Basta leggere i bilanci ufficiali delle Società al 30 giugno 2018. Con la espressione debiti, in essi si fa riferimento alla cosiddetta Posizione Finanziaria Netta (Net Debt), nella definizione di essa rilevante ai fini del Regolamento del Fair Play Finanziario, ovvero come la sommatoria tra i valori dell'indebitamento verso Istituti di Credito Sportivo, indebitamento per obbligazioni e/o rifinanziamento e/o altre forme di debito finanziario, indebitamento verso soci per finanziamenti, indebitamento verso banche, indebitamento di natura diversa (es., verso factor per anticipazioni di crediti futuri commerciali, o verso fornitori), dedotte le disponibilità liquide o proventi proventi per attività finanziarie, cui, ai sensi dell'art. 62, comma 4, del Regolamento FPF, devono sommarsi algebricamente i saldi dare/avere da operazioni di calciomercato, ed i debiti fiscali e previdenziali non in partita corrente (essenzialmente, quelli derivanti da rateizzazioni precedenti per esercizio di competenza. Detta sommatoria, ai sensi della citata disposizione del Regolamento, non deve essere superiore al Fatturato Netto, pari alla sommatoria dei ricavi da diritti televisivi e multimediali, ricavi commerciali, ricavi da matchday, altri ricavi. Ai sensi della citata disposizione, inoltre, il saldo dare/avere da operazioni di calciomercato non può essere negativo per un importo superiore ai 100 milioni di euro. Ebbene, limitando l'analisi ai dati ufficiali dei bilanci di esercizio al 30 giugno 2018 di Milan, Inter e Juventus, si osserva quanto segue: la Juventus ha una Posizione Finanziaria Netta (PFN, ovvero passività finanziarie - (disponibilità liquide + attività finanziarie)) negativa per 309.900.000 euro, che, sommata al saldo da calciomercato, negativo per 58 milioni di euro, genera una PFN rilevante ai fini del FFP pari a 337.900.000 (ovvero, i saldi negativi di euro 309.900.000 euro e di 58 milioni di euro, di cui si è detto, dedotta la quota di esercizio di 30 milioni di euro quali costi per l'infrastruttura stadio, non computabili ai fini del FFP). Essendo il Fatturato Netto pari a 402 milioni di euro, ed il saldo negativo da calciomercato inferiore ai 100 milioni, la Juventus soddisfa i parametri di bilancio previsti dal FFP. L'Inter ha, al 30 giugno 2018, una PFN negativa per 476.300.000 euro, un saldo da calciomercato negativo per 16.800.000 euro, debiti per rateizzazioni fiscali e/o previdenziali pari a 1.400.000 euro, e dunque una PFN rilevante ai fini del FFP negativa per 459.500.000 euro. Essendo il Fatturato Netto pari a 288.200.000 euro, può affermarsi che il requisito della non eccedenza dell'indebitamento netto 'FFP relevant' rispetto al Fatturato Netto non sia rispettato. E veniamo al Milan, i cui dati al 30 giugno 2018 sono aggiornati per effetto della avvenuta estinzione, il 28 settembre 2018, dei due bond emessi nel maggio del 2017, dall'azionista Rossoneri Sport Investment Luxembourg, pari complessivamente a 116.200.000, da parte di Project RedBlack, controllata Elliott, che li aveva interamente sottoscritti a fermo, e quotati sul Terzo Mercato di Vienna. Per effetto di tale estinzione, Project RedBlack, che ora controlla l'azionista Rossoneri Sport RedBlack, seguito la escussione dei pegni da quest'ultima emessi a garanzia del rimborso delle obbligazioni emesse, fa esporre al Milan uno zero alla voce obbligazioni delle passività finanziarie del proprio bilancio, con questi numeri: 36.500.000 euro di debito da factoring, 1.200.000 di debito verso banche, per un totale di euro 36.700.000 euro di passività finanziarie, che, al netto di disponibilità liquide per 24.700.000 euro, e attività finanziarie per 11 milioni di euro, generano una PFN rettificata pari a euro 2 milioni. Tale valore, sommato al saldo da calciomercato, negativo per 118.900.000 euro, determina una PFN rilevante ai fini del FFP, negativa per 120.900.000 euro. Obiettivo raggiunto quanto al rapporto PFN /Fatturato Netto (pari a 256 milioni di euro), ma fallito sul saldo da player trading, eccedente la soglia di deficit dei 100 milioni. Ciò spiega i continui warning della Uefa al Milan sulle operazioni di mercato, già dalla scorsa estate. Questi i numeri veri, poi, ovviamente, c'è il Fatto Quotidiano.