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Bolt intervistato dal Corriere della Sera parla di Jacobs:
"Un risultato straordinario per lui: i 100 metri sono la gara più prestigiosa di tutta l’Olimpiade, dare il meglio di sé nella corsa più importante della stagione è certamente un segno di classe
Congratulazioni a lui e all’Italia, che si è presa pure l’oro della staffetta, wow
La finale dei 100 metri a Tokyo è stata una gara apertissima, nella quale non sarei stato in grado di scegliere un vero favorito.
Uno sprint di qualità: alla fine tutti e tre i medagliati sul podio hanno fatto il loro personale stagionale
Non avevo mai sentito nominare Marcell Jacobs, ma vedo che è fisicamente forte e l’aver saputo migliorare il suo personale in batteria, semifinale e finale indica che è un vero combattente, mentalmente solidissimo
Goditi il momento, festeggia il giusto, continua a lavorare come stai facendo.
Allenarsi all'estero ?
Non si cambia mai una formula vincente.
A me non è mai importato nulla della provenienza dei miei avversari.
La cosa meravigliosa dell’atletica è che chiunque, sul pianeta, se ha talento può correre veloce.
Jacobs l’ha fatto, oggi l’erede è lui"
"Un risultato straordinario per lui: i 100 metri sono la gara più prestigiosa di tutta l’Olimpiade, dare il meglio di sé nella corsa più importante della stagione è certamente un segno di classe
Congratulazioni a lui e all’Italia, che si è presa pure l’oro della staffetta, wow
La finale dei 100 metri a Tokyo è stata una gara apertissima, nella quale non sarei stato in grado di scegliere un vero favorito.
Uno sprint di qualità: alla fine tutti e tre i medagliati sul podio hanno fatto il loro personale stagionale
Non avevo mai sentito nominare Marcell Jacobs, ma vedo che è fisicamente forte e l’aver saputo migliorare il suo personale in batteria, semifinale e finale indica che è un vero combattente, mentalmente solidissimo
Goditi il momento, festeggia il giusto, continua a lavorare come stai facendo.
Allenarsi all'estero ?
Non si cambia mai una formula vincente.
A me non è mai importato nulla della provenienza dei miei avversari.
La cosa meravigliosa dell’atletica è che chiunque, sul pianeta, se ha talento può correre veloce.
Jacobs l’ha fatto, oggi l’erede è lui"