Gaudenzi e Furlan in qurgli anni salirono fino alla posizione numero 17-18, stessa posizione poi raggiunta da Seppi e Cecchinato e sfondata da Fognini e Berrettini.
Io credo che djokovic resisterà altri 2-3 anni a sti livelli (nadal ormai è ingiocabile solo sulla terra). poi credo si vada verso un tennis stile fine anni 90 in cui in tanti possono vincere. all'epoca pure moya, rios e hewitt diventano numero 1 e korda vinse uno slam. e maliway washinton arrivò in finale a wimbledon. senza contare gli exploit di kuerten (3 roland garros! di cui uno vinto da numero 66!!!).
medvedev thiem zverev e tsitsi sono molto forti ma spesso incappano nella giornata orribile. non sono cannibali come gli altri marziani. per sinner può entrare nella fascia in cui ci sono questi 4. Lo farà presto. con lui c'è Rublev, fortissimo ma ancora con poche soluzioni. non mi convincono fino in fondo auger e shapovalov.
invece ti faccio due nomi di promesse sicure:
alcaraz garfia che ormai tutti conoscono (2003)
e brandon nakashima. è un 2001. ha tutto per salire in breve tempo nei top 15
Furlan era un onesto mestierante che col lavoro e la fatica riusci a sopperire al poco talento e far capolino nei top 20 per restarci poche settimane, ma non ha mai avuto nessun risultato di rilievo.
Gaudenzi era piu talentuosa ma anche lui credo che come massimo risultato abbia una semifinale a Montecarlo persa contro Muster in maniera controversa, ma anche lui era un giocatore da 20 al massimo, in un periodo in cui sulla terra c'era Bruguera, Muster, Courier, una pletora di spagnoli terraioli ma nessun campionissimo,figurarsi un dio come Nadal.
Seppi é arrivato un po' dopo fa parte della generazione con Fognini, Lorenzi, quella della rinascita vera dopo decenni di buio pesto, finalmente qualche italiano che ogni tanto vince almeno un torneo all'anno, per giunta nel periodo storico dei mostri sovrumani Federer Nadal Djoko e ci aggiungo anche Murray nel suo prime che hanno fatto razzia di tutto e lasciato agli altri le briciole.
Il povero Ferrer fosse nato qualche anno prima avrebbe minimo un paio di Roland Garros e qualche 1000 sulla terra in bacheca.
Questi hanno contribuito grandemente a (ri)lanciare il movimento in italia, insieme alle donne Schiavone Errani Pennetta che sono arrivate un po' prima e ottenendo enormi risultati.
Sinner e compagnia sono frutto di un movimento che finalmente funziona e sforna tennisti di livello con continuità e su tutte le superfici, non solo qualche sporadico terraiolo come gli anni 90, non mi stupirei se nei prossimi 10 anni un italiano, non per forza Sinner, vincesse un Australian Open o addirittura un Wimbledon