Piccoli osservatori crescono...

Pivellino

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Ma questo Piatek che il genoa ha preso per 5 mln dal campionato polacco?
Oltretutto nemmeno tanto carneade visto che arriva in A con una media di un gol ogni 2 partite.
23 anni e pare abbia tutto ma davvero tutto per diventare un top centravanti.
Ecco, questi sono colpi che mi sarei aspettato lo scorso anno anzichè follie come l'operazione silva.
Silva è stata una polpetta avvelenata che i due gonzi hanno ingurgitato
 

tonilovin93

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Concordo, Praet sarebbe perfetto per ruotare da mezzala con Jack/Kessiè e anche con Calhanoglu come esterno.

Sto vedendo Fluminense-Flamengo, in campo c'è molto talento come Vinicius Jr., Marlon nel Fluminense ma quello che mi sta meravigliando è Lucas Paquetá, sta letteralmente dominando il centrocampo in questo primo tempo nel derby.

Alla fine ti hanno accontentato!
 
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denis zakaria, l'ho visto pochissimo ma mi aveva colpito un po' di tempo fa. qualcuno lo conosce? cosa ne pensate?
 

Molenko

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Uppo questo topic perché stasera ho visto una grandissima prestazione del ragazzetto del Verona entrato dopo pochi minuti, Lovato. Difensore centrale di 20 anni, ma ha fatto vedere un coraggio nel seguire l'uomo designato, Pellegrini, anche a ridosso dell'area avversaria e un'aggressività nell'anticiparlo da difensore navigato. Ha tolto anche a Mkhytarian (se non ricordo male) la possibilità di calciare a rete da pochi metri in area con un intervento in scivolata impressionante. A ciò uniamo il fatto che ha fatto un paio di disimpegni palla al piede nello stretto da difensore moderno. Gran bella scoperta.
 
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Uppo questo topic perché stasera ho visto una grandissima prestazione del ragazzetto del Verona entrato dopo pochi minuti, Lovato. Difensore centrale di 20 anni, ma ha fatto vedere un coraggio nel seguire l'uomo designato, Pellegrini, anche a ridosso dell'area avversaria e un'aggressività nell'anticiparlo da difensore navigato. Ha tolto anche a Mkhytarian (se non ricordo male) la possibilità di calciare a rete da pochi metri in area con un intervento in scivolata impressionante. A ciò uniamo il fatto che ha fatto un paio di disimpegni palla al piede nello stretto da difensore moderno. Gran bella scoperta.

Credo sia il gioco ad uomo di juric, sulle orme del maestro gasperini, a mettere in luce doti fisiche, tecniche , agonistiche degli atleti.
Ne abbiamo discusso più e più volte e sai come la penso sul tema : l'esasperazione della zona ha come trasformato il calcio in una partita a scacchi dove si bada troppo ai movimenti della squadra perdendo però il filo conduttore sul singolo.

Il gioco a uomo e la conseguente responsabilizzazione del singolo invece ci regalano un calcio d'altri tempi dove si giocano i duelli individuali, viene reso di più facile lettura lo spartito di ogni singolo atleta e , come per magia, scopriamo doti che delle volte sembravano come nascoste.
Col gioco a uomo , che viene spacciato per prettamente difensivista ma è ben vedere è da coraggiosi accettare i duelli individuali, si può vincere o perdere ma si ha sempre quella sensazione che la prestazione non sia mancata in termini qualitativi e quantitativi.

Il ragazzo che hai citato è indubbiamente interessante e sta crescendo dentro il contesto tattico migliore.
Nel settore giovanile si dovrebbe allenare e giocare sempre a uomo.
Invece oggi gli allenamenti sono 'situazionali' e vediamo il talento del singolo perdersi dentro la tattica.
Non va bene.


Ai miei ragazzi quando si perdono l'uomo o non sanno cosa fare riporto spesso la battuta del film di benigni : ' si può sapere chi minghia era che doveva fare il tacchino???'.
Ecco , nella zona non capisci mai chi deve fare il tacchino e si prendono gol senza nemmeno accorgersene, nel gioco ad uomo ciò non accade.
La confusione genera alibi ed errori, l'organizzazione semplifica il lavoro.

Il gioco ad uomo esalta la fantasia del singolo in fase di possesso e le doti dei difendenti in fase di non possesso.
E a calcio si cresce e si vince solo giocando e vincendo i duelli individuali.
 

Molenko

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Credo sia il gioco ad uomo di juric, sulle orme del maestro gasperini, a mettere in luce doti fisiche, tecniche , agonistiche degli atleti.
Ne abbiamo discusso più e più volte e sai come la penso sul tema : l'esasperazione della zona ha come trasformato il calcio in una partita a scacchi dove si bada troppo ai movimenti della squadra perdendo però il filo conduttore sul singolo.

Il gioco a uomo e la conseguente responsabilizzazione del singolo invece ci regalano un calcio d'altri tempi dove si giocano i duelli individuali, viene reso di più facile lettura lo spartito di ogni singolo atleta e , come per magia, scopriamo doti che delle volte sembravano come nascoste.
Col gioco a uomo , che viene spacciato per prettamente difensivista ma è ben vedere è da coraggiosi accettare i duelli individuali, si può vincere o perdere ma si ha sempre quella sensazione che la prestazione non sia mancata in termini qualitativi e quantitativi.

Il ragazzo che hai citato è indubbiamente interessante e sta crescendo dentro il contesto tattico migliore.
Nel settore giovanile si dovrebbe allenare e giocare sempre a uomo.
Invece oggi gli allenamenti sono 'situazionali' e vediamo il talento del singolo perdersi dentro la tattica.
Non va bene.


Ai miei ragazzi quando si perdono l'uomo o non sanno cosa fare riporto spesso la battuta del film di benigni : ' si può sapere chi minghia era che doveva fare il tacchino???'.
Ecco , nella zona non capisci mai chi deve fare il tacchino e si prendono gol senza nemmeno accorgersene, nel gioco ad uomo ciò non accade.
La confusione genera alibi ed errori, l'organizzazione semplifica il lavoro.

Il gioco ad uomo esalta la fantasia del singolo in fase di possesso e le doti dei difendenti in fase di non possesso.
E a calcio si cresce e si vince solo giocando e vincendo i duelli individuali.

Sicuramente. Io, l'ho scritto più volte, non sono un grande amante della difesa a uomo (specialmente a 4, com'è per esempio nel caso del nostro Milan attuale, mentre la concepisco maggiormente nel caso di difesa a 3) perché richiede degli elementi sempre al top fisicamente e che debbano limitare al minimo gli errori nel corso dei 90 minuti per non far crollare tutto il castello, soprattutto non amo, in fase di pressione alta, quelle scalate lunghe che fanno i terzini, che vanno a prendere il terzino avversario fino alla metà campo opposta, mi piace vedere una difesa a 4 ordinata e che non si scomponga mai, ad esempio il Napoli di Sarri o la prima Inter di Spalletti erano fantastiche ed efficacissime per come si muovevano quando andavano in pressione, però è pur vero che giocare a uomo è una sorta di lotta per la sopravvivenza, ti costringe a vincere tutti i duelli, o almeno una grossa parte di essi, per non soccombere all'avversario, e quindi, in seconda battuta, ti migliora come calciatore.
 

Rivera10

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Credo sia il gioco ad uomo di juric, sulle orme del maestro gasperini, a mettere in luce doti fisiche, tecniche , agonistiche degli atleti.
Ne abbiamo discusso più e più volte e sai come la penso sul tema : l'esasperazione della zona ha come trasformato il calcio in una partita a scacchi dove si bada troppo ai movimenti della squadra perdendo però il filo conduttore sul singolo.

Il gioco a uomo e la conseguente responsabilizzazione del singolo invece ci regalano un calcio d'altri tempi dove si giocano i duelli individuali, viene reso di più facile lettura lo spartito di ogni singolo atleta e , come per magia, scopriamo doti che delle volte sembravano come nascoste.
Col gioco a uomo , che viene spacciato per prettamente difensivista ma è ben vedere è da coraggiosi accettare i duelli individuali, si può vincere o perdere ma si ha sempre quella sensazione che la prestazione non sia mancata in termini qualitativi e quantitativi.

Il ragazzo che hai citato è indubbiamente interessante e sta crescendo dentro il contesto tattico migliore.
Nel settore giovanile si dovrebbe allenare e giocare sempre a uomo.
Invece oggi gli allenamenti sono 'situazionali' e vediamo il talento del singolo perdersi dentro la tattica.
Non va bene.


Ai miei ragazzi quando si perdono l'uomo o non sanno cosa fare riporto spesso la battuta del film di benigni : ' si può sapere chi minghia era che doveva fare il tacchino???'.
Ecco , nella zona non capisci mai chi deve fare il tacchino e si prendono gol senza nemmeno accorgersene, nel gioco ad uomo ciò non accade.
La confusione genera alibi ed errori, l'organizzazione semplifica il lavoro.

Il gioco ad uomo esalta la fantasia del singolo in fase di possesso e le doti dei difendenti in fase di non possesso.
E a calcio si cresce e si vince solo giocando e vincendo i duelli individuali.

Assolutamente d' accordo con te. Nei vivai si dovrebbe giocare sempre a uomo e poi eventualmente imparare la zona. Solo se cresci giocando a uomo poi puoi completarti a zona e non viceversa.
 
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Sicuramente. Io, l'ho scritto più volte, non sono un grande amante della difesa a uomo (specialmente a 4, com'è per esempio nel caso del nostro Milan attuale, mentre la concepisco maggiormente nel caso di difesa a 3) perché richiede degli elementi sempre al top fisicamente e che debbano limitare al minimo gli errori nel corso dei 90 minuti per non far crollare tutto il castello, soprattutto non amo, in fase di pressione alta, quelle scalate lunghe che fanno i terzini, che vanno a prendere il terzino avversario fino alla metà campo opposta, mi piace vedere una difesa a 4 ordinata e che non si scomponga mai, ad esempio il Napoli di Sarri o la prima Inter di Spalletti erano fantastiche ed efficacissime per come si muovevano quando andavano in pressione, però è pur vero che giocare a uomo è una sorta di lotta per la sopravvivenza, ti costringe a vincere tutti i duelli, o almeno una grossa parte di essi, per non soccombere all'avversario, e quindi, in seconda battuta, ti migliora come calciatore.

Si , hai ragione : estremizzare non va mai bene.
Però l'interpretazione più valida del gioco a uomo è quella che porta al calcio totale quindi se un terzino viene portato fuori zona dall'avversario, a ridosso dell'area avversaria rivale, in quel caso deve ragionare da punta , adeguatamente coperto da un compagno che copre la sua zona.
Quindi non è più un difensore che pressa altissimo ma una punta che pressa in zona.

Comunque tornando al discorso di uomo e zona : bisogna scegliere sempre giocatori eccellenti nel giocare a uomo per poi farli giocare a zona perchè la marcatura a zona è tale solo fin quando non scatta quella ad uomo.
E scatta, prima o poi scatta.

I migliori giocatori nel gioco ad uomo, con e senza palla, saranno i migliori nella zona e zona mista.
Alla fine a calcio si vince vincendo i duelli individuali, con buona pace della zona che diluisce i difetti.
 
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