Ambrosini:"Milan, scommetto su Calha. Giampaolo ha idee".

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
237,734
Reaction score
43,214
Massimo Ambrosini alla GDS in edicola oggi, 20 settembre, sul Milan e sul derby:" Cosa penso di Giampaolo? Mi piace perché conosce molto bene il calcio. E’ un lavoratore maniacale e le sue squadre han- no idee precise. E’ un grande pregio: alcuni tecnici fanno fatica a trasmetterle. Va valutato in un arco temporale che non può essere breve. E’ giusto che chieda tempo e concordo quando dice che andrà avanti per la sua strada: i suoi principi li deve portare avanti, anche se in realtà è già dovuto scendere a qualche compromesso. Spostare un giocatore o fare certi adattamenti che stiamo vedendo, dimostra che ha già iniziato a confrontarsi con certe dinamiche. Paquetà? Sono d’accordo col mister. Paquetà ha dimostrato qualità, ma deve ancora capire che in Italia si gioca con intensità, ritmo e velocità tali che le proprie qualità bisogna farle vedere una frazione di secondo prima. Mostrarle più spesso e con più concretezza. Può essere un trequartista perché è in grado di avere l’intuizione per mandare i compagni in porta. E può giocare tranquillamente anche da punta esterna in un 4-3-3. La mezzala mi pare più difficoltoso. Rebic? Si vedeva già a Firenze che era sbarazzino e un po’ incosciente. Userei, bonariamente, il termine selvaggio. Il Milan ha bisogno di interpreti come lui che strappino, che abbiano cambio di passo, guizzo e potenza, perché in generale ha giocatori molto lineari. Non avrà problemi, fisicamente è una bestia. Donnarumma leader? Ampiamente. Dopo tutto quello che gli è successo l’ho visto molto maturato, anche dal punto di vista gestionale e dello stare in campo. Però non so se nello spogliatoio sia in grado di prendersi responsabilità a livello verbale, su questo dovrà mettersi alla prova. Boban? E’ un ritorno romantico. Con lui ho un ottimo rapporto, anche se gli tolsi il posto quando voleva giocare centrocampista centrale nel 3-4-3 di Zaccheroni, ma proprio non ce la faceva (risata, ndr). E’ un ragazzo di una cultura rara nel mondo del calcio. Ha notevoli capacità relazionali e di intendere le emozioni delle persone. In termini di conoscenze, relazioni e modo di gestire è l’uomo giusto. Se ha punzecchiato Giampaolo sul gioco è perché ha una cultura dell’estetica molto spiccata, è sempre stato un cultore del bello. Quello che dice e fa va in questo senso. Maldini rispetto all’anno scorso è cambiato, lo vedo ancora più sereno, più consapevole del ruolo, ha la volontà di incidere. Il ruolo suo e di Boban saranno molto importanti con un tecnico come Giampaolo, perché occorrono condivisione e supporto. Paolo e Zvone hanno un’empatia formidabile, sono una bella coppia. Lo vedevo già da giocatori. E Massara completa bene il trio. Ma va lasciato tempo a tutti. Gattuso? Ha fatto una scelta di cuore e quindi non deve avere rimpianti. Con ciò che aveva ha svolto un lavoro eccezionale, ottenendo il massimo. Piatek digiuno terminato? Ha fatto vedere le sue qualità, ma ora deve dimostrare di saper gestire la pressione. E’ il numero 9 del Milan e questo significa vivere con la pressione da quando ti svegli a quando vai a dormire. Deve capire che la richiesta di incrementare il gioco della squadra non gli toglie nulla sotto porta. Suso trequartista? All’inizio ero un po’ dubbioso, ma se Giampaolo si è esposto in modo così deciso vuol dire che ha visto delle cose. Jesus può fare la differenza soprattutto se sei in controllo costante della partita. A me Giampaolo piace e mi fido di lui e delle sue idee. Occorre tempo per trovare identità, ma il Milan deve affidarsi alle idee del proprio tecnico, mettersi nelle sue mani. Giudizio sul mercato? Intrigante, con una logica. Krunic per esempio è estremamente funzionale per le idee del tecnico, Bennacer un talento, di Leao mi parlano tutti in modo eccellente, Hernandez può togliere linearità come Rebic. Ma per arrivare quarto il Milan dovrà spremere il massimo delle proprie possibilità. L'uomo sorpresa? Calhanoglu può rendere di più. Sa fare tante cose, però lo attendo in modo più costante sotto porta. Ma non dimentichiamo che dei sei punti rossoneri molto passa da lui. Derby del cuore? Il primo (marzo 1996, ndr). Ho ancora nella mente il colpo d’occhio di San Siro, ero un ragazzino, perdemmo ma che emozione. E poi ovviamente quello che ci portò in finale di Champions. Come vedo il derby di domani? Molto equilibrata. Per quanto riguarda il Milan, è più facile giocare bene contro le grandi squadre, perché hai più spazi".
 

Lineker10

Senior Member
Registrato
20 Giugno 2017
Messaggi
31,969
Reaction score
18,939
Alcune cose condivisibili, altre meno, ma Ambro è sempre molto interessante quando parla, si vede che mastica calcio.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
68,198
Reaction score
36,057
Massimo Ambrosini alla GDS in edicola oggi, 20 settembre, sul Milan e sul derby:" Cosa penso di Giampaolo? Mi piace perché conosce molto bene il calcio. E’ un lavoratore maniacale e le sue squadre han- no idee precise. E’ un grande pregio: alcuni tecnici fanno fatica a trasmetterle. Va valutato in un arco temporale che non può essere breve. E’ giusto che chieda tempo e concordo quando dice che andrà avanti per la sua strada: i suoi principi li deve portare avanti, anche se in realtà è già dovuto scendere a qualche compromesso. Spostare un giocatore o fare certi adattamenti che stiamo vedendo, dimostra che ha già iniziato a confrontarsi con certe dinamiche. Paquetà? Sono d’accordo col mister. Paquetà ha dimostrato qualità, ma deve ancora capire che in Italia si gioca con intensità, ritmo e velocità tali che le proprie qualità bisogna farle vedere una frazione di secondo prima. Mostrarle più spesso e con più concretezza. Può essere un trequartista perché è in grado di avere l’intuizione per mandare i compagni in porta. E può giocare tranquillamente anche da punta esterna in un 4-3-3. La mezzala mi pare più difficoltoso. Rebic? Si vedeva già a Firenze che era sbarazzino e un po’ incosciente. Userei, bonariamente, il termine selvaggio. Il Milan ha bisogno di interpreti come lui che strappino, che abbiano cambio di passo, guizzo e potenza, perché in generale ha giocatori molto lineari. Non avrà problemi, fisicamente è una bestia. Donnarumma leader? Ampiamente. Dopo tutto quello che gli è successo l’ho visto molto maturato, anche dal punto di vista gestionale e dello stare in campo. Però non so se nello spogliatoio sia in grado di prendersi responsabilità a livello verbale, su questo dovrà mettersi alla prova. Boban? E’ un ritorno romantico. Con lui ho un ottimo rapporto, anche se gli tolsi il posto quando voleva giocare centrocampista centrale nel 3-4-3 di Zaccheroni, ma proprio non ce la faceva (risata, ndr). E’ un ragazzo di una cultura rara nel mondo del calcio. Ha notevoli capacità relazionali e di intendere le emozioni delle persone. In termini di conoscenze, relazioni e modo di gestire è l’uomo giusto. Se ha punzecchiato Giampaolo sul gioco è perché ha una cultura dell’estetica molto spiccata, è sempre stato un cultore del bello. Quello che dice e fa va in questo senso. Maldini rispetto all’anno scorso è cambiato, lo vedo ancora più sereno, più consapevole del ruolo, ha la volontà di incidere. Il ruolo suo e di Boban saranno molto importanti con un tecnico come Giampaolo, perché occorrono condivisione e supporto. Paolo e Zvone hanno un’empatia formidabile, sono una bella coppia. Lo vedevo già da giocatori. E Massara completa bene il trio. Ma va lasciato tempo a tutti. Gattuso? Ha fatto una scelta di cuore e quindi non deve avere rimpianti. Con ciò che aveva ha svolto un lavoro eccezionale, ottenendo il massimo. Piatek digiuno terminato? Ha fatto vedere le sue qualità, ma ora deve dimostrare di saper gestire la pressione. E’ il numero 9 del Milan e questo significa vivere con la pressione da quando ti svegli a quando vai a dormire. Deve capire che la richiesta di incrementare il gioco della squadra non gli toglie nulla sotto porta. Suso trequartista? All’inizio ero un po’ dubbioso, ma se Giampaolo si è esposto in modo così deciso vuol dire che ha visto delle cose. Jesus può fare la differenza soprattutto se sei in controllo costante della partita. A me Giampaolo piace e mi fido di lui e delle sue idee. Occorre tempo per trovare identità, ma il Milan deve affidarsi alle idee del proprio tecnico, mettersi nelle sue mani. Giudizio sul mercato? Intrigante, con una logica. Krunic per esempio è estremamente funzionale per le idee del tecnico, Bennacer un talento, di Leao mi parlano tutti in modo eccellente, Hernandez può togliere linearità come Rebic. Ma per arrivare quarto il Milan dovrà spremere il massimo delle proprie possibilità. L'uomo sorpresa? Calhanoglu può rendere di più. Sa fare tante cose, però lo attendo in modo più costante sotto porta. Ma non dimentichiamo che dei sei punti rossoneri molto passa da lui. Derby del cuore? Il primo (marzo 1996, ndr). Ho ancora nella mente il colpo d’occhio di San Siro, ero un ragazzino, perdemmo ma che emozione. E poi ovviamente quello che ci portò in finale di Champions. Come vedo il derby di domani? Molto equilibrata. Per quanto riguarda il Milan, è più facile giocare bene contro le grandi squadre, perché hai più spazi".

Si chiama compromesso , si traduce suso.
 
Registrato
31 Agosto 2012
Messaggi
5,493
Reaction score
616
Avrà anche delle idee interessanti, ma occorre avere dei calciatori che abbiano nelle loro corde le capacità per sposarle. Altrimenti serve adattarsi o venirsi incontro, ci vuole intelligenza anche per fare questo tipo di scelte.
 

Jino

Senior Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
60,439
Reaction score
7,519
Sono d'accordo su Paquetà. Nessuno vuole limitare il suo talento, ma deve sicuramente migliorare come rapidità di decisione ed esecuzione, davvero gioca a ritmi troppo sudamericani e troppo poco europei. Se non saprà crescere sotto questo aspetto, non diventerà mai un grandissimo calciatore.
 
Alto