Salvini, dopo il no alla sfiducia, ai microfoni del programma di La7 Tagadà torna ad andare contro Speranza: "Meglio Sileri. È pure dei 5 Stelle, ma mi sembra più preparato e mi sentirei molto più garantito. Perchè non ho votato la sfiducia? Perchè altrimenti sarebbe saltato il governo Draghi. E con 200 miliardi in ballo, una pandemia in corso e il futuro di mio figlio in gioco, io faccio saltare il governo per il signor Speranza?".
Non risparmia una stoccata a Giorgia Meloni: "Ho già dimostrato che stare al governo è utile, perchè il coprifuoco che era fissato alle 22 fino al 31 luglio, a maggio verrà ridiscusso. Il mio obiettivo è cancellarlo. Così da restituire lavoro e libertà agli italiani, sempre se i vaccini aumentano e i contagi diminuiscono. Se io oggi ho mangiato il galletto arrosto seduto al ristorante a Roma è perché noi abbiamo insistito perché quel ristoratore potesse tornare a lavorare. Quindi stare fuori a protestare è comodo, ma non risolutivo. Stare dentro e battagliare è più complicato ma ti dà soddisfazione quando raggiungi il risultato".
Dopodichè, frena su Speranza dopo averlo dapprima riattaccato: "Io in guerra con lui? Non c'è nessuna ascia da deporre. Chiedo solo che gli italiani possano tornare a lavorare e vivere e a passeggiare per Roma perfino alle 10 e mezzo di sera, senza commettere reato, senza essere multati e senza contagiare nessuno".