Perfetto.
E se possibile il Napoli è ancora più sbilanciato verso sinistra, perché essendo Callejon non capace di condurre e giocare palla, alla fine Sarri sposta tutto il baricentro a sinistra col trittico Ghoulam (Rui) - Hamsik (Zielinski) - Insigne, e pure Mertens si sposta in quel settore a creare superiorità e spazio per i tagli (emblematico il 2-0 che ci hanno fatto settimana scorsa).
Solo che Callejon con tutti i suoi limiti è grande specialista del taglio dentro senza palla alle spalle del terzino sinistro avversario e quindi con la sua sola presenza minacciosa tiene occupata metà linea difensiva impegnata a cercare di leggere quella giocata. Ed ecco che Insigne e soci hanno tutto un altro tempo e spazio per le loro giocate.
E noi avremmo dovuto provare a ricreare una situazione simile, con Borini
à la Callejòn; certo, Borini non ha le qualità di Callejòn, ma, a furia di sbatterci la testa su certi schemi, un Borini sui 7/8 goal stagionali non sarebbe stato inverosimile; il tutto senza considerare, a mio avviso, anche la possibilità di sperimentare Silva o, addirittura, Cutrone in quel ruolo, stavolta
à la Cavani, ai tempi della monarchia di Ibrahimovic a Parigi.
La cosa peggiore è che Montella questo l'aveva capito e, di fatto, fin quando si è usato il 4-3-3, tra amichevoli e campionato, Borini è stato una presenza fissa come esterno del tridente; il problema resta la fatale partita di Roma, in seguito alla quale Montella decise di cassare il 4-3-3, a mio avviso colpevolmente, visto che contro la Lazio giocarono Montolivo mezzala sinistra -ragione principale della
debacle tattica di quella partita, secondo me- e Cutrone prima punta -ragione secondaria della suddetta
debacle-, senza aver mai provato Bonaventura, che tanto bene aveva fatto da mezzala sinistra l'anno scorso, e uno tra Kalinic e Silva in mezzo all'attacco.
Il resto è storia.
