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CorSera: in testa alla classifica di Serie A dopo tredici giornate ci sono due "draghi" del campionato, Max Allegri e Antonio Conte, che insieme vantano undici Scudetti nelle ultime quindici stagioni. Allegri, soprannominato "Acciuga", ha conquistato sei titoli, il primo a Milano nel 2010-2011. L'indice di gradimento di Allegri è ai massimi storici: le sue intemperanze a bordo campo (urla, palloni calciati via, la richiesta ossessiva di sapere "quanto manca") sono diventate virali sui social. Allegri è rimasto disincantato e pragmatico, ma la squadra, dopo aver faticato con i precedenti allenatori (Fonseca e Conceiçao), lo ha riconosciuto come un leader credibile e si fida della sua filosofia di gioco umile e attenta, come dimostrato contro la Lazio ("quando non puoi picchiare, cerca di non prenderle"). Allegri ha lavorato sull'unità del gruppo, reintroducendo il ritiro a Milanello, e la crescita di giocatori come Leao, Maignan e Tomori ne è la prova. Per lui il mantra resta: "Il calcio è una cosa semplice", e dopo l'era del "guardiolismo", il suo approccio sta tornando di moda.
L'allenatore del Napoli, Antonio Conte, è tornato a far respirare ottimismo nell'ambiente dopo aver guidato la squadra a tre vittorie consecutive in una settimana, riconquistando il primato in classifica a pari merito con il Milan. I suoi metodi, descritti come "stile marines" con un rigore esasperato in tutto, sono stati criticati da alcuni giocatori, ma si sono rivelati necessari per risvegliare la squadra dalla paralisi tattica e mentale. Conte, l'unico tecnico italiano ad aver vinto 5 scudetti con tre squadre diverse, è riuscito a rimettere in riga e rilanciare anche giocatori come Neres e Lang. Nonostante sia tornato il sereno, Conte ha dichiarato che approfitterà della prossima sosta per le Nazionali per prendersi un altro giorno di riposo, ripetendo per scaramanzia la pausa che ha preceduto il cambio di passo del Napoli. La sua rigidità, l'attenzione maniacale agli orari e la necessità di avere un ambiente ristretto e professionale (con l'alter ego Lele Oriali) sono elementi chiave del suo successo.
L'allenatore del Napoli, Antonio Conte, è tornato a far respirare ottimismo nell'ambiente dopo aver guidato la squadra a tre vittorie consecutive in una settimana, riconquistando il primato in classifica a pari merito con il Milan. I suoi metodi, descritti come "stile marines" con un rigore esasperato in tutto, sono stati criticati da alcuni giocatori, ma si sono rivelati necessari per risvegliare la squadra dalla paralisi tattica e mentale. Conte, l'unico tecnico italiano ad aver vinto 5 scudetti con tre squadre diverse, è riuscito a rimettere in riga e rilanciare anche giocatori come Neres e Lang. Nonostante sia tornato il sereno, Conte ha dichiarato che approfitterà della prossima sosta per le Nazionali per prendersi un altro giorno di riposo, ripetendo per scaramanzia la pausa che ha preceduto il cambio di passo del Napoli. La sua rigidità, l'attenzione maniacale agli orari e la necessità di avere un ambiente ristretto e professionale (con l'alter ego Lele Oriali) sono elementi chiave del suo successo.