici che non é tattico? Con tattico io intendo che Okafor a differenza di Leao oltre al volere palla sui piedi per andare sul fondo e creare occasioni (molto meno bene), sa andare in profondità ed é più propenso a fare la fase di non possesso (se non altro Morata o Abraham non devono coprirlo mentre lui ciondola in mezzo al campo). Insomma la tattica sta nel fatto che anche se alla cacchio di cane, Okafor fa quello che Fonseca vorrebbe che Leao facesse.
Io mi affido alle parole di Fonseca, su cui tutto si può dire tranne che non sia onesto.
Questa frase é molto significativa: “Io gestisco le cose con i calciatori in maniera diversa. Non c'è nessun conflitto tra noi, è solo un'opzione dell'allenatore. Cerchiamo di motivare i giocatori con diverse modalità, poi sta ai calciatori metterci la giusta abnegazione: non devo pregarli”.
Rafa purtroppo non ci mette il giusto impegno, e direi che noi questo lo abbiamo sempre sottolineato. Fonseca pensa cosi di motivarlo, ci riuscirà? Penso di no, spero di si.
Aggiungo che ha anche detto: “È difficile per me decidere in questo momento. Leao sta lottando per tornare in formazione, per me questa è la cosa più positiva”.
Evidentemente crede di recuperarlo, perché lui sa bene che ora come ora, ogni ambizione sua e del Milan passa dal recupero del connazionale. Ci fa intendere molto chiaramente quello che succede e come ragiona, e visto che l’impegno lo sta premiando ecco che non può tirarsi indietro dallo schierare Okafor subito.