raffaele1968
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100% (nuovamente!)
Mi permetto, l'ultima frase mi sembra opportuna e degna di essere sottolineata, al rischio di andare OT. Noi tifosi purtroppo vediamo le cose in maniera a volte troppo personale (e passionale), e non ci rendiamo conto che, per persone come Leonardo, Bonucci, o qualsiasi altro nel mondo del calcio, il mondo è più di un semplice fatto di tifoseria. Ad esempio per uno come Leonardo è un modo di vivere la vita, lavoro, esprimere capacità professionali e pianificazione del proprio futuro. Troppo comodo dire "stai da noi", "vattene via", etc. Impariamo a vedere queste persone anche come dei veri liberi professionisti (ben pagati, certo, un minimo di passione e di attaccamento, chiaro). Lavorano in collaborazione con una azienda (cioè il club calcistico), ma se vengono meno le condizioni, non possono di certo sacrificare il loro futuro solo perché qualcuno pensa che hai giurato fedeltà ai colori della maglia.
i calciatori, gli allenatori i dirigenti delle squadre sono professionisti... per cui vanno dove li porta il borsellino... non è MAI una questione di cuore neanche per i proprietari. Non era una questione di cuore per Berlusconi e non lo è per gli americani passando dai cinesi... è un business dove guadagnarci. I tifosi sono il mercato da conquistare un mercato in primo luogo di sentimenti