Il confermato ministro della Salute in Senato:
"Le polemiche disorientano i cittadini sempre più stanchi per questa lunga crisi, Insieme all’unità e alla responsabilità è indispensabile dire sempre la verità ai cittadini.
Riconfermo un messaggio di fiducia: argineremo il virus con la scienza e il personale sanitario.
I ritardi di alcune forniture di vaccini non muteranno l’iter in corso e vediamo la luce in fondo al tunnel
Solo il comune lavoro di tutte le istituzioni può portarci a vincere la sfida che abbiamo davanti.
Questo dibattito è importante e siamo in una situazione politica nuova.
Ringrazio il presidente Mattarella.
Il premier ha detto che l’unità non è un’opzione ma un dovere. Ho sempre auspicato un’unità nazionale contro l’emergenza.
Non c’è strada diversa da unità
Si fanno strada varianti con un tasso di contagiosità elevato.
Dire la verità al Paese è un obbligo che dobbiamo avvertire forte, anche quando queste verità sono scomode.
I dati, come sempre, sono più chiari delle parole: siamo a un contagiato su 10 abitanti in Europa.
Nel mondo 112 milioni di casi confermati e 2,5 milioni di morti
Non ci sono le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia, siamo all’ultimo miglio e non possiamo abbassare la guardia
Sarebbe un grave errore se all’improvviso, senza alcuna evidenza scientifica, affrontassimo in modo diverso dagli altri Paesi l’emergenza.
Differenziare le misure sul piano regionale legando le scelte a parametri scientifici ci consente di agire in modo proporzionale, e ci ha permesso finora di non ricorrere ad altri lockdown generalizzati, a differenza di altri Paesi che ne hanno fatti due o addirittura tre
Ci sarà nuovo confronto con un tavolo tecnico tra esperti Iss, ministero Salute e Regioni per valutare il quadro in cui siamo"
Ansa
Pur non condividendo il modo di operare, avrei più rispetto se i politici rinunciassero ad ogni compenso fino alla fine della pandemia... e invece si tengono tutto e creano danni alla nazione.
Detto questo sono d'accordo che il virus sia un problema, ma non sono d'accordo su come viene affrontato.
Coprifuoco e divieto di spostamento tra regioni o comuni non hanno senso, se non quando si ha a che fare con una zona focolaio.
Le attività che rispettano i protocolli vanno lasciate aperte, casomai servirebbero più controlli per vedere chi non li rispetta... invece si fa di tutta l'erba un fascio.
Per mettere in sicurezza scuole e mezzi pubblici si è fatto poco o nulla.
Per quanto riguarda le cure, spesso sono inadeguate fin quando il malato è a casa, se questo guarisce da solo bene, altrimenti finisce all'ospedale. Questo mentre medici più evoluti hanno mostrato ottimi risultati con un approccio diverso alle prime fasi della malattia, proprio per prevenire un peggioramento con conseguente ricovero e rischio di malattia grave.
Questi sanno solo chiudere e aspettare i vaccini.
Speravo Draghi facesse qualcosa di nuovo, invece sembra ancora il governo Conte.