Nemmeno io lo capisco, è un qualcosa di incredibile, che non ha spiegazioni. Come dicevamo l’unico modo per uscirne è lo stadio, per aumentare il valore del club e attirare un proprietario da Milan, altra strada non c’è.
E speriamo che il responsabile di tutto questo possa fare una fine da film horror vero e proprio. Gli auguro di arrivare ad invocare l’inferno come liberazione. Perché, proprio perché di scheletri nell’armadio che ci abbiano fatto meritare tutto questo non ne abbiamo, la responsabilità è solo ed unicamente sua. Quell’uomo ci odia, ci odia profondamente, probabilmente sono state le contestazioni nel post-Atene, mi riferisco agli anni 2007-2012, nei quali (ricordo ad esempio l’Estate 2010 prima dell’acquisto di Ibra, ma anche l’Estate 2008 quando ci fu la prima petizione di tifosi rossoneri per convincerlo a mollare il club) lo contestammo.
Secondo me si è indispettito e risentito parecchio per quelle cose, deve aver pensato “ma come, li ho resi il club più titolato al mondo e ora mi ringraziano così?” sicchè quando, tra Lodo Mondadori e sconfitta politica di fine 2011 non gli servivamo più e anzi eravamo diventati un peso, ha deciso di farcela pagare nel modo peggiore, di immergerci in un inferno di mediocrità tale da farci rimpiangere gli anni 1979-1986.
Infatti ricordo che a volte lo dicevo all’epoca “facciamo attenzione a buttare feci in faccia al Nano, qui si finisce come la Polisportiva Mediolanum, attenzione, non siamo un azionariato popolare, non abbiamo il controllo del club, se gli girano sto qua vende tutto e tutti, ci riempie la squadra di cessi da metà classifica e ci cede al primo che passa”. Ricordo che facevo già questi discorsi in altri lidi nell’Estate 2009, quando c’erano le contestazioni per la partenza di Kakà. Purtroppo non avevo torto.