Baresi:"Con Elliott tornerà il grande Milan. Serve pazienza":

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Baresi:"Con Elliott tornerà il grande Milan. Serve pazienza":

Franco Baresi, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 4 maggio, ha ricordato la vittoria dello scudetto della stella, a 40 anni di distanza:"Mi sono reso conto dopo dell'importanza di quel successo. Durante la festa pensavo ai miei genitori che non c'erano più. Era il 1979 ed ero troppo giovane. Ho gioito di più quando ho vinto con Sacchi. Rivera? Facevo fatica a dargli del tu, anche se mi diceva di chiamarlo Gianni. MI ha aiutato molto. Mi faceva mangiare al suo tavolo. Io pensavo di andare in prestito altrove invece Liedholm mi diede subito fiducia. Cosa direbbe Liedholm del Milan di oggi? Che ci vuole pazienza. Quando la seconda stella? Un passo alla volta. Prima pensiamo a battere il Bologna. Se vinciamo le ultime quattro la Champions è ancora possibile. Il Milan ha la fortuna di avere un grande pubblico che non lo ha mai abbandonato. Sono convinto che con questa proprietà i tifosi torneranno a rivedere un grande Milan. E lo dice uno che è stato due volte in B ma poi ha vinto tutto. Dopo il buio torna sempre la luce. Basta avere pazienza".
 

Casnop

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Franco Baresi, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 4 maggio, ha ricordato la vittoria dello scudetto della stella, a 40 anni di distanza:"Mi sono reso conto dopo dell'importanza di quel successo. Durante la festa pensavo ai miei genitori che non c'erano più. Era il 1979 ed ero troppo giovane. Ho gioito di più quando ho vinto con Sacchi. Rivera? Facevo fatica a dargli del tu, anche se mi diceva di chiamarlo Gianni. MI ha aiutato molto. Mi faceva mangiare al suo tavolo. Io pensavo di andare in prestito altrove invece Liedholm mi diede subito fiducia. Cosa direbbe Liedholm del Milan di oggi? Che ci vuole pazienza. Quando la seconda stella? Un passo alla volta. Prima pensiamo a battere il Bologna. Se vinciamo le ultime quattro la Champions è ancora possibile. Il Milan ha la fortuna di avere un grande pubblico che non lo ha mai abbandonato. Sono convinto che con questa proprietà i tifosi torneranno a rivedere un grande Milan. E lo dice uno che è stato due volte in B ma poi ha vinto tutto. Dopo il buio torna sempre la luce. Basta avere pazienza".
Un Capitano, c'è solo un Capitano. :bandiera:
 

MarcoG

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Non si discutono mai le parole di Baresi. Si sta zitti e si riflette. Nulla di nuovo sotto i ponti, ha ovviamente ragione, serve molta pazienza.
 

bmb

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Franco Baresi, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 4 maggio, ha ricordato la vittoria dello scudetto della stella, a 40 anni di distanza:"Mi sono reso conto dopo dell'importanza di quel successo. Durante la festa pensavo ai miei genitori che non c'erano più. Era il 1979 ed ero troppo giovane. Ho gioito di più quando ho vinto con Sacchi. Rivera? Facevo fatica a dargli del tu, anche se mi diceva di chiamarlo Gianni. MI ha aiutato molto. Mi faceva mangiare al suo tavolo. Io pensavo di andare in prestito altrove invece Liedholm mi diede subito fiducia. Cosa direbbe Liedholm del Milan di oggi? Che ci vuole pazienza. Quando la seconda stella? Un passo alla volta. Prima pensiamo a battere il Bologna. Se vinciamo le ultime quattro la Champions è ancora possibile. Il Milan ha la fortuna di avere un grande pubblico che non lo ha mai abbandonato. Sono convinto che con questa proprietà i tifosi torneranno a rivedere un grande Milan. E lo dice uno che è stato due volte in B ma poi ha vinto tutto. Dopo il buio torna sempre la luce. Basta avere pazienza".

Alza il braccio Capitano. Fai succedere qualcosa.
 

Victorss

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Franco Baresi, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 4 maggio, ha ricordato la vittoria dello scudetto della stella, a 40 anni di distanza:"Mi sono reso conto dopo dell'importanza di quel successo. Durante la festa pensavo ai miei genitori che non c'erano più. Era il 1979 ed ero troppo giovane. Ho gioito di più quando ho vinto con Sacchi. Rivera? Facevo fatica a dargli del tu, anche se mi diceva di chiamarlo Gianni. MI ha aiutato molto. Mi faceva mangiare al suo tavolo. Io pensavo di andare in prestito altrove invece Liedholm mi diede subito fiducia. Cosa direbbe Liedholm del Milan di oggi? Che ci vuole pazienza. Quando la seconda stella? Un passo alla volta. Prima pensiamo a battere il Bologna. Se vinciamo le ultime quattro la Champions è ancora possibile. Il Milan ha la fortuna di avere un grande pubblico che non lo ha mai abbandonato. Sono convinto che con questa proprietà i tifosi torneranno a rivedere un grande Milan. E lo dice uno che è stato due volte in B ma poi ha vinto tutto. Dopo il buio torna sempre la luce. Basta avere pazienza".

Grande capitano.
Meno male che parla poco altrimenti mi aspetterei nomignoli e soprannomi anche per lui..
 

Jino

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Serve pazienza, aimè ha ragione. La povertà lasciata in eredità dalle precedenti gestioni non è cosa facile da ribaltare.
 

Mr. Canà

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Franco Baresi, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 4 maggio, ha ricordato la vittoria dello scudetto della stella, a 40 anni di distanza:"Mi sono reso conto dopo dell'importanza di quel successo. Durante la festa pensavo ai miei genitori che non c'erano più. Era il 1979 ed ero troppo giovane. Ho gioito di più quando ho vinto con Sacchi. Rivera? Facevo fatica a dargli del tu, anche se mi diceva di chiamarlo Gianni. MI ha aiutato molto. Mi faceva mangiare al suo tavolo. Io pensavo di andare in prestito altrove invece Liedholm mi diede subito fiducia. Cosa direbbe Liedholm del Milan di oggi? Che ci vuole pazienza. Quando la seconda stella? Un passo alla volta. Prima pensiamo a battere il Bologna. Se vinciamo le ultime quattro la Champions è ancora possibile. Il Milan ha la fortuna di avere un grande pubblico che non lo ha mai abbandonato. Sono convinto che con questa proprietà i tifosi torneranno a rivedere un grande Milan. E lo dice uno che è stato due volte in B ma poi ha vinto tutto. Dopo il buio torna sempre la luce. Basta avere pazienza".

Adesso invece abbiamo gente che non ha vinto un fico secco e che si atteggia a star e nessun autentico leader che trasmetta quel rispetto ai nostri giovani.
 

Super_Lollo

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Franco Baresi, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 4 maggio, ha ricordato la vittoria dello scudetto della stella, a 40 anni di distanza:"Mi sono reso conto dopo dell'importanza di quel successo. Durante la festa pensavo ai miei genitori che non c'erano più. Era il 1979 ed ero troppo giovane. Ho gioito di più quando ho vinto con Sacchi. Rivera? Facevo fatica a dargli del tu, anche se mi diceva di chiamarlo Gianni. MI ha aiutato molto. Mi faceva mangiare al suo tavolo. Io pensavo di andare in prestito altrove invece Liedholm mi diede subito fiducia. Cosa direbbe Liedholm del Milan di oggi? Che ci vuole pazienza. Quando la seconda stella? Un passo alla volta. Prima pensiamo a battere il Bologna. Se vinciamo le ultime quattro la Champions è ancora possibile. Il Milan ha la fortuna di avere un grande pubblico che non lo ha mai abbandonato. Sono convinto che con questa proprietà i tifosi torneranno a rivedere un grande Milan. E lo dice uno che è stato due volte in B ma poi ha vinto tutto. Dopo il buio torna sempre la luce. Basta avere pazienza".

Uno vero.
 

MarcoG

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Adesso invece abbiamo gente che non ha vinto un fico secco e che si atteggia a star e nessun autentico leader che trasmetta quel rispetto ai nostri giovani.

Da tempo sostengo che per fare squadra, oltre all'allenatore, serve avere due o tre uomini in campo che siano a loro volta sua emanazione. Leader fra i leader. Non si può pensare che uno che non scende in campo possa motivare più di tanto, perché dopo cinque minuti di partita, spesso vengono meno le motivazioni indotte e non può un uomo da fuori, si chiamasse anche Conte, prendere in mano la squadra.
 
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