FiglioDelDioOdino
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Sono d'accordo. Appena uno perde un 5% si parla di crollo, è il solito sensazionalismo inutile. I 5S hanno avuto un favore eccessivo dagli elettori nelle ultime votazioni ma il cuore dei votanti sembra sia rimasto uguale, pure solidificato: potevano svanire.
Infatti io non credo affatto ai flussi di voto. Sono sì verosimili, e si tende a rivotare gli stessi. Ma ad ogni votazione uno è libero di votare ciò che vuole e il voto è segreto: in realtà nulla impedisce ad un partito come Fratelli d'Italia di prendere improvvistamente il 50%. La costanza delle preferenze è per me qualcosa di sorprendente.
Ho esagerato a minimizzare il crollo dei 5S.
Trovo verosimile la tesi secondo cui il personaggio, capo di partito, conta molto. Molto più di una volta quando contava di più il partito e l'ideologia. Per cui i 5S senza Grillo ma con i tentennamenti di DiMaio; ForzaItalia senza Berlusconi in prima linea; pure il PD che è come se fosse senza un capo; hanno perso gravemente.
D'altro canto la Lega ha guadagnato molto grazie all'attività indefessa di Salvini.
Ma a parte questa chiave di lettura, secondo me in c'è stata una crescita nella consapevolezza dei cittadini, che oggi sono più accorti contro le truffe politiche, le prese in giro, l'asfissiante pensiero unico. Per cui in realtà figure poco note come Borghi e Bagnai ( economisti schierati con la Lega) stanno dietro il guadagno di consensi del Carroccio.
Alla fine non è affatto tutto merito di Salvini, il quale ha piuttosto il merito di capitanare una barca col vento in poppa e un equipaggio competente e vincente.