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Tuttosport conferma quanto già riferito ieri: Yacine Adli non lascia, ma raddoppia. Dopo la buona prova di mercoledì a Cagliari, il centrocampista franco-algerino sarà anche oggi al centro della mediana a tre del Milan con Loftus-Cheek e Reijnders ai suoi lati. Per lui una conferma importante in una partita dal tasso di difficoltà superiore rispetto a quella in casa dei sardi. È assai ipotizzabile che al Signal Iduna Park di Dortmund, in mezzo al campo, Stefano Pioli darà una chance a Yunus Musah che oggi, invece, andrà in panchina. In porta tornerà Mike Maignan, che dopo le due partite giocate (e bene) da Marco Sportiello, riprenderà la titolarità (nelle prossime settimane possibili aggiornamenti sulla trattativa per il rinnovo di contratto) mentre in difesa non ci sarà la terza da titolare di Alessandro Florenzi, con il ritorno di Davide Calabria dall’inizio. In attacco verrà riproposto il tridente canonico con Pulisic affiancato da Giroud e Leao. Attesi oltre 70 mila spettatori anche oggi, per un San Siro sempre pieno.
Il CorSport su Adli titolare sulla rinascita del francese e sulle parole di Pioli di ieri: una risorsa in più per il prosieguo della stagione. Il Milan ha riscoperto Yacine Adli dopo mesi di oblio totale e il tecnico Stefano Pioli dopo averlo fatto esordire a Cagliari lo utilizzerà anche oggi contro la Lazio, in un test molto più probante e contro avversari di maggiore qualità. Una prova non semplice per Adli, ma ora che ha conquistato la fiducia di Stefano Pioli non vuole più tornare a scaldare la panchina. Successivamente all’infortunio di Rade Krunic, il francese ha sfruttato a pieno la prima chance dopo un lungo lavoro di adattamento. Già da luglio il francese ha cominciato a lavorare per esprimersi al meglio nella posizione di regista davanti la difesa e Pioli ha premiato la perseveranza e la professionalità del giocatore. Il primo test è stato superato, oggi con la Lazio arriva il secondo. «Ha avuto grande pazienza e anche grande forza mentale visto che giocava poco», ha detto Pioli in conferenza a poche ore della sfida contro la Lazio. «Da mezzala cercavamo giocatori con caratteristiche diverse, quindi gli ho detto che rimaneva il ruolo di mediano davanti alla difesa insieme a Krunic. Aveva bisogno di tempo per capire una nuova posizione e nuove costruzioni sia in fase di possesso che di non possesso: sulla trequarti si gioca in un modo, da mediano in un altro», ha rac- contato l’allenatore milanista. «Sappiamo che non può essere ancora perfetto in quella posizione, ma con la sua disponibilità si può fare un ottimo lavoro. Il fatto che lui sia convinto di poter trovare spazio è ottimo per chi gioca a questo livello».
Il CorSport su Adli titolare sulla rinascita del francese e sulle parole di Pioli di ieri: una risorsa in più per il prosieguo della stagione. Il Milan ha riscoperto Yacine Adli dopo mesi di oblio totale e il tecnico Stefano Pioli dopo averlo fatto esordire a Cagliari lo utilizzerà anche oggi contro la Lazio, in un test molto più probante e contro avversari di maggiore qualità. Una prova non semplice per Adli, ma ora che ha conquistato la fiducia di Stefano Pioli non vuole più tornare a scaldare la panchina. Successivamente all’infortunio di Rade Krunic, il francese ha sfruttato a pieno la prima chance dopo un lungo lavoro di adattamento. Già da luglio il francese ha cominciato a lavorare per esprimersi al meglio nella posizione di regista davanti la difesa e Pioli ha premiato la perseveranza e la professionalità del giocatore. Il primo test è stato superato, oggi con la Lazio arriva il secondo. «Ha avuto grande pazienza e anche grande forza mentale visto che giocava poco», ha detto Pioli in conferenza a poche ore della sfida contro la Lazio. «Da mezzala cercavamo giocatori con caratteristiche diverse, quindi gli ho detto che rimaneva il ruolo di mediano davanti alla difesa insieme a Krunic. Aveva bisogno di tempo per capire una nuova posizione e nuove costruzioni sia in fase di possesso che di non possesso: sulla trequarti si gioca in un modo, da mediano in un altro», ha rac- contato l’allenatore milanista. «Sappiamo che non può essere ancora perfetto in quella posizione, ma con la sua disponibilità si può fare un ottimo lavoro. Il fatto che lui sia convinto di poter trovare spazio è ottimo per chi gioca a questo livello».