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DexMorgan

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Ragazzi rendetevi conto che con Ancelotti è stato l'anno migliore di Pato eh, quando meritava giocava ed aveva fiducia. Andato via Carletto è stata una lenta decadenza, anno dopo anno.

E soprattutto, anche a livello di prestazioni, era molto più continuo a 18/19 anni.

Ergo, con Carletto Niang avrebbe collezionato molto più che 4 presenze in 6 mesi.
 

Jino

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Non ha fatto altro che celebrarlo e proclamarlo prossimo pallone d'oro, coadiuvato pure dalla società. Doveva cercare di tenerlo lontano da interviste e tutto il resto finché non fosse stato mentalmente pronto, cosa che non è avvenuta e che ha contruibuito a rinc*glionirlo fino a fargli fare uscite imbecilli come quella post Anderlecht. A Pato non è stato insegnato il sacrificio, l'umiltà e il mettersi al servizio della squadra (e visto il suo passato è ridicolo che non avesse questi valori stampati in testa), cosa che invece è stata molto insegnata ad El Shaarawy, che ha la testa bassa e aiuta la squadra senza lamentarsi.

Stephan il sacrificio non l'ha imparato al Milan, mettiamo in chiaro le cose, l'ho visto tante volte allo stadio a Padova, già allora quando faceva l'esterno sinistro di centrocampo tornava fin nella propria metà campo. Cerchiamo di non dare meriti a chi non ne ha, questa caratteristiche El Shaarawy ce l'ha da sempre.
 

DexMorgan

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Quoto Jino.

E aggiungo, lo spirito di sacrificio è una cosa che hai già, difficilmente ti viene insegnata o fatta entrare in testa se non ce l'hai.

Un Balotelli, ad esempio, non lo farà mai. E nemmeno Pato.
 

Jino

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Io non credo sia impossibile entrare nell'ottica del sacrificio, io credo si possa, certo sono in pochi ad avere la mentalità giusta per poterlo fare.

Parliamoci chiaro, un attaccante per esser veramente determinante li davanti non può permettersi di tornare continuamente. Lo stesso El Shaarawy, adesso fa tutto questo lavoro semplicemente perchè ha 20 anni, più passerà il tempo e più il ragazzo diventerà attaccante e tornerà sempre meno.

Poi un'altra sostanziale differenza sta nel fatto che Pato era una punta, El Shaarawy un esterno offensivo. Due ruoli assai diversi.

Niang è una punta, il sacrificio di tornare a recuperare palloni non ce l'ha, perchè non è il ruolo dell'attaccante. A me frega faccia gol, non che recuperi palla. Se devo prender un attaccante che ruba palloni vado a prender Meggiorini, si vede poi la media gol comunque.
 

DexMorgan

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Si, sono d'accordo. Sia chiaro non intendevo che la punta o esterno d'attacco debba ripiegare OGNI volta. Intendevo che quando c'è da fare due corse in più per recuperare un pallone, quando la squadra è in difficoltà, si devono fare. Mi viene in mente Eto'o, che quando c'era bisogno si metteva nella linea dei centrocampisti o faceva il terzini [vedi a Barcellona o a Londra con il Chelsea], ma anche lo stesso Sheva quando c'era bisogno lo trovavi a lottare. Questo intendo, cioè non è che quando la squadra va in difficoltà sto li nella trequarti avversaria a pascolare.
 
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Io non credo sia impossibile entrare nell'ottica del sacrificio, io credo si possa, certo sono in pochi ad avere la mentalità giusta per poterlo fare.

Parliamoci chiaro, un attaccante per esser veramente determinante li davanti non può permettersi di tornare continuamente. Lo stesso El Shaarawy, adesso fa tutto questo lavoro semplicemente perchè ha 20 anni, più passerà il tempo e più il ragazzo diventerà attaccante e tornerà sempre meno.

Poi un'altra sostanziale differenza sta nel fatto che Pato era una punta, El Shaarawy un esterno offensivo. Due ruoli assai diversi.

Niang è una punta, il sacrificio di tornare a recuperare palloni non ce l'ha, perchè non è il ruolo dell'attaccante. A me frega faccia gol, non che recuperi palla. Se devo prender un attaccante che ruba palloni vado a prender Meggiorini, si vede poi la media gol comunque.

Ti prego non parlare come berlusconi, Pato era un mostro da esterno d'attacco, era perfetto in quel ruolo, aveva lo spazio e tutto il campo che voleva per correre e bruciare l'uomo in dribbling con la velocità, accentrandosi e segnando. Ma visto che faceva tanti gol berlusconi ha avuto la brillante idea di disporre che diventasse una punta, perché secondo il suo cervello ritardato "se segna partendo da lontano, figurati se sta davanti alla porta", e così l'hanno pompato, ma Pato i movimenti da punta mai li ha avuti e sono la ragione per cui da centravanti fa vomitare. Pato partendo da lontano faceva il meglio, anche l'anno dello scudetto, col napoli fece la sua miglior partita partendo in contropiede entrambe le volte, col chievo inserendosi in avanti e dribblando. (parliamoci chiaro, con l'inter due volte il pallone gli è arrivato addosso per sbaglio davanti a mezza porta vuota, il primo su un rimpallo, il secondo su un tiro malriuscito di abate). Pato era un esterno perfetto, il volerlo trasformare centravanti è stato il primo colossale errore che lo ha annientato insieme agli infortuni.
 

Jino

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Ma l'essere un centravanti ha tantissime sfumature, Pato chiaramente non può rendere da punta statica, ma Pato per la capacità di vedere la porta era giusto accentrarlo e avvicinarlo all'area. Faccio un esempio di altri attaccanti: Aguero, Benzema, Ibra. Non sono prime punte statiche d'area, ma sono prime punte che si muovono sul fronte d'attacco. A questo doveva ambire Alexandre come ruolo.

Pato da esterno d'attacco lo si è visto solamente nella gestione di Leonardo, ma l'ha potuto interpretare quel ruolo con un buonissimo numero di segnature solamente perchè sull'esterno dall'altra parte c'era Ronaldinho. Il movimento era semplice, movimento a tagliare verso il centro e Ronaldinho con la sua capacità tecnica metteva in porta Pato. Una volta partito Ronaldinho il giochetto non avrebbe più funzionato. E sinceramente lasciare Pato a fare l'attaccante largo a destra, per fare massimo una decina di gol a stagione sarebbe stato uno spreco, vista la sua capacità di vedere la porta. Pato è il gol, Pato è nato per fare gol. E' uno da 30 gol l'anno, numeri che sull'esterno non potrebbe mai raggiungere.

Gli stessi Messi e Ronaldo sono partiti come esterni offensivi, di fatto un alto numero di reti l'hanno trovato però quando sono stati spostati nel mezzo. L'errore non è stato il voler trasformare Pato in una punta centrale, bensì il repentino cambiamento della sua struttura fisica. Ammesso che la colpa sia realmente quella.
 

Gnagnazio

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Ragazzi rendetevi conto che con Ancelotti è stato l'anno migliore di Pato eh, quando meritava giocava ed aveva fiducia. Andato via Carletto è stata una lenta decadenza, anno dopo anno.

E soprattutto, anche a livello di prestazioni, era molto più continuo a 18/19 anni.

Ergo, con Carletto Niang avrebbe collezionato molto più che 4 presenze in 6 mesi.

L'esempio Pato dovrebbe fare riflettere. Pato ha giocato forse troppo subito.
Niang ? Non dobbiamo rovinarlo. Stiamo parlando di un giocatore di SOLO 18 anni. compiuti.

Farlo giocare troppo partite subito è rischioso. Già facciamo giocare ad ogni partita El Shaarawy.
Lui deve crescere piano piano.

Pato l'abbiamo fato giocare subito e l'abbiamo perduto.
 
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Comunque sia, anche se oggi è un ruolo che sta cadendo in disuso, c'è anche la cosiddetta seconda punta. Pato era una seconda punta "realizzatrice", cioè una seconda punta che partiva da lontano per segnare...
 
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