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Eh, ce ne sono di cose da dire. Mi spiace per il post lunghissimo, chi non ha voglia può ignorarlo.
Anzitutto grazie di cuore a chi ha vissuto con compartecipazione emotiva questo strepitoso episodio. La Ferrari che vince a Le Mans è un evento che tutto il mondo celebra. La Ferrari non ha cartelloni pubblicitari a Le Mans, a differenza delle altre (e sapete a chi mi riferisco).
Semplicemente un trionfo del cavallino è un trionfo del motorsport.
Ma purtroppo ci sono sempre i soliti haters/rosiconi/porschisti che sparano un mucchio di fesserie.
Ho letto di regolamentazioni distorte, BoP (Balance of Performances) non adeguati, Toyota penalizzata, etc etc etc.
Ovvio che il BoP è al meglio una toppa e andrebbe rivisto, alla luce di considerazioni sportive ma soprattutto politiche. Adesso è in atto una revisione da parte di enti organizzativi, case costruttrici e tutto il resto del mondo che orbita intorno al motorsport, compresa la F1. Abbattimenti dei costi, richiamo del pubblico, prodotto da commercializzare, costi sostenuti e via discorrendo.
Ma il BoP non ha penalizzato solo la Toyota, per favorire la solita Porsche, le Peugeot e le case minori (irrilevanti a questi fini perché troppo scarse). In particolare la Porsche, che ha costruito un aborto di vettura di classe LMDh perché vuole vincere nella IMSA americana e anche a Le Mans. Ma stavolta l'hanno fatta fuori dal vasino e si sono messi a piangere. A Le Mans c'è un "curva Porsche", ma non una "curva Ferrari". Cartelloni pubblicitari ci sono della Porsche, non della Ferrari. Eh, insomma, qualcosa vorrà pur dire.
La Ferrari è stata subito penalizzata fin dall'esordio, con il quantitativo di energia a disposizione peggiore del lotto, come se fosse subito la vettura da battere. Sono dati, non menghiate sparate a caso. La Peugeot ha il sistema di drive elettrico che può entrare in funzione a 150 Km/h, la Ferrari e la Toyota a 190 Km/h. Eppure la Peugeot e la Porsche sono nate prima della Ferrari e hanno più esperienza con la vettura. La Ferrari è stata penalizzata come se fosse stata regina pigliatutto del campionato, eppure ha esordito 3 mesi fa e non ha vinto assolutamente niente fino all 24 ore di ieri. C'è chi ha vinto 5 Le Mans e 5 campionati WEC in fila.
Come se non bastasse, hanno deciso di applicare 24 Kg in più di zavorra alla rossa, ben 37 alla Toyota. Però la Toyota ha ricevuto un incremento di 4 MJoule spendibile di energia, la Ferrari solo 2. Un contentino patetico che si potevano evitare.
La Ferrari è la più penalizzata, fine del discorso. Fortunatamente però sembra anche la migliore come progetto e sviluppo, ma alla grande. La velocità della rossa in rettilineo e la sua agilità in curva è semplicemente impareggiabile, nelle mani dei piloti giusti.
Insomma, alla fine qualcuno voleva far vincere la Porsche o la Peugeot. Infatti non solo ricorrevano sia il 100ario della corsa e i 50 anni di assenza del cavallino, ma guarda caso anche i 75 anni di presenza della casa tedesa, inoltre se avesse vinto sarebbero stati 20 trionfi esatti. Livrea di eccezione e grande pompaggio mediatico, ma stavolta gli è andata male.
Anche perché speravano fortemente che la vettura italiana non reggesse le 24 ore, anzi forse ne erano proprio sicuri. Purtroppo la Ferrari si è costruita una fama non buona nel mondo endurance da quando ha smesso ufficialmente di correre. Macchine veloci ma fragili, con motori rotti e affidabilità nulla, come la F40 o la 333SP. E per forza, visto che sono tutte vetture non adatte, preparate da privati e gente incompetente.
Ma le cose sono cambiate. Le vetture GT di Maranello adesso sono state fatte già a partire dalla casa con affidabilità, e c'è tutta un'altra attenzione. In particolare con la 488 GTE hanno fatto un V8 in grado di reggere gare di durata, e i risultati sono arrivati. Poi questo gioiello di V6 che equipaggia il prototipo 499P vincente a Le Mans è semplicemente fantastico.
Molti hanno storto la bocca quando hanno sentito parlare di V6, ma è stata una scelta molto ben ponderata. La Ferrari è sinonimo di 8 o 12 cilindri, e sentire parlare di questo frazionamento del motore è sembrata una scelta sbagliata.
Invece è stata la scelta corretta da subito. Il frazionamento ridotto consente un motore più corto e compatto, occupa meno spazio e consente di lavorare con libertà con i flussi aerodinamici. La V di 120^ crea un propulsore che non occupa spazio in altezza, ed è quasi piatto, abbassando il baricentro dei pesi e migliorando la stablità. L'angolo ampio consente di installare i turbocompressori all'interno della V, migliorando la geometria e lo smaltimento dello scarico. Ma soprattutto, V6 a 120^ significa una sequenza di accensione ottimale dei cilindri e annulla le vibrazioni spurie, quindi evitando di installare alberi controrotanti che assorbono energia e complicano il progetto. Il motore di alluminio subisce trattamenti adeguati e drogaggio con metalli pregiati, specie l'albero, per aumentare l'affidabilità e reggere un impegno gravoso come quello delle gare endurance.
Finito quindi il tempo delle Ferrari approssimative dei teams casuali che venivano falcidiate già a 1/3 di gara, con la gente che si faceva tronfia di questo, descrivendo le vetture del cavallino come vetture veloci ma perennemente perdenti. A tutto vantaggio delle vetture tedesche, ovviamente.
E le Toyota? Debaclé assoluta. Ma non erano le dominatrici? Ma come hanno fatto a ridursi così.
C'è qualcosa che non torna, dicono le voci sibilline, è evidente.
Ma è tutto ampiamente semplice, agli occhi dell'obiettività. La Toyota si è improvvisamente trovata a dover combattere, invece di gestire. Non ci erano abituati.
Una cosa è starsene in testa tranquillo, una cosa è dover stare nel mezzo a combattere con gente che proprio sprovveduta non è , magari con vetture pari o addirittura superiori. E' proprio l'approccio mentale che cambia, approccio che invece Ferrari e AF corse già avevano. Quando devi combattere e non ci sei abituato, diventa difficile, ti vengono dubbi e cominci a commettere errori.
Poi un'ultima cosa. Molti hanno tirato fuori le solite scuse degli incidenti. Beh, è opportuno far notare che la #51 vincente è finita nella ghiaia durante la notte (per colpa di un doppiato), perdendo oltre 3 minuti, ed è stato necessario effettuare due reset nel finale della gara, con ulteriori minuti persi ai box.
Direi che le scuse e le polemiche sono respinte. Hanno fatto una vettura eccezionale, migliore di tutte le altre una volta liberata dai classici difetti di gioventù e dell'inesperienza del team a questi livelli.
Capita, fatevene una ragione.
Anzitutto grazie di cuore a chi ha vissuto con compartecipazione emotiva questo strepitoso episodio. La Ferrari che vince a Le Mans è un evento che tutto il mondo celebra. La Ferrari non ha cartelloni pubblicitari a Le Mans, a differenza delle altre (e sapete a chi mi riferisco).
Semplicemente un trionfo del cavallino è un trionfo del motorsport.
Ma purtroppo ci sono sempre i soliti haters/rosiconi/porschisti che sparano un mucchio di fesserie.
Ho letto di regolamentazioni distorte, BoP (Balance of Performances) non adeguati, Toyota penalizzata, etc etc etc.
Ovvio che il BoP è al meglio una toppa e andrebbe rivisto, alla luce di considerazioni sportive ma soprattutto politiche. Adesso è in atto una revisione da parte di enti organizzativi, case costruttrici e tutto il resto del mondo che orbita intorno al motorsport, compresa la F1. Abbattimenti dei costi, richiamo del pubblico, prodotto da commercializzare, costi sostenuti e via discorrendo.
Ma il BoP non ha penalizzato solo la Toyota, per favorire la solita Porsche, le Peugeot e le case minori (irrilevanti a questi fini perché troppo scarse). In particolare la Porsche, che ha costruito un aborto di vettura di classe LMDh perché vuole vincere nella IMSA americana e anche a Le Mans. Ma stavolta l'hanno fatta fuori dal vasino e si sono messi a piangere. A Le Mans c'è un "curva Porsche", ma non una "curva Ferrari". Cartelloni pubblicitari ci sono della Porsche, non della Ferrari. Eh, insomma, qualcosa vorrà pur dire.
La Ferrari è stata subito penalizzata fin dall'esordio, con il quantitativo di energia a disposizione peggiore del lotto, come se fosse subito la vettura da battere. Sono dati, non menghiate sparate a caso. La Peugeot ha il sistema di drive elettrico che può entrare in funzione a 150 Km/h, la Ferrari e la Toyota a 190 Km/h. Eppure la Peugeot e la Porsche sono nate prima della Ferrari e hanno più esperienza con la vettura. La Ferrari è stata penalizzata come se fosse stata regina pigliatutto del campionato, eppure ha esordito 3 mesi fa e non ha vinto assolutamente niente fino all 24 ore di ieri. C'è chi ha vinto 5 Le Mans e 5 campionati WEC in fila.
Come se non bastasse, hanno deciso di applicare 24 Kg in più di zavorra alla rossa, ben 37 alla Toyota. Però la Toyota ha ricevuto un incremento di 4 MJoule spendibile di energia, la Ferrari solo 2. Un contentino patetico che si potevano evitare.
La Ferrari è la più penalizzata, fine del discorso. Fortunatamente però sembra anche la migliore come progetto e sviluppo, ma alla grande. La velocità della rossa in rettilineo e la sua agilità in curva è semplicemente impareggiabile, nelle mani dei piloti giusti.
Insomma, alla fine qualcuno voleva far vincere la Porsche o la Peugeot. Infatti non solo ricorrevano sia il 100ario della corsa e i 50 anni di assenza del cavallino, ma guarda caso anche i 75 anni di presenza della casa tedesa, inoltre se avesse vinto sarebbero stati 20 trionfi esatti. Livrea di eccezione e grande pompaggio mediatico, ma stavolta gli è andata male.
Anche perché speravano fortemente che la vettura italiana non reggesse le 24 ore, anzi forse ne erano proprio sicuri. Purtroppo la Ferrari si è costruita una fama non buona nel mondo endurance da quando ha smesso ufficialmente di correre. Macchine veloci ma fragili, con motori rotti e affidabilità nulla, come la F40 o la 333SP. E per forza, visto che sono tutte vetture non adatte, preparate da privati e gente incompetente.
Ma le cose sono cambiate. Le vetture GT di Maranello adesso sono state fatte già a partire dalla casa con affidabilità, e c'è tutta un'altra attenzione. In particolare con la 488 GTE hanno fatto un V8 in grado di reggere gare di durata, e i risultati sono arrivati. Poi questo gioiello di V6 che equipaggia il prototipo 499P vincente a Le Mans è semplicemente fantastico.
Molti hanno storto la bocca quando hanno sentito parlare di V6, ma è stata una scelta molto ben ponderata. La Ferrari è sinonimo di 8 o 12 cilindri, e sentire parlare di questo frazionamento del motore è sembrata una scelta sbagliata.
Invece è stata la scelta corretta da subito. Il frazionamento ridotto consente un motore più corto e compatto, occupa meno spazio e consente di lavorare con libertà con i flussi aerodinamici. La V di 120^ crea un propulsore che non occupa spazio in altezza, ed è quasi piatto, abbassando il baricentro dei pesi e migliorando la stablità. L'angolo ampio consente di installare i turbocompressori all'interno della V, migliorando la geometria e lo smaltimento dello scarico. Ma soprattutto, V6 a 120^ significa una sequenza di accensione ottimale dei cilindri e annulla le vibrazioni spurie, quindi evitando di installare alberi controrotanti che assorbono energia e complicano il progetto. Il motore di alluminio subisce trattamenti adeguati e drogaggio con metalli pregiati, specie l'albero, per aumentare l'affidabilità e reggere un impegno gravoso come quello delle gare endurance.
Finito quindi il tempo delle Ferrari approssimative dei teams casuali che venivano falcidiate già a 1/3 di gara, con la gente che si faceva tronfia di questo, descrivendo le vetture del cavallino come vetture veloci ma perennemente perdenti. A tutto vantaggio delle vetture tedesche, ovviamente.
E le Toyota? Debaclé assoluta. Ma non erano le dominatrici? Ma come hanno fatto a ridursi così.
C'è qualcosa che non torna, dicono le voci sibilline, è evidente.
Ma è tutto ampiamente semplice, agli occhi dell'obiettività. La Toyota si è improvvisamente trovata a dover combattere, invece di gestire. Non ci erano abituati.
Una cosa è starsene in testa tranquillo, una cosa è dover stare nel mezzo a combattere con gente che proprio sprovveduta non è , magari con vetture pari o addirittura superiori. E' proprio l'approccio mentale che cambia, approccio che invece Ferrari e AF corse già avevano. Quando devi combattere e non ci sei abituato, diventa difficile, ti vengono dubbi e cominci a commettere errori.
Poi un'ultima cosa. Molti hanno tirato fuori le solite scuse degli incidenti. Beh, è opportuno far notare che la #51 vincente è finita nella ghiaia durante la notte (per colpa di un doppiato), perdendo oltre 3 minuti, ed è stato necessario effettuare due reset nel finale della gara, con ulteriori minuti persi ai box.
Direi che le scuse e le polemiche sono respinte. Hanno fatto una vettura eccezionale, migliore di tutte le altre una volta liberata dai classici difetti di gioventù e dell'inesperienza del team a questi livelli.
Capita, fatevene una ragione.
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