Auro Palomba su no della Uefa al Milan per il Settlement

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
235,503
Reaction score
41,559
Auro Palomba, intervistato da Radio Rossonera, ha palato della bocciatura del Milan da parte della Uefa in materia di settlement agreement. Ecco quanto dichiarato dal presidente di Community Group


Sulla mancata concessione da parte dell’Uefa del Settlement Agreement al Milan: “Le voci che giravano erano quelle ma una sentenza così dura nei riguardi del club rossonero mi ha sorpreso”

Su cosa pensi in merito a come si possa essere arrivati a tale non concessione: “La mia ovviamente è un’idea esterna. La mia impressione è che forse Marco Fassone sia stato un po’ troppo ottimista perché magari pensava che le carte che sono state presentate bastassero anche perché banalmente sarebbero dovute bastare. Il tema qui però è un po’ diverso: l’Uefa ha chiesto al Milan che ci fosse la copertura degli aumenti di capitale che fino ad oggi comunque c’è stata ma non vedo perché debba dimostrare ora anche i prossimi. È evidente che c’è una grande insofferenza verso la nuova proprietà del Milan da parte della Uefa; sono stati utilizzati criteri ad hoc diversi da quelli utilizzati normalmente. Ad oggi la volontà dell’Uefa è vederci chiaro nel futuro economico del Milan cercando di conoscere chi sia Yonghong Li e chi ci sia dietro di lui. Lo sconcerto di Marco Fassone in tv era palese, aveva l’aria di chi oggettivamente era molto deluso ma d’altronde la delusione è comprensibile, l’Uefa ha tratto male il Milan”.

Sulla durezza del provvedimento: “L’Uefa ha chiesto delle cose al Milan che non erano interne al FPF ma le ha comunque chieste come a dire: io te le chiedo comunque e se tu non me le dai poi ti punisco. Dall’esterno la situazione appare confusa”.

Sui possibili scenari della vicenda: “Ne identifico tre. Il primo: si muove il governo cinese o Yonghong Li riesce a trovare un socio; si rifinanzia e tutto fila per il verso giusto. Il secondo: Elliott subentra immediatamente e si presenta davanti all’Uefa con piani precisi. Il terzo: si continua in questa direzione e non prevedo scenari positivi”.

In merito alla possibile esclusione del Milan dalle coppe europee: “Non so cosa succederà, di certo non mi sembra un percorso amichevole. Non credo comunque che ci sia la voglia di punire il Milan fino a quel punto”.

Sul livello comunicativo della società e della proprietà: “Si può dire qualcosa quando si ha qualcosa da dire; Marco Fassone quello che doveva dire l’ha detto. Adesso più che il momento del dire è il momento del fare, bisogna arrivare all’udienza risolvendo ogni problema. Per risolverlo, o si coprono tutti gli aumenti di capitale già adesso o subentra Elliott altrimenti si va incontro ad una sanzione. Credo inoltre che anche Fininvest in questa situazione non possa far finta di niente. Vero è che la Uefa sembra essere più severa con i club italiani mentre la vicenda Psg passa in fanteria ma il FPF invece di diminuire le distanze tra i club cosiddetti ricchi e quelli poveri l’ha aumentata”.

Da tifoso rossonero situazione preoccupante? “Abbastanza, anche se tutte le crisi possono diventare opportunità. Fassone l’anno scorso ha dimostrato di saper tirare fuori le castagne dal fuoco ma la situazione non è facile perché non mi sembra che l’Uefa sia disposta a fare sconti”.
 

Tifo'o

Moderatore
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
37,582
Reaction score
6,563
Auro Palomba, intervistato da Radio Rossonera, ha palato della bocciatura del Milan da parte della Uefa in materia di settlement agreement. Ecco quanto dichiarato dal presidente di Community Group


Sulla mancata concessione da parte dell’Uefa del Settlement Agreement al Milan: “Le voci che giravano erano quelle ma una sentenza così dura nei riguardi del club rossonero mi ha sorpreso”

Su cosa pensi in merito a come si possa essere arrivati a tale non concessione: “La mia ovviamente è un’idea esterna. La mia impressione è che forse Marco Fassone sia stato un po’ troppo ottimista perché magari pensava che le carte che sono state presentate bastassero anche perché banalmente sarebbero dovute bastare. Il tema qui però è un po’ diverso: l’Uefa ha chiesto al Milan che ci fosse la copertura degli aumenti di capitale che fino ad oggi comunque c’è stata ma non vedo perché debba dimostrare ora anche i prossimi. È evidente che c’è una grande insofferenza verso la nuova proprietà del Milan da parte della Uefa; sono stati utilizzati criteri ad hoc diversi da quelli utilizzati normalmente. Ad oggi la volontà dell’Uefa è vederci chiaro nel futuro economico del Milan cercando di conoscere chi sia Yonghong Li e chi ci sia dietro di lui. Lo sconcerto di Marco Fassone in tv era palese, aveva l’aria di chi oggettivamente era molto deluso ma d’altronde la delusione è comprensibile, l’Uefa ha tratto male il Milan”.

Sulla durezza del provvedimento: “L’Uefa ha chiesto delle cose al Milan che non erano interne al FPF ma le ha comunque chieste come a dire: io te le chiedo comunque e se tu non me le dai poi ti punisco. Dall’esterno la situazione appare confusa”.

Sui possibili scenari della vicenda: “Ne identifico tre. Il primo: si muove il governo cinese o Yonghong Li riesce a trovare un socio; si rifinanzia e tutto fila per il verso giusto. Il secondo: Elliott subentra immediatamente e si presenta davanti all’Uefa con piani precisi. Il terzo: si continua in questa direzione e non prevedo scenari positivi”.

In merito alla possibile esclusione del Milan dalle coppe europee: “Non so cosa succederà, di certo non mi sembra un percorso amichevole. Non credo comunque che ci sia la voglia di punire il Milan fino a quel punto”.

Sul livello comunicativo della società e della proprietà: “Si può dire qualcosa quando si ha qualcosa da dire; Marco Fassone quello che doveva dire l’ha detto. Adesso più che il momento del dire è il momento del fare, bisogna arrivare all’udienza risolvendo ogni problema. Per risolverlo, o si coprono tutti gli aumenti di capitale già adesso o subentra Elliott altrimenti si va incontro ad una sanzione. Credo inoltre che anche Fininvest in questa situazione non possa far finta di niente. Vero è che la Uefa sembra essere più severa con i club italiani mentre la vicenda Psg passa in fanteria ma il FPF invece di diminuire le distanze tra i club cosiddetti ricchi e quelli poveri l’ha aumentata”.

Da tifoso rossonero situazione preoccupante? “Abbastanza, anche se tutte le crisi possono diventare opportunità. Fassone l’anno scorso ha dimostrato di saper tirare fuori le castagne dal fuoco ma la situazione non è facile perché non mi sembra che l’Uefa sia disposta a fare sconti”.

Il Governo cinese..
 

kipstar

Senior Member
Registrato
14 Luglio 2016
Messaggi
17,277
Reaction score
2,225
il governo cinese?? ammappale cosa mi ha fatto venire in mente ... ma vi ricordate cosa era stato detto l'anno scorso : c'è di mezzo il governo cinese siamo in una botte di ferro....
 

PheelMD

Bannato
Registrato
18 Giugno 2017
Messaggi
885
Reaction score
9
Auro Palomba, intervistato da Radio Rossonera, ha palato della bocciatura del Milan da parte della Uefa in materia di settlement agreement. Ecco quanto dichiarato dal presidente di Community Group


Sulla mancata concessione da parte dell’Uefa del Settlement Agreement al Milan: “Le voci che giravano erano quelle ma una sentenza così dura nei riguardi del club rossonero mi ha sorpreso”

Su cosa pensi in merito a come si possa essere arrivati a tale non concessione: “La mia ovviamente è un’idea esterna. La mia impressione è che forse Marco Fassone sia stato un po’ troppo ottimista perché magari pensava che le carte che sono state presentate bastassero anche perché banalmente sarebbero dovute bastare. Il tema qui però è un po’ diverso: l’Uefa ha chiesto al Milan che ci fosse la copertura degli aumenti di capitale che fino ad oggi comunque c’è stata ma non vedo perché debba dimostrare ora anche i prossimi. È evidente che c’è una grande insofferenza verso la nuova proprietà del Milan da parte della Uefa; sono stati utilizzati criteri ad hoc diversi da quelli utilizzati normalmente. Ad oggi la volontà dell’Uefa è vederci chiaro nel futuro economico del Milan cercando di conoscere chi sia Yonghong Li e chi ci sia dietro di lui. Lo sconcerto di Marco Fassone in tv era palese, aveva l’aria di chi oggettivamente era molto deluso ma d’altronde la delusione è comprensibile, l’Uefa ha tratto male il Milan”.

Sulla durezza del provvedimento: “L’Uefa ha chiesto delle cose al Milan che non erano interne al FPF ma le ha comunque chieste come a dire: io te le chiedo comunque e se tu non me le dai poi ti punisco. Dall’esterno la situazione appare confusa”.

Sui possibili scenari della vicenda: “Ne identifico tre. Il primo: si muove il governo cinese o Yonghong Li riesce a trovare un socio; si rifinanzia e tutto fila per il verso giusto. Il secondo: Elliott subentra immediatamente e si presenta davanti all’Uefa con piani precisi. Il terzo: si continua in questa direzione e non prevedo scenari positivi”.

In merito alla possibile esclusione del Milan dalle coppe europee: “Non so cosa succederà, di certo non mi sembra un percorso amichevole. Non credo comunque che ci sia la voglia di punire il Milan fino a quel punto”.

Sul livello comunicativo della società e della proprietà: “Si può dire qualcosa quando si ha qualcosa da dire; Marco Fassone quello che doveva dire l’ha detto. Adesso più che il momento del dire è il momento del fare, bisogna arrivare all’udienza risolvendo ogni problema. Per risolverlo, o si coprono tutti gli aumenti di capitale già adesso o subentra Elliott altrimenti si va incontro ad una sanzione. Credo inoltre che anche Fininvest in questa situazione non possa far finta di niente. Vero è che la Uefa sembra essere più severa con i club italiani mentre la vicenda Psg passa in fanteria ma il FPF invece di diminuire le distanze tra i club cosiddetti ricchi e quelli poveri l’ha aumentata”.

Da tifoso rossonero situazione preoccupante? “Abbastanza, anche se tutte le crisi possono diventare opportunità. Fassone l’anno scorso ha dimostrato di saper tirare fuori le castagne dal fuoco ma la situazione non è facile perché non mi sembra che l’Uefa sia disposta a fare sconti”.

Condivido anche le virgole.
 
Registrato
21 Settembre 2017
Messaggi
3,772
Reaction score
1,273
Fassone ha dimostrato di saper tirare fuori le castagne dal fuoco? Ahahah questa è bella.

Fassone è lì a prendersi lauti stipendi, non gliene strafrega niente, sparirà tra qualche mese con tanto di liquidazione e bonus per silenzio comprato.

Vedrete vedrete...
 

Ruuddil23

Senior Member
Registrato
27 Gennaio 2017
Messaggi
7,610
Reaction score
2,120
Auro Palomba, intervistato da Radio Rossonera, ha palato della bocciatura del Milan da parte della Uefa in materia di settlement agreement. Ecco quanto dichiarato dal presidente di Community Group


Sulla mancata concessione da parte dell’Uefa del Settlement Agreement al Milan: “Le voci che giravano erano quelle ma una sentenza così dura nei riguardi del club rossonero mi ha sorpreso”

Su cosa pensi in merito a come si possa essere arrivati a tale non concessione: “La mia ovviamente è un’idea esterna. La mia impressione è che forse Marco Fassone sia stato un po’ troppo ottimista perché magari pensava che le carte che sono state presentate bastassero anche perché banalmente sarebbero dovute bastare. Il tema qui però è un po’ diverso: l’Uefa ha chiesto al Milan che ci fosse la copertura degli aumenti di capitale che fino ad oggi comunque c’è stata ma non vedo perché debba dimostrare ora anche i prossimi. È evidente che c’è una grande insofferenza verso la nuova proprietà del Milan da parte della Uefa; sono stati utilizzati criteri ad hoc diversi da quelli utilizzati normalmente. Ad oggi la volontà dell’Uefa è vederci chiaro nel futuro economico del Milan cercando di conoscere chi sia Yonghong Li e chi ci sia dietro di lui. Lo sconcerto di Marco Fassone in tv era palese, aveva l’aria di chi oggettivamente era molto deluso ma d’altronde la delusione è comprensibile, l’Uefa ha tratto male il Milan”.

Sulla durezza del provvedimento: “L’Uefa ha chiesto delle cose al Milan che non erano interne al FPF ma le ha comunque chieste come a dire: io te le chiedo comunque e se tu non me le dai poi ti punisco. Dall’esterno la situazione appare confusa”.

Sui possibili scenari della vicenda: “Ne identifico tre. Il primo: si muove il governo cinese o Yonghong Li riesce a trovare un socio; si rifinanzia e tutto fila per il verso giusto. Il secondo: Elliott subentra immediatamente e si presenta davanti all’Uefa con piani precisi. Il terzo: si continua in questa direzione e non prevedo scenari positivi”.

In merito alla possibile esclusione del Milan dalle coppe europee: “Non so cosa succederà, di certo non mi sembra un percorso amichevole. Non credo comunque che ci sia la voglia di punire il Milan fino a quel punto”.

Sul livello comunicativo della società e della proprietà: “Si può dire qualcosa quando si ha qualcosa da dire; Marco Fassone quello che doveva dire l’ha detto. Adesso più che il momento del dire è il momento del fare, bisogna arrivare all’udienza risolvendo ogni problema. Per risolverlo, o si coprono tutti gli aumenti di capitale già adesso o subentra Elliott altrimenti si va incontro ad una sanzione. Credo inoltre che anche Fininvest in questa situazione non possa far finta di niente. Vero è che la Uefa sembra essere più severa con i club italiani mentre la vicenda Psg passa in fanteria ma il FPF invece di diminuire le distanze tra i club cosiddetti ricchi e quelli poveri l’ha aumentata”.

Da tifoso rossonero situazione preoccupante? “Abbastanza, anche se tutte le crisi possono diventare opportunità. Fassone l’anno scorso ha dimostrato di saper tirare fuori le castagne dal fuoco ma la situazione non è facile perché non mi sembra che l’Uefa sia disposta a fare sconti”.

Interviene il governo cinese... :muhahah:
 
L

luis4

Guest
Auro Palomba, intervistato da Radio Rossonera, ha palato della bocciatura del Milan da parte della Uefa in materia di settlement agreement. Ecco quanto dichiarato dal presidente di Community Group


Sulla mancata concessione da parte dell’Uefa del Settlement Agreement al Milan: “Le voci che giravano erano quelle ma una sentenza così dura nei riguardi del club rossonero mi ha sorpreso”

Su cosa pensi in merito a come si possa essere arrivati a tale non concessione: “La mia ovviamente è un’idea esterna. La mia impressione è che forse Marco Fassone sia stato un po’ troppo ottimista perché magari pensava che le carte che sono state presentate bastassero anche perché banalmente sarebbero dovute bastare. Il tema qui però è un po’ diverso: l’Uefa ha chiesto al Milan che ci fosse la copertura degli aumenti di capitale che fino ad oggi comunque c’è stata ma non vedo perché debba dimostrare ora anche i prossimi. È evidente che c’è una grande insofferenza verso la nuova proprietà del Milan da parte della Uefa; sono stati utilizzati criteri ad hoc diversi da quelli utilizzati normalmente. Ad oggi la volontà dell’Uefa è vederci chiaro nel futuro economico del Milan cercando di conoscere chi sia Yonghong Li e chi ci sia dietro di lui. Lo sconcerto di Marco Fassone in tv era palese, aveva l’aria di chi oggettivamente era molto deluso ma d’altronde la delusione è comprensibile, l’Uefa ha tratto male il Milan”.

Sulla durezza del provvedimento: “L’Uefa ha chiesto delle cose al Milan che non erano interne al FPF ma le ha comunque chieste come a dire: io te le chiedo comunque e se tu non me le dai poi ti punisco. Dall’esterno la situazione appare confusa”.

Sui possibili scenari della vicenda: “Ne identifico tre. Il primo: si muove il governo cinese o Yonghong Li riesce a trovare un socio; si rifinanzia e tutto fila per il verso giusto. Il secondo: Elliott subentra immediatamente e si presenta davanti all’Uefa con piani precisi. Il terzo: si continua in questa direzione e non prevedo scenari positivi”.

In merito alla possibile esclusione del Milan dalle coppe europee: “Non so cosa succederà, di certo non mi sembra un percorso amichevole. Non credo comunque che ci sia la voglia di punire il Milan fino a quel punto”.

Sul livello comunicativo della società e della proprietà: “Si può dire qualcosa quando si ha qualcosa da dire; Marco Fassone quello che doveva dire l’ha detto. Adesso più che il momento del dire è il momento del fare, bisogna arrivare all’udienza risolvendo ogni problema. Per risolverlo, o si coprono tutti gli aumenti di capitale già adesso o subentra Elliott altrimenti si va incontro ad una sanzione. Credo inoltre che anche Fininvest in questa situazione non possa far finta di niente. Vero è che la Uefa sembra essere più severa con i club italiani mentre la vicenda Psg passa in fanteria ma il FPF invece di diminuire le distanze tra i club cosiddetti ricchi e quelli poveri l’ha aumentata”.

Da tifoso rossonero situazione preoccupante? “Abbastanza, anche se tutte le crisi possono diventare opportunità. Fassone l’anno scorso ha dimostrato di saper tirare fuori le castagne dal fuoco ma la situazione non è facile perché non mi sembra che l’Uefa sia disposta a fare sconti”.

ottima analisi, lu bo e la haixia capital controllata in parte dal governo cinese potrebbero dare una mano.
 

Djici

Senior Member
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
30,042
Reaction score
9,824
questo ancora parla del governo cinese :facepalm:

Se il governo non potra farlo, stai tranquillo, la cordata con mr Pink, Moutai ed altri 6-7 piu ricchi cinesi del mondo non ci lascera di certo cosi.
 
Registrato
8 Maggio 2016
Messaggi
5,829
Reaction score
2,099
Auro Palomba, intervistato da Radio Rossonera, ha palato della bocciatura del Milan da parte della Uefa in materia di settlement agreement. Ecco quanto dichiarato dal presidente di Community Group


Sulla mancata concessione da parte dell’Uefa del Settlement Agreement al Milan: “Le voci che giravano erano quelle ma una sentenza così dura nei riguardi del club rossonero mi ha sorpreso”

Su cosa pensi in merito a come si possa essere arrivati a tale non concessione: “La mia ovviamente è un’idea esterna. La mia impressione è che forse Marco Fassone sia stato un po’ troppo ottimista perché magari pensava che le carte che sono state presentate bastassero anche perché banalmente sarebbero dovute bastare. Il tema qui però è un po’ diverso: l’Uefa ha chiesto al Milan che ci fosse la copertura degli aumenti di capitale che fino ad oggi comunque c’è stata ma non vedo perché debba dimostrare ora anche i prossimi. È evidente che c’è una grande insofferenza verso la nuova proprietà del Milan da parte della Uefa; sono stati utilizzati criteri ad hoc diversi da quelli utilizzati normalmente. Ad oggi la volontà dell’Uefa è vederci chiaro nel futuro economico del Milan cercando di conoscere chi sia Yonghong Li e chi ci sia dietro di lui. Lo sconcerto di Marco Fassone in tv era palese, aveva l’aria di chi oggettivamente era molto deluso ma d’altronde la delusione è comprensibile, l’Uefa ha tratto male il Milan”.

Sulla durezza del provvedimento: “L’Uefa ha chiesto delle cose al Milan che non erano interne al FPF ma le ha comunque chieste come a dire: io te le chiedo comunque e se tu non me le dai poi ti punisco. Dall’esterno la situazione appare confusa”.

Sui possibili scenari della vicenda: “Ne identifico tre. Il primo: si muove il governo cinese o Yonghong Li riesce a trovare un socio; si rifinanzia e tutto fila per il verso giusto. Il secondo: Elliott subentra immediatamente e si presenta davanti all’Uefa con piani precisi. Il terzo: si continua in questa direzione e non prevedo scenari positivi”.

In merito alla possibile esclusione del Milan dalle coppe europee: “Non so cosa succederà, di certo non mi sembra un percorso amichevole. Non credo comunque che ci sia la voglia di punire il Milan fino a quel punto”.

Sul livello comunicativo della società e della proprietà: “Si può dire qualcosa quando si ha qualcosa da dire; Marco Fassone quello che doveva dire l’ha detto. Adesso più che il momento del dire è il momento del fare, bisogna arrivare all’udienza risolvendo ogni problema. Per risolverlo, o si coprono tutti gli aumenti di capitale già adesso o subentra Elliott altrimenti si va incontro ad una sanzione. Credo inoltre che anche Fininvest in questa situazione non possa far finta di niente. Vero è che la Uefa sembra essere più severa con i club italiani mentre la vicenda Psg passa in fanteria ma il FPF invece di diminuire le distanze tra i club cosiddetti ricchi e quelli poveri l’ha aumentata”.

Da tifoso rossonero situazione preoccupante? “Abbastanza, anche se tutte le crisi possono diventare opportunità. Fassone l’anno scorso ha dimostrato di saper tirare fuori le castagne dal fuoco ma la situazione non è facile perché non mi sembra che l’Uefa sia disposta a fare sconti”.

L'ipotesi 2 è l'unica plausibile
 
Alto