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4-4-2 dinamico.
Calabria-Romagna-Duarte-Theo
Conti-Kessie-Bennacer(biglia)-Paquetà
Leao-Piatek
Un terzino tendenzialmente bloccato e uno di spinta. A destra le sfuriate di conti ma protetto dal terzino.
Paquetà parte da quarto di sinistra ma accentra il suo raggio d’azione premiando le sovrapposizioni di Theo alle sue spalle. In mezzo al campo ordine e prestanza fisica. Davanti Leao che attacca su tutto il fronte ma staziona dalle parti di Piatek che non sarebbe isolato, situazione di gioco che soffre.
E’ solo un esempio di come il milan senza dover puntare necessariamente su Suso e Calha potrebbe seguire altre vie e altre trame che oggi ci vengono praticamente impossibili.
Nel calcio di oggi senza velocità è praticamente impossibile impensierire gli avversari in quanto sotto palla difendono tutti bene e il nostro milan si sta dimostrando troppo lento e messo male in campo nelle due fasi per poter fare la partita come si vorrebbe fare.
Sembra una formazione rivoluzionaria ma in realtà , a ben vedere, cambia solo nel posizionamento di conti in una zona di campo dove solitamente staziona Suso. La mattonella e l’accentramento del gioco tipico dello spagnolo lasciano spazio agli inserimenti senza palla di Conti.
In questo milan il nuovo accentratore del gioco diventa Paquetà, mettendolo di fatto al centro del progetto tecnico.
Un 4-4-2 fluido, dinamico che nelle due fasi cambia assetto : da 4-4-2 si passa a un 3-5-2 in modo naturale.
Ripeto, non sto proponendo cambiamenti tattici stravaganti, volevo solo rimarcare come potrebbe esistere un milan senza Suso e Calha e forse non sarebbe un milan cosi inferiore.
Questo milan potrebbe lavorare egregiamente in ampiezza e far cadere cross in area coi tempi giusti per due attaccanti veri ma potrebbe anche rintanarsi per aspettare il momento giusto per ripartire a mille all’ora negli spazi. Una squadra è forte se è equilibrata, una squadra è forte se attacca con pazienza e senza prestare il fianco agli avversari.
Mi chiedo spesso perché da noi certe possibilità non vengano nemmeno prese in considerazione.
Suso al centro del progetto vi è da anni, non sarebbe il caso di accentrare il gioco ora su Paquetà??
Calabria-Romagna-Duarte-Theo
Conti-Kessie-Bennacer(biglia)-Paquetà
Leao-Piatek
Un terzino tendenzialmente bloccato e uno di spinta. A destra le sfuriate di conti ma protetto dal terzino.
Paquetà parte da quarto di sinistra ma accentra il suo raggio d’azione premiando le sovrapposizioni di Theo alle sue spalle. In mezzo al campo ordine e prestanza fisica. Davanti Leao che attacca su tutto il fronte ma staziona dalle parti di Piatek che non sarebbe isolato, situazione di gioco che soffre.
E’ solo un esempio di come il milan senza dover puntare necessariamente su Suso e Calha potrebbe seguire altre vie e altre trame che oggi ci vengono praticamente impossibili.
Nel calcio di oggi senza velocità è praticamente impossibile impensierire gli avversari in quanto sotto palla difendono tutti bene e il nostro milan si sta dimostrando troppo lento e messo male in campo nelle due fasi per poter fare la partita come si vorrebbe fare.
Sembra una formazione rivoluzionaria ma in realtà , a ben vedere, cambia solo nel posizionamento di conti in una zona di campo dove solitamente staziona Suso. La mattonella e l’accentramento del gioco tipico dello spagnolo lasciano spazio agli inserimenti senza palla di Conti.
In questo milan il nuovo accentratore del gioco diventa Paquetà, mettendolo di fatto al centro del progetto tecnico.
Un 4-4-2 fluido, dinamico che nelle due fasi cambia assetto : da 4-4-2 si passa a un 3-5-2 in modo naturale.
Ripeto, non sto proponendo cambiamenti tattici stravaganti, volevo solo rimarcare come potrebbe esistere un milan senza Suso e Calha e forse non sarebbe un milan cosi inferiore.
Questo milan potrebbe lavorare egregiamente in ampiezza e far cadere cross in area coi tempi giusti per due attaccanti veri ma potrebbe anche rintanarsi per aspettare il momento giusto per ripartire a mille all’ora negli spazi. Una squadra è forte se è equilibrata, una squadra è forte se attacca con pazienza e senza prestare il fianco agli avversari.
Mi chiedo spesso perché da noi certe possibilità non vengano nemmeno prese in considerazione.
Suso al centro del progetto vi è da anni, non sarebbe il caso di accentrare il gioco ora su Paquetà??