Piatek al Genoa: salta tutto.

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Sembrava fatta, ma alla fine sfuma l'operazione di Preziosi per riportare Piatek al Genoa.

Come riporta Sport Mediaset, Piatek chiedeva un ingaggio spropositato. E troppo oneroso era anche il riscatto chiesto dall'Hertha a fine stagione.

Ma tanto ci penserà la juve ad aiutare la succursale.
Sul mercato come con gli arbitri.

Da febbraio in poi prevedo già una serie di arbitraggi scandalosi per spezia e crotone per dar loro una spintarella gentile verso la serie B.
 

Raryof

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Veramente Kalinic è come Piatek (o peggio).
Così schifato da essere estromesso dalla migliore Croazia, a livello di risultati, di sempre.
Il fu Nikola, causa comportamenti sbagliati, è stato cacciato dalla nazionale vice-campione del mondo e pure Gattuso lo spedì in tribuna, da quanto era esaltato.

Per la prima volta da secoli non sono d'accordo con te.
Il tuo odio ti acceca: Piatek e Kalinic fanno schifo uguale.

Io però pensavo che Piatek al Genoa, la sua dimensione, avrebbe potuto fare di nuovo bene.

Percorsi simili e caratteri indecenti identici, già questo dovrebbe farti capire bene quello che è il destino di un giocatore mediocre/scarso (tecnicamente Kalinic è altra roba rispetto al polacco che è davvero scarso in tanti fondamentali, alcuni rasentano lo 0 netto) che ad un certo punto della carriera comincia a credersela una volta raggiunto il Milan di turno, a quel punto cosa succede, o reggi l'impatto e migliori sfruttando il tuo potenziale e l'"umiltè" o ti senti già arrivato e cominci a friggerti l'anima per l'incazzatura che hai nel non riuscire ad essere all'altezza come pensavi, in diversi casi alcuni se la prendono con chi critica (Ricardo Rodriguez) e se ne vanno in provincia sbattendo la porta e altri che sfruttano il momento e si fanno girare a squadre mediocri dove comunque si sentono fuori luogo o poco competitivi, Kalinic per dire ha resistito fino all'anno scorso, andando tramite intrallazzo all'Atletico prima di congedarsi dal calcio ad "alti" livelli prima alla Roma e poi al Verona dove sta svernando senza infamia e senza lode.
Vuoi altri esempi? Cutrone, scarso e cosciente ma con un carattere meno ostentante, un piccolo Sir di provincia, quindi un controsenso, quando ha capito che sarebbe finito al macello presto ha cercato prima di offrirsi all'Atletico di turno (toh sempre l'Atletico) e poi di resistere facendo qualche golletto inutile con l'U21 dove ANCORA gioca, un predestinato come lui, scarso scarsissimo e pure gobbo, uno che però ci aveva provato a resistere ma essendo partito dal bassissimo proprio non ha avuto quella considerazione tale che lo portasse a trovare il contrattone della vita salvacarriera magari nel periodo d'oro personale e ora non riuscirebbe nemmeno a correre per 1 minuto di fila senza avere la voglia di dare calci ai compagni che giocano al posto suo o di impazzire per non essere mai stato all'altezza di certi livelli (pure la Fiorentina lo lascerà andare presto, magari in qualche neopromossa si farà la sua carrierina da Gilardino moderno).
E' per questo che il Milan ha svoltato, non con la tecnica, cioè sì anche grazie a quella e al talento, ma soprattutto grazie alla personalità e al carattere, adesso ciò che è importante è scovare giocatori con la personalità giusta, profili da Milan come si suol dire, perché noi conosciamo benissimo la mediocrità e quei giocatori lì sono gli stessi su cui abbiamo puntato per anni, come il Susino, fino a farli scoppiare, fino a ficcarli ovunque pur di dar per certa la loro utilità e il loro talento, no non è più roba per noi questa tipologia di giocatorini sempre alla ricerca del contrattone; sarei sorpreso se ne arrivasse anche solo un simile, tipo Krunic, d'ora in poi, uno senza talento, un talento non talento, uno fuori luogo in mezzo ai nostri, no sarebbe ridicolo, ce ne accorgeremmo subito.
 

A.C Milan 1899

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Percorsi simili e caratteri indecenti identici, già questo dovrebbe farti capire bene quello che è il destino di un giocatore mediocre/scarso (tecnicamente Kalinic è altra roba rispetto al polacco che è davvero scarso in tanti fondamentali, alcuni rasentano lo 0 netto) che ad un certo punto della carriera comincia a credersela una volta raggiunto il Milan di turno, a quel punto cosa succede, o reggi l'impatto e migliori sfruttando il tuo potenziale e l'"umiltè" o ti senti già arrivato e cominci a friggerti l'anima per l'incazzatura che hai nel non riuscire ad essere all'altezza come pensavi, in diversi casi alcuni se la prendono con chi critica (Ricardo Rodriguez) e se ne vanno in provincia sbattendo la porta e altri che sfruttano il momento e si fanno girare a squadre mediocri dove comunque si sentono fuori luogo o poco competitivi, Kalinic per dire ha resistito fino all'anno scorso, andando tramite intrallazzo all'Atletico prima di congedarsi dal calcio ad "alti" livelli prima alla Roma e poi al Verona dove sta svernando senza infamia e senza lode.
Vuoi altri esempi? Cutrone, scarso e cosciente ma con un carattere meno ostentante, un piccolo Sir di provincia, quindi un controsenso, quando ha capito che sarebbe finito al macello presto ha cercato prima di offrirsi all'Atletico di turno (toh sempre l'Atletico) e poi di resistere facendo qualche golletto inutile con l'U21 dove ANCORA gioca, un predestinato come lui, scarso scarsissimo e pure gobbo, uno che però ci aveva provato a resistere ma essendo partito dal bassissimo proprio non ha avuto quella considerazione tale che lo portasse a trovare il contrattone della vita salvacarriera magari nel periodo d'oro personale e ora non riuscirebbe nemmeno a correre per 1 minuto di fila senza avere la voglia di dare calci ai compagni che giocano al posto suo o di impazzire per non essere mai stato all'altezza di certi livelli (pure la Fiorentina lo lascerà andare presto, magari in qualche neopromossa si farà la sua carrierina da Gilardino moderno).
E' per questo che il Milan ha svoltato, non con la tecnica, cioè sì anche grazie a quella e al talento, ma soprattutto grazie alla personalità e al carattere, adesso ciò che è importante è scovare giocatori con la personalità giusta, profili da Milan come si suol dire, perché noi conosciamo benissimo la mediocrità e quei giocatori lì sono gli stessi su cui abbiamo puntato per anni, come il Susino, fino a farli scoppiare, fino a ficcarli ovunque pur di dar per certa la loro utilità e il loro talento, no non è più roba per noi questa tipologia di giocatorini sempre alla ricerca del contrattone; sarei sorpreso se ne arrivasse anche solo un simile, tipo Krunic, d'ora in poi, uno senza talento, un talento non talento, uno fuori luogo in mezzo ai nostri, no sarebbe ridicolo, ce ne accorgeremmo subito.

Perfetto come sempre. :ok:

Solo una cosa: Cutrone darebbe un rene per diventare il Gilardino moderno, Gilardino ha fatto oltre 200 goal in Serie A, una roba del genere il buon Cutrogolle manco nei sogni più bagnati. :rotolo:
 

Raryof

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Perfetto come sempre. :ok:

Solo una cosa: Cutrone darebbe un rene per diventare il Gilardino moderno, Gilardino ha fatto oltre 200 goal in Serie A, una roba del genere il buon Cutrogolle manco nei sogni più bagnati. :rotolo:

Ma infatti i Gilardini moderni non hanno più senso in questo calcio che è fatto per la maggior parte di potenza, corsa e ritmo (oltre alla tecnica di base che nessuno di questi Gilardini moderni ha ma che al tempo giocatori come il RealGila o lo stesso Pippo compensavano con una grandissima vena realizzativa).
Pippo poi era fuori scala e giocatori come il Gila non si sono nemmeno avvicinati a quella tipologia di giocatori che tecnicamente erano poca roba ma sapevano segnare in tutte le maniere.
Non è più un calcio per giocatori del genere, i giocatori rappresentano il periodo storico in cui nascono e il calcio purtroppo per loro evolve.
 

A.C Milan 1899

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Ma infatti i Gilardini moderni non hanno più senso in questo calcio che è fatto per la maggior parte di potenza, corsa e ritmo (oltre alla tecnica di base che nessuno di questi Gilardini moderni ha ma che al tempo giocatori come il RealGila o lo stesso Pippo compensavano con una grandissima vena realizzativa).
Pippo poi era fuori scala e giocatori come il Gila non si sono nemmeno avvicinati a quella tipologia di giocatori che tecnicamente erano poca roba ma sapevano segnare in tutte le maniere.
Non è più un calcio per giocatori del genere, i giocatori rappresentano il periodo storico in cui nascono e il calcio purtroppo per loro evolve.

Rary, concordo sul fatto che giocatori del genere siano anacronistici, oggi, però è altrettanto vero che oggi si fa troppo presto a etichettare di “Inzaghi” della situazione il primo centravanti brocco con due ferri da stiro al posto dei piedi che però mostra qualche buon movimento in area e un discreto fiuto del goal (spesso per un breve periodo, per poi assestarsi ad aver bisogno di cinque palle nitide per metterne una). E io capisco anche perché vengano etichettati facilmente, perché “fanno simpatia”, è il profilo dell’underdog, no? Lo scarpone senza tecnica che però sapendo muoversi in area può vincere mondiali e Champions, piace perché da un senso di “mobilità sociale”, di democrazia, una specie di sogno americano applicato al calcio.

Il problema è a monte, e cioè appunto che questi giocatori spesso vengono accostati ad altri del passato, tipo Inzaghi (o allo stesso Gilardino, che valeva un quinto di Inzaghi e allo stesso tempo valeva dieci Piatek e Cutrone, che 200 goal farebbero fatica a farli in Serie B, figuriamoci in Serie A).
A parte che Inzaghi a modo suo era un fuoriclasse, perché nei tempi e nelle letture è stato uno dei più grandi attaccanti di sempre, anche se non aveva certo un tocco fatato, il problema di questi brocchi d’area moderni è che non sono buoni manco come poachers.

Per dire, se Piatek lo scorso anno con noi, pur essendo un fantasma totale fuori area, avesse confermato di avere davvero un buon fiuto del goal come in effetti aveva nel suo periodo magico, avrebbe chiuso il girone d’andata con almeno (almeno) 7/8 goal su azione, almeno, e noi con 33/35 punti in classifica (avremmo vinto col Toro, col Napoli, e almeno pareggiato coi gobbi, giusto per ricordare tre partite perse o pareggiate a causa di suoi goal mangiati incredibilmente, e se ne è mangiati tanti in tante altre, ma quelle le ricordo benissimo). Non so se mi spiego.

Poi ovviamente saremmo dovuti andare alla ricerca di un’altra punta più completa, però è per dire, e so che su questo concordi, che il problema di gente come Cutrone e Piatek è che sanno fare una sola cosa, ossia finalizzare, per il resto è come giocare in 10, e in più manco quell’unica cosa che sanno fare la sanno fare bene davvero, perché finito il loro momento magico (che per Cutrone fu il 2017/2018 in cui fece 18 goal tra le varie competizioni, bottino davvero degno di nota per un diciannovenne, mentre per Piatek fu l’anno dopo), oltre ad essere dei pesi morti fuori area, pure in area ne mettono una su cinque.

In altre parole, di sicuro il calcio moderno non è fatto per i centravanti agli Inzaghi, ma se uno è un poacher forte, tipo Icardi, non finisce a giocare all’Hertha Berlino o alla Fiorentina, se uno invece è un poacher e in più brocco come pochi, eh, lì son zacci amari.

Perché parliamoci chiaro, Icardi è della stessa “tipologia” di centravanti di Piatek e Cutrone. La differenza qui è banalmente il “livello”, esponenzialmente più alto in Icardi, ecco Icardi se mettesse la testa a posto nella squadra giusta potrebbe essere davvero “un grande poacher”, uno di quelli che in fase di manovra ti lasciano in 10 ma che ne mettono dentro due su tre, di occasioni, uno di quelli coi quali vincere campionati e Champions, potenzialmente (anche se preferisco punte più complete).

Ma Piatek e Cutrone... forse la Coppa ali della vittoria ti possono far vincere. Forse.
 

7AlePato7

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Ancora non mi spiego come siamo riusciti a venderlo a titolo definitivo. Un capolavoro. Pensavo ci rimanesse sul groppone a vita.
Perché speravano che il vero Piatek fosse quello del primo anno in Italia. Francamente devo dire che secondo me il problema di Piatek è soprattutto di natura mentale. A mio avviso si è montato la testa, perché non è possibile credere a una involuzione di questo genere. Non credo quando si dice che uno “ha fatto la stagione della vita” perché le qualità o le hai o non le hai. Il problema semmai è di natura psicologica, si è sentito arrivato e non ci ha messo più quella cattiveria agonistica che metteva prima in allenamento. Sia chiaro, che tecnicamente non sia un granché concordo, ma non può negare avesse delle qualità.
 

A.C Milan 1899

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Perché speravano che il vero Piatek fosse quello del primo anno in Italia. Francamente devo dire che secondo me il problema di Piatek è soprattutto di natura mentale. A mio avviso si è montato la testa, perché non è possibile credere a una involuzione di questo genere. Non credo quando si dice che uno “ha fatto la stagione della vita” perché le qualità o le hai o non le hai. Il problema semmai è di natura psicologica, si è sentito arrivato e non ci ha messo più quella cattiveria agonistica che metteva prima in allenamento. Sia chiaro, che tecnicamente non sia un granché concordo, ma non può negare avesse delle qualità.

Il primo anno faceva bene perché sia al Genoa che al Milan era messo in condizione di praticamente toccare la palla solo in area di rigore per battere a rete, quindi non poteva mostrare tutti i suoi limiti, che tecnicamente sono davvero limiti mostruosi (francamente in Serie A fatico a ricordare, anche nelle neopromosse, attaccanti più scarsi tecnicamente).

Quindi, se al poter toccare il pallone solo in area, senza dover contribuire al gioco e crearsi le occasioni da solo, ci aggiungiamo che lui stesso disse testualmente “il pallone mi viene a cercare” quasi come se, prima di credersela, si fosse reso conto che ciò che stava facendo non era rappresentativo del suo reale livello, beh, abbiamo il quadro completo.

Le stagioni della vita esistono eccome, Ale, lui nel periodo d’oro tra Genoa e Milan, ossia il periodo che va da Agosto 2018 a Marzo 2019, era l’attaccante con la conversion rate più alta di tutta Europa, cioè era l’attaccante che aveva la percentuale di tiri trasformati in goal più alta in assoluto, si, proprio così, più alta di Messi e Cristiano Ronaldo. Visto che difficilmente uno con tali qualità, se le avesse avute davvero e avessero fatto parte di ciò che poteva dare veramente, sarebbe arrivato a 23 anni giocando in Ekstraklasa, e visto che come detto sopra, pure lui stesso disse, in un momento di consapevolezza, che “il pallone mi viene a cercare”, direi che qualche conclusione possiamo trarla.

Anche perché pure nel primo anno i limiti tecnici e fisici (mancanza totale di progressione, facilità a marcarlo e ad annullarlo nell’1 vs 1, zero dribbling, tiro da fuori area non pervenuto, capacità di tenere la palla completamente assente ecc ecc) si vedevano chiaramente, appunto erano mascherati dal periodo d’oro e dalla percentuale mostruosa di tiri trasformati in goal, ma se guardiamo “the whole package” era già evidente che non fosse roba da grande squadra, infatti lo prese Leonardo del piccolo Milan gattusiano, di certo non lo prese, né tentò di prenderlo, alcuna big europea. Aggiungiamoci inoltre che già nel periodo d’oro il 90% dei suoi goal lì faceva contro le squadra di bassa e bassissima classifica, ad esempio al Genoa, dei “mostruosi” 13 goal in un girone , solo 2 furono segnati contro delle grandi (1 goal a testa contro Lazio e Roma mi sembra, per il resto goal a neopromosse e a squadre da lotta per non retrocedere), e già allora quando gli mettevi un Acerbi o uno Skriniar a uomo diventava più mite di un hyppy sotto lsd. E pure col Milan il 90% dei suoi goal in campionato furono contro squadre piccole e medie, si in coppa Italia fece una gran serata contro il Napoli e Koulibaly, ma sono cose che capitano, anche Nesta talvolta veniva umiliato dallo scarsone di provincia, peccato che il “vero Nesta” fosse capace di tenere testa a Messi a 36 anni.

Ultima cosa sull’aspetto mentale: sotto certi aspetti Icardi è pure peggio, Icardi è uno che, per sua stessa ammissione, del calcio gliene sbatte fin lì, però nonostante ciò rimane Icardi, perché quando le qualità le hai le hai, quando invece sei stato baciato in fronte dalla dea bendata per un periodo le cose poi “rientrano”. Ricordiamo Destro? Anche lui fece una grandissima stagione, in Serie A, poi però dovette fare i conti con la realtà delle cose.
 
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Il primo anno faceva bene perché sia al Genoa che al Milan era messo in condizione di praticamente toccare la palla solo in area di rigore per battere a rete, quindi non poteva mostrare tutti i suoi limiti, che tecnicamente sono davvero limiti mostruosi (francamente in Serie A fatico a ricordare, anche nelle neopromosse, attaccanti più scarsi tecnicamente).

Quindi, se al poter toccare il pallone solo in area, senza dover contribuire al gioco e crearsi le occasioni da solo, ci aggiungiamo che lui stesso disse testualmente “il pallone mi viene a cercare” quasi come se, prima di credersela, si fosse reso conto che ciò che stava facendo non era rappresentativo del suo reale livello, beh, abbiamo il quadro completo.

Le stagioni della vita esistono eccome, Ale, lui nel periodo d’oro tra Genoa e Milan, ossia il periodo che va da Agosto 2018 a Marzo 2019, era l’attaccante con la conversion rate più alta di tutta Europa, cioè era l’attaccante che aveva la percentuale di tiri trasformati in goal più alta in assoluto, si, proprio così, più alta di Messi e Cristiano Ronaldo. Visto che difficilmente uno con tali qualità, se le avesse avute davvero e avessero fatto parte di ciò che poteva dare veramente, sarebbe arrivato a 23 anni giocando in Ekstraklasa, e visto che come detto sopra, pure lui stesso disse, in un momento di consapevolezza, che “il pallone mi viene a cercare”, direi che qualche conclusione possiamo trarla.

Anche perché pure nel primo anno i limiti tecnici e fisici (mancanza totale di progressione, facilità a marcarlo e ad annullarlo nell’1 vs 1, zero dribbling, tiro da fuori area non pervenuto, capacità di tenere la palla completamente assente ecc ecc) si vedevano chiaramente, appunto erano mascherati dal periodo d’oro e dalla percentuale mostruosa di tiri trasformati in goal, ma se guardiamo “tre whole package” era già evidente che non fosse roba da grande squadra, infatti lo prese Leonardo del piccolo Milan gattusiano, di certo non lo prese, né tentò di prenderlo, alcuna big europea. Aggiungiamoci inoltre che già nel periodo d’oro il 90% dei suoi goal lì faceva contro le squadra di bassa e bassissima classifica, ad esempio al Genoa, dei “mostruosi” 13 goal in un girone , solo 2 furono segnati contro delle grandi (1 goal a testa contro Lazio e Roma mi sembra, per il resto goal a neopromosse e a squadre da lotta per non retrocedere), e già allora quando gli mettevi un Acerbi o uno Skriniar a uomo diventava più mite di un hyppy sotto lsd. E pure col Milan il 90% dei suoi goal in campionato furono contro squadre piccole e medie, si in coppa Italia fece una gran serata contro il Napoli e Koulibaly, ma sono cose che capitano, anche Nesta talvolta veniva umiliato dallo scarsone di provincia, peccato che il “vero Nesta” fosse capace di tenere testa a Messi a 36 anni.

Ultima cosa sull’aspetto mentale: sotto certi aspetti Icardi è pure peggio, Icardi è uno che, per sua stessa ammissione, del calcio gliene sbatte fin lì, però nonostante ciò rimane Icardi, perché quando le qualità le hai le hai, quando invece sei stato baciato in fronte dalla dea bendata per un periodo le cose poi “rientrano”. Ricordiamo Destro? Anche lui fece una grandissima stagione, in Serie A, poi però dovette fare i conti con la realtà delle cose.

Concordo soprattutto sui limiti fisici. Sulla mente ci si può lavorare ma sul fisico... no.
Doveva giocare sull'esplosivita' ma di fatto aveva lo scatto di un lombrico morto...
 

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Concordo soprattutto sui limiti fisici. Sulla mente ci si può lavorare ma sul fisico... no.
Doveva giocare sull'esplosivita' ma di fatto aveva lo scatto di un lombrico morto...

Per non parlare di come viene sottomesso nei contrasti coi difensori. Il problema infatti è quello, non eccelle in nulla: Pippo per dire aveva uno scatto nel breve FANTASTICO, oltre che, come detto, una capacità nei tempi e nelle letture di gioco da grandissimo all time del ruolo, quindi Pippo non aveva grande tecnica o forza fisica ma aveva altre qualità nelle quali era un’eccellenza mondiale (un po’ come Icardi, che però reputo nettamente inferiore a Pippo, anche per una questione di testa, ecco nel caso di Icardi si che si può parlare di talento sprecato, perché potrebbe davvero essere un grande poacher, anzi lo è già, però potrebbe ambire ai massimi livelli se avesse una testa come quella di Superpippo e la stessa passione per il calcio). Piatek, Cutrone & Co invece non eccellono in nulla né tecnicamente né fisicamente, si pensava che fossero dei cobra implacabili in area salvo poi scoprire che finita la loro purple patch (cioè il periodo magico, che per Cutrone fu il 2017/2018 e per il polacco l’anno successivo) necessitano di 4/5 occasioni per trasformarne una, e allora ciao, perché non puoi avere uno che ti lascia in 10 in fase di costruzione di gioco (oltre a non fare le due fasi) e poi necessita pure di 4/5 occasioni pulite per metterne una, giocatori così può “permetterseli” solo una squadretta da medio/bassa classifica che lotta per non retrocedere.
 
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