Ripartenza,modello NBA

Andris

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Tuttosport riporta il modello NBA che porterà a ripartire a giugno:

LE MOSSE DELLA LEGA - La NBA ha reagito al Covid-19 in tempi rapidi. Tutto fermo al primo positivo, a metà marzo. Lo sgomento è durato poco, perché il 17 aprile la Lega e la Players Union (il sindacato giocatori) firmano l'accordo per decurtare del 25% gli stipendi a partire dal 15 maggio. L'accordo assomiglia a quello che ha trovato la Juventus, singolarmente, con i suoi giocatori: se la regular season venisse cancellata, ripartendo direttamente dai play-off, il taglio sarebbe del 40% e potrebbe toccare il miliardo di dollari nel caso fosse cancellata del tutto. Messo in sicurezza economica il sistema, con grande senso di responsabilità degli attori principali, il meccanismo ha provato a trovare un modo per tornare in campo.

IL RISCHIO E' DEI GIOCATORI - Il concetto da cui si è partiti è che non può esistere il rischio zero. E che, quindi, tutto dipende dai giocatori che devono assumerselo da iperprofessionisti e iperpagati. Ognuno scende in campo consapevole e scaricando chiunque dalla responsabilità di un eventuale contagio, trattato sostanzialmente come un infortunio.

I BIG IN VIDEOCONFERENZA - Così un bel giorno, i giocatori più importanti e rappresentativi si sono ritrovati in videoconferenza e hanno discusso l'argomento. C'erano Lebron James, Stephen Curry, Chris Paul, Anthony Davis, Kevin Durant, Giannis Antekounmpo, Kawhi Leonard, Damian Lillard e Russel Westbrook. Una specie di All Star Game ma senza pallone. E da quella riunione sono emersi molti dei punti tecnici del loro protocollo che quindi non è stato imposto dall'alto, ma è nato da una concertazione in cui i protagonisti sono stati coinvolti ai massimi livelli (e il sindacato giocatori ha, oltretutto, raccolto il voto di ogni singolo membro sulla ripartenza).

LE DECISIONI - Così adesso è tutto in discesa. Molto probabilmente si giocherà in due o tre arene e non in tutte le 19, per limitare i viaggi e per organizzarle in modalità antivirus (si parla di Las Vegas per la West Conference e Orlando per la East) come possibili location (già usate per la Summer League estiva). Ma ovviamente il nocciolo per la sicurezza di tutti saranno i tamponi: la NBA potrebbe utilizzarne (e pagare ovviamente) circa 15mila per finire la stagione, un numero notevole, che - fanno sapere Lega e giocatori - non deve essere sottratto dalla disponibilità di persone che ne hanno più bisogno. Un concetto, quest'ultimo, un po' vago (non si sa infatti quanti tamponi esistono e quindi come si possa stabilire che non siano sottratti alla collettività), ma che dà una verniciatina etica sempre apprezzata in un Paese dove la buona fede è un valore fondante.

MORALE - Risultato finale: la NBA è pronta a ripartire, a fabbricare lo spettacolo che un miliardo e mezzo di persone seguono in tutto il mondo e a produrre ricchezza (non solo per i giocatori). Chi ci guadagna? Tutti: la Lega, i giocatori, i proprietari, gli spettatori. Chi ci perde? Nessuno. Chi rischia? Quelli che guadagnano di più (i giocatori), ma in misura sostanzialmente risibile
 

Andris

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musica per le mie orecchie: collaborazione,responsabilità,progettualità,risultato
tutto ciò che manca qui da noi
 

Metti

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paragonare NBA e calcio è quanto di piu ridicolo possa esserci

da una parte non un modello, bensì IL modello. Un sistema basato su competizione e merito sportivo, che garantisce spettacolo ed equilibrio tra squadre che ciclicamente riescono, con una buona gestione, a competere ad alti livelli. Strumenti e regole (mercato, draft, salary cap) volte a garantire, su medio lungo termine, equilibrio e sana competizione. Prodotto venduto in tutto il mondo e generatore di soldi a volontà. Sistema playoff in grado di attrarre una visibilità spaventosa. Chi ha vissuto almeno una partita al palazzo (io ne ho viste solo due dal vivo, purtroppo) capisce cosa significa un evento sportivo organizzato da americani

prorpio come quahahaha. Ronaldo prende da solo come l'intero budget di mercato di Verona+Spal+Brescia+Lecce e forse altre 3/4 squadre. Nessun sistema playoff, quindi rose da 30 giocatori strapagati che si contendono titolo contro rose striminzite. Turni infrasettimanali che inevitabilmente squilibrano tutto in favore di chi ha piu soldi. Nessun tetto salariale. Fair Play finanziario imbarazzante. Stadi vuoti con prezzi sempre piu insostenibili. Se vai con t shirt del milan a firenze ti pestano per strada.

La naturale conseguenza di cio? inutilità del sindacato dei giocatori (Tommasi dovrebbe tutelare gli interessi di CR7 e di Lapadula allo stesso modo, impossibile). Anarchia coi gobbi che segano gli stipendi ai soli fini di bilancio. Ceferin che impone le coppe ad agosto mettendo in crisi i campionati

che si ammazzino tutti, potrei solo godere
 

Andris

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certo che sono diverse,già per il fatto del modello privato e aziendale (lega privata,arene private,commissario non 30 teste di padroni che fanno Napoleone a scapito della lega) rispetto a quello pubblico legato allo stato,ma non è questo il punto infatti sottolineo solo la differente risposta ad una problematica comune.

c'è un problema anche più grave del nostro al momento,eppure non demordono e si collabora
i giocatori si prendono la responsabilità e da questo ne deriva anche la loro autorevolezza,qui pare che certi eunuchi mandino i messaggi su fb a spadafora e non per incontri omosessuali.
il governo federale non mette bocca o addirittura ostacola
non ci sono epidemiologi che bivaccano sui mass media con tariffe da escort di lusso a cui chiedere ogni giorno se ripartire.
i presidenti non barattano il risultato sportivo sul campo,peraltro suggellato da ogni voto in lega con tutti d'accordo a giocare,con l'obolo di stato
 

Metti

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certo che sono diverse,già per il fatto del modello privato e aziendale (lega privata,arene private,commissario non 30 teste di padroni che fanno Napoleone a scapito della lega) rispetto a quello pubblico legato allo stato,ma non è questo il punto infatti sottolineo solo la differente risposta ad una problematica comune.

c'è un problema anche più grave del nostro al momento,eppure non demordono e si collabora
i giocatori si prendono la responsabilità e da questo ne deriva anche la loro autorevolezza,qui pare che certi eunuchi mandino i messaggi su fb a spadafora e non per incontri omosessuali.
il governo federale non mette bocca o addirittura ostacola
non ci sono epidemiologi che bivaccano sui mass media con tariffe da escort di lusso a cui chiedere ogni giorno se ripartire.
i presidenti non barattano il risultato sportivo sul campo,peraltro suggellato da ogni voto in lega con tutti d'accordo a giocare,con l'obolo di stato

esatto

l'unità di intenti è data proprio dal sistema che riesce ad uniformare il trattamento di tutti i giocatori e di tutti i proprietari, che dunque in tempi di pandemia come questo si compattano facilmente, risultando facile perseguire interessi comuni in un contesto simile

qui invece il circo
 
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