Rakitic shock:"Pronto ad essere contagiato. Ma voglio giocare".

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Rakitic shock:"Pronto ad essere contagiato. Ma voglio giocare".

Dichiarazioni shock del centrocampista del Barcellona, Rakitic, sul calcio alle prese con il Covid-19:"Sono pronto a correre il rischio di essere contagiato, ma voglio tornare a giocare. Lo dico con la consapevolezza che il rischio sarà molto piccolo, ma anche per la solidarietà con coloro che hanno giocato per noi dal primo minuto e che continueranno così per molti giorni. Dobbiamo giocare con le massime misure di sicurezza, sapendo che non sarà mai sicuro al cento per cento, per noi come per qualsiasi lavoratore. Penso che abbiamo quel debito, dobbiamo restituire alla società quel che abbiamo ottenuto in questi anni, e non dico solo il termini economici: dobbiamo tornare a far divertire la gente, perché non parli solo di virus. Leggo in questi giorni di danni economici, di calendari, di retrocessioni, ma non leggo nulla di passione della gente. Certo, se vedo quanti milioni di persone si muovono attorno al calcio, le tasse, i posti di lavoro..Ma non é solo quello. Dobbiamo cercare di far divertire di nuovo le persone con il calcio, offrendo col nostro coraggio e la nostra forza un supporto fornendo supporto a tutti i lavoratori che ci hanno mostrato quella forza. La Francia ha dichiarato chiuso il campionato? Penso che non esista una ricetta univoca. Ciascun Paese si regola secondo la propria situazione, e sono certo che non esista una ricetta giusta e una sbagliata, così come sono certo che ogni campionato deciderà per il meglio".
 

gabri65

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Dichiarazioni shock del centrocampista del Barcellona, Rakitic, sul calcio alle prese con il Covid-19:"Sono pronto a correre il rischio di essere contagiato, ma voglio tornare a giocare. Lo dico con la consapevolezza che il rischio sarà molto piccolo, ma anche per la solidarietà con coloro che hanno giocato per noi dal primo minuto e che continueranno così per molti giorni. Dobbiamo giocare con le massime misure di sicurezza, sapendo che non sarà mai sicuro al cento per cento, per noi come per qualsiasi lavoratore. Penso che abbiamo quel debito, dobbiamo restituire alla società quel che abbiamo ottenuto in questi anni, e non dico solo il termini economici: dobbiamo tornare a far divertire la gente, perché non parli solo di virus. Leggo in questi giorni di danni economici, di calendari, di retrocessioni, ma non leggo nulla di passione della gente. Certo, se vedo quanti milioni di persone si muovono attorno al calcio, le tasse, i posti di lavoro..Ma non é solo quello. Dobbiamo cercare di far divertire di nuovo le persone con il calcio, offrendo col nostro coraggio e la nostra forza un supporto fornendo supporto a tutti i lavoratori che ci hanno mostrato quella forza. La Francia ha dichiarato chiuso il campionato? Penso che non esista una ricetta univoca. Ciascun Paese si regola secondo la propria situazione, e sono certo che non esista una ricetta giusta e una sbagliata, così come sono certo che ogni campionato deciderà per il meglio".

E' ovviamente una dichiarazione al meglio discutibile, tenendo conto del contesto calcistico.

Ma, in parte, se ne comprende l'animo sottostante che lo ha portato a dire queste cose.

D'altronde, qui da noi migliaia e migliaia di persone vogliono tornare a lavorare per evitare la miseria e la distruzione della propria attività, che ha comportato una vita di sacrifici.

Sono cose fondamentalmente differenti e non paragonabili, certo. Ma sono sicuro che i rischi che è disposto a correre lui, se rischi ce ne sono, li vorrebbero correre in parecchi, per motivi molto più concreti.
 
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Dichiarazioni shock del centrocampista del Barcellona, Rakitic, sul calcio alle prese con il Covid-19:"Sono pronto a correre il rischio di essere contagiato, ma voglio tornare a giocare. Lo dico con la consapevolezza che il rischio sarà molto piccolo, ma anche per la solidarietà con coloro che hanno giocato per noi dal primo minuto e che continueranno così per molti giorni. Dobbiamo giocare con le massime misure di sicurezza, sapendo che non sarà mai sicuro al cento per cento, per noi come per qualsiasi lavoratore. Penso che abbiamo quel debito, dobbiamo restituire alla società quel che abbiamo ottenuto in questi anni, e non dico solo il termini economici: dobbiamo tornare a far divertire la gente, perché non parli solo di virus. Leggo in questi giorni di danni economici, di calendari, di retrocessioni, ma non leggo nulla di passione della gente. Certo, se vedo quanti milioni di persone si muovono attorno al calcio, le tasse, i posti di lavoro..Ma non é solo quello. Dobbiamo cercare di far divertire di nuovo le persone con il calcio, offrendo col nostro coraggio e la nostra forza un supporto fornendo supporto a tutti i lavoratori che ci hanno mostrato quella forza. La Francia ha dichiarato chiuso il campionato? Penso che non esista una ricetta univoca. Ciascun Paese si regola secondo la propria situazione, e sono certo che non esista una ricetta giusta e una sbagliata, così come sono certo che ogni campionato deciderà per il meglio".

Se motivati e con un sentimento profondo e vero anche concetti forti come quello appena espresso da Rakitic hanno un loro significato e una valenza.

In tutti questi mesi mai nessuno del nostro calcio della nostra poverissima serie A ha espresso concetti cosi profondi e importanti.
Leggo solo ipocrisia, falsità e materialismo.
Posso dare una rep a Rakitic?
Stima.
 
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