Regionali e referendum taglio parlamentari 2020

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fabri47

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Domenica 20 dalle 07:00 alle 23:00 e lunedì 21 settembre dalle ore 07:00 alle 15:00, gli italiani saranno chiamati alle urne per votare il referendum sul taglio dei parlamentari da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori. Se si è favorevoli al taglio, bisogna mettere la croce sul SÌ, altrimenti NO.

Tutti i partiti sarebbero favorevoli al sì, ma il condizionale è d'obbligo in quanto ci sono state e ci sono ancora molte divisioni, come nel PD e in Forza Italia che vedrebbero molti loro membri favorevoli al No.

Si svolgeranno anche le elezioni regionali. Infatti, in ben 6 regioni Veneto, Campania, Liguria, Toscana, Puglia e Marche, si dovrà votare il presidente della regione.

I pronostici sono i seguenti:

In Veneto, favoritissimo il candidato leghista uscente Luca Zaia (CDX) che dovrebbe essere confermato con percentuali bulgare che gli permetterebbero di raggiungere il terzo mandato di fila.

In Campania, non ci dovrebbero essere problemi per la riconferma di Vincenzo De Luca (CSX), che si ritrova come avversario Stefano Caldoro (CDX) contro il quale già vinse nel 2015 (all'epoca il presidente uscente era proprio Caldoro).

In Liguria, Giovanni Toti (CDX) anche lui favoritissimo contro il candidato M5S-PD Ferruccio Sansa.

In Puglia, favorito Raffaele Fitto (CDX) sul governatore uscente Michele Emiliano (CSX).

Nelle Marche, il meloniano Francesco Acquaroli (CDX) è favorito su Maurizio Mangialardi (CSX).

Infine, la partita più importante: la Toscana. La regione, vera e propria roccaforte rossa, rischia seriamente un cambio di rotta. Infatti, è un vero e proprio testa a testa tra la leghista ed ex sindaco di Cascina Susanna Ceccardi (CDX) ed Eugenio Giani (CSX) scelto dopo la non ricandidatura del governatore uscente Enrico Rossi. Giani, secondo un sondaggio del Sole 24 Ore, sarebbe in vantaggio di solo mezzo punto sulla Ceccardi. Mentre, secondo un sondaggio di Affari Italiani, la Ceccardi sarebbe addirittura in vantaggio.

In ogni caso, una cosa è certa. Stando ai pronostici, il Movimento 5 Stelle subirà l'ennesima disfatta elettorale con la magra consolazione di una vittoria del SÌ al taglio dei parlamentari (i sondaggi danno il SÌ nettamente favorito) che può oscurare, in parte, il flop delle regionali che sono state sempre una bestia nera per i grillini (0 vittorie, tra cui una sconfitta di misura contro il CDX alle regionali del 2017), anche quando andavano forte in ambito nazionale.

Come seguire lo spoglio in Tv?

-Sky Tg24 comincerà una lunga maratona dalle 14:30 fino a notte fonda con Instant, Proiezioni e dati a cura di Quorum-You Trend;

-Su Rai 1 Speciale del Tg1 dalle 14:50 prolungato fino alle 18:45 (salta La Vita in Diretta). A partire dalle 21:25 poi Speciale Porta a Porta-Tg1 con Bruno Vespa;

-Su Rai 2 Speciale Tg2 dalle 18 e dalle 23:10;

-Su Rai 3 Speciale Tg3 dalle 14:50 e dalle 21:25;

-Rete 4 scende in campo con un lungo Speciale di Quarta Repubblica alle 14:50;

-Canale 5 al momento non realizza alcuno speciale, ma forse lo spoglio troverà spazio in Pomeriggio 5;

-Su La7 lunga No-Stop con Enrico Mentana dalle 14:15.
 

Andris

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ieri sera sulla RAI ho seguito quei miniconfronti tra SI e NO con 60 secondi di risposta ciascuno

il solito Romano del PD era veramente imbarazzante.

un partito che in parlamento ha votato tre volte contro quando era all'opposizione,ha la base sia di politici locali sia di attivisti fortemente per il no poi va in maggioranza al governo al che magicamente diventa pro taglio parlamentari

dove sta la serietà ?

infatti è stato sottolineato e lui non ha potuto fiatare
 

Milanforever26

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Domenica 20 dalle 07:00 alle 23:00 e lunedì 21 settembre dalle ore 07:00 alle 15:00, gli italiani saranno chiamati alle urne per votare il referendum sul taglio dei parlamentari da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori. Se si è favorevoli al taglio, bisogna mettere la croce SÌ, altrimenti NO.

Tutti i partiti sarebbero favorevoli al sì, ma il condizionale è d'obbligo in quanto ci sono state e ci sono ancora molte divisioni, come nel PD e in Forza Italia che vedrebbero molti loro membri favorevoli al No.

Si svolgeranno anche le elezioni regionali. Infatti, in ben 6 regioni Veneto, Campania, Liguria, Toscana, Puglia e Marche, si dovrà votare il presidente della regione.

I pronostici sono i seguenti:

In Veneto, favoritissimo il candidato leghista uscente Luca Zaia (CDX) che dovrebbe essere confermato con percentuali bulgare che gli permetterebbero di raggiungere il terzo mandato di fila.

In Campania, non ci dovrebbero essere problemi per la riconferma di Vincenzo De Luca (CSX), che si ritrova come avversario Stefano Caldoro (CDX) contro il quale già vinse nel 2015 (all'epoca il presidente uscente era proprio Caldoro).

In Liguria, Giovanni Toti (CDX) anche lui favoritissimo contro il candidato M5S-PD Ferruccio Sansa.

In Puglia, favorito Raffaele Fitto (CDX) sul governatore uscente Michele Emiliano (CSX).

Nelle Marche, il meloniano Francesco Acquaroli (CDX) è favorito su Maurizio Mangialardi (CSX).

Infine, la partita più importante: la Toscana. La regione, vera e propria roccaforte rossa, rischia seriamente un cambio di rotta. Infatti, è un vero e proprio testa a testa tra la leghista ed ex sindaco di Cascina Susanna Ceccardi (CDX) ed Eugenio Giani (CSX) scelto dopo la non ricandidatura del governatore uscente Enrico Rossi. Giani, secondo un sondaggio del Sole 24 Ore, sarebbe in vantaggio di solo mezzo punto sulla Ceccardi. Mentre, secondo un sondaggio di Affari Italiani, la Ceccardi sarebbe addirittura in vantaggio.

In ogni caso, una cosa è certa. Stando ai pronostici, il Movimento 5 Stelle subirà l'ennesima disfatta elettorale con la magra consolazione di una vittoria del SÌ al taglio dei parlamentari (i sondaggi danno il SÌ nettamente favorito) che può oscurare, in parte, il flop delle regionali che sono state sempre una bestia nera per i grillini (0 vittorie, tra cui una sconfitta di misura contro il CDX alle regionali del 2017), anche quando andavano forte in ambito nazionale.

Penso di non votare per il referendum, è un voto subdolo perché i pagliacci 5S useranno quel successo scontato per farsi belli...

A sto punto andrebbe boicottato da tutti, tanto non serve quorum...almeno sanno che non potranno nascondere il tradimento dei propri elettori dietro il taglio dei parlamentari

Per il resto nella mia regione, Veneto, Zaia presumo vincerà (giustamente) con percentuali bulgare
 
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Domenica 20 dalle 07:00 alle 23:00 e lunedì 21 settembre dalle ore 07:00 alle 15:00, gli italiani saranno chiamati alle urne per votare il referendum sul taglio dei parlamentari da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori. Se si è favorevoli al taglio, bisogna mettere la croce SÌ, altrimenti NO.

Tutti i partiti sarebbero favorevoli al sì, ma il condizionale è d'obbligo in quanto ci sono state e ci sono ancora molte divisioni, come nel PD e in Forza Italia che vedrebbero molti loro membri favorevoli al No.

Si svolgeranno anche le elezioni regionali. Infatti, in ben 6 regioni Veneto, Campania, Liguria, Toscana, Puglia e Marche, si dovrà votare il presidente della regione.

I pronostici sono i seguenti:

In Veneto, favoritissimo il candidato leghista uscente Luca Zaia (CDX) che dovrebbe essere confermato con percentuali bulgare che gli permetterebbero di raggiungere il terzo mandato di fila.

In Campania, non ci dovrebbero essere problemi per la riconferma di Vincenzo De Luca (CSX), che si ritrova come avversario Stefano Caldoro (CDX) contro il quale già vinse nel 2015 (all'epoca il presidente uscente era proprio Caldoro).

In Liguria, Giovanni Toti (CDX) anche lui favoritissimo contro il candidato M5S-PD Ferruccio Sansa.

In Puglia, favorito Raffaele Fitto (CDX) sul governatore uscente Michele Emiliano (CSX).

Nelle Marche, il meloniano Francesco Acquaroli (CDX) è favorito su Maurizio Mangialardi (CSX).

Infine, la partita più importante: la Toscana. La regione, vera e propria roccaforte rossa, rischia seriamente un cambio di rotta. Infatti, è un vero e proprio testa a testa tra la leghista ed ex sindaco di Cascina Susanna Ceccardi (CDX) ed Eugenio Giani (CSX) scelto dopo la non ricandidatura del governatore uscente Enrico Rossi. Giani, secondo un sondaggio del Sole 24 Ore, sarebbe in vantaggio di solo mezzo punto sulla Ceccardi. Mentre, secondo un sondaggio di Affari Italiani, la Ceccardi sarebbe addirittura in vantaggio.

In ogni caso, una cosa è certa. Stando ai pronostici, il Movimento 5 Stelle subirà l'ennesima disfatta elettorale con la magra consolazione di una vittoria del SÌ al taglio dei parlamentari (i sondaggi danno il SÌ nettamente favorito) che può oscurare, in parte, il flop delle regionali che sono state sempre una bestia nera per i grillini (0 vittorie, tra cui una sconfitta di misura contro il CDX alle regionali del 2017), anche quando andavano forte in ambito nazionale.

Posso capire tutto, ma se il PD perde la Toscana contro una come la Ceccardi, Zingaretti deve andare a casa.
Se ne andasse a fare film e serie TV sulla rai con suo fratello, o non so cosa altro, ma deve sparire.
 

FiglioDelDioOdino

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Ennesimo attacco alla democrazia. La riforma del Senato è la morte del Senato, in quanto antica istituzione "fascista" (Romana). In quanto esclude il voto dei giovani = privare gli adulti di qualsiasi privilegio e autorevolezza.
Il motivo del risparmio è uno specchietto per le allodole. Io spendo volentieri uno o due euro in più per mantenere lo status quo.
 

AntaniPioco

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Alle regionali liguri voterò l'ottimo Toti, con voto di lista alla lega.

Al referendum voto un sonoro no, in barba ad una riforma che annienterebbe la rappresentanza ligure nelle istituzioni. Chi vota si in regioni come Marche, Abruzzo, Liguria, Umbria e simili per quanto mi riguarda non avrà mai più nessun diritto di lamentarsi della politica
 
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Io al taglio dei parlamentari voterò si. Sticavoli se a proporla sono i poltronari grillini o qualcun altro. È lampante che questi maiali (riferito a tutti, anche alcuni grillini hanno paura del sì nonostante sia una riforma loro) se la stanno facendo sotto per la paura di perdere le poltrone ed io non sentendomi rappresentato da gente che, una volta eletta, tradisce continuamente i propri elettori con inciuci vergognosi, non vedo perchè debba votare no.

Basta con questa bufala del parlamento rappresentativo (LOL), un voto democratico è l'elezione del presidente, come fanno in Francia o in USA e come abbiamo fatto qui in Italia fino all'ultimo governo Berlusconi. Tra l'altro, anche adesso con il parlamento numeroso sono i partiti a decidere chi deve essere eletto DOPO le elezioni (andatevi a guardare il servizio di Le Iene su Di Maio e le poltrone ai suoi amici). Quindi, da questo punto di vista non cambierà nulla. Secondo me il sì vincerà, però non così nettamente. Sui social, noto che c'è una forte campagna di destra per il no e la maggioranza degli elettori PD voterà contro.

Alle regionali, io abito in Campania, penso voterò a destra, ma perchè un mio amico, che è amico di un consigliere candidato con Caldoro, mi ha chiesto se potevo votarlo. Trovo De Luca e Caldoro il peggio del peggio, è come votare Berlusconi o Prodi.

Anche io votero si, ma non preoccuparti che entro qualche anno rentrodurranno i numeri "vecchi" senza chiederlo al popolo.
 

Toby rosso nero

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Non voterò per il referendum.

Questione di cui mi frega una mazza, bandierina dei partiti per nascondere problemi ben più gravi.
 
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