Pare sia scoppiata la Pioli mania..da parte di molti tifosi ma soprattutto di molti giornalisti e addetti ai lavori
sembra di parlare di un 39enne appena arrivato ma in realtà Pioli dovremmo conoscerlo abbastanza bene...ormai è nel "giro" da un bel pò
proverei ad analizzare alcuni semplici dati,che molti sembrano non ricordare, per provare a farsi un'idea un pò più ampia
tralasciando le esperienze in B e le squadre minori mi concentrerei sulle ultime panchine piu importanti: ovvero Bologna e soprattutto Lazio Inter e Fiorentina
per semplicità metto solo le vittorie (poi uno può andare a spulciare gli altri dati se vuole)
BOLOGNA
33 partite 13 vittorie
38partite 11 vittorie
18 partite 3 vittorie
LAZIO
38 partite 21 vittorie
31 partite 11 vittorie
INTER
23 partite 12 vittorie
FIORENTINA
38 partite 16 vittorie
31 partite 8 vittorie
Come vedete sembra che in tutte le sue esperienze ci sia sempre questa cosa che ritorna implacabilmente..ossia il fatto che parte bene (soprattutto se SUBENTRANTE) e poi fa male nelle stagioni successive...i motivi non li so (gli smontano la squadra? non riesce ad imporsi con la società? boh)..resta il fatto che questo è..
Questo non è un post contro Pioli...è solo per provare ad analizzare...io personalmente sono favorevole al cambio con Ragnick ma leggerò volentieri i vostri pareri
Prima di essere esonerato dalla Lazio, squadretta all'epoca, riuscì ad ottenere un terzo posto che è un risultato notevole. E mai raggiunto in seguito.
L'Inter al tempo era una polveriera, la Fiorentina di certo non ha migliorato i risultati negli anni seguenti e Pioli ha comunque avuto il merito di dimettersi.
Ad oggi meriterebbe la conferma, nonostante certi bassi tipo la sconfitta con l'Atalanta. Se si lavora bene, ereditando una squadra al 14esimo posto e per lo più composta di giovani, distrutta dal punto di vista fisico e mentale, portandola al quinto posto, dando un senso a tanti giocatori che sembravano persi, sarebbe giusto premiarlo.
Pioli sapeva bene di essere un semplice traghettatore, le voci sul tedesco si rincorrono da mesi, tanto rispetto per chi tiene in piedi la baracca ed ottiene 6 punti contro le prime due in classifica, rifilando 4 e 3 gol, rispettivamente. C'è anche del suo, altroché.
Su Ragnick ho molti dubbi, perché scelto dall'uomo di Elliot, che ha come obiettivo ultimo il rientrare dalla spesa: non mi sorprenderebbero affatto le cessioni, se non immediate entro il prossimo anno, di Theo, Donnarumma e Bennacer, quei giocatori che pur avendo certi difetti si sono dimostrati di un certo livello e che potrebbero tranquillamente essere la base per un gran Milan futuro. Ma chi se ne frega, plusvalenze, quarto posto, soldi, siamo a posto così. Per me Zlatan si riferisce a questo, nelle interviste. Non vede un Milan che nel "breve" punta a vincere ma ad un mezzo per fare soldi.