Poco fa leggo una sua intervista alla Gazzetta, rilasciata in data odierna. Il tema è la sua carriera da allenatore, sta studiando per questo. Tuttavia l'ultima risposta che da rappresenta forse l'emblema di cos'era Sheva. Una vera e propria macchina umana.
Che cosa le manca del calcio giocato?
”La fatica, il senso piacevole di sentirsi fisicamente svuotati. Ma credo che fare l’allenatore potrebbe darmi emozioni altrettanto grandi”.
Non so quanti altri giocatori avrebbero dato la stessa risposta.
Sheva sempre nel cuore