Milan: strategia difensiva per il TAS inviata la prox settimana.

Casnop

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Però Elliott non ha i tempi tecnici per sviluppare un nuovo credibile business plan e soprattutto non può garantire in prima persona che sarà lui il soggetto proprietario nei prossimi anni, per sua stessa identità di fondo.

Il TAS potrebbe al massimo sospendere la sanzione permettendo ai nuovi di insidiarsi ed addirittura stipulare nel 2019 un voluntary (senza queste sanzioni pregresse che lo renderebbero impossibile) finalmente con un business plan credibile, magari persino su consenso della UEFA stessa, ma saremmo di fronte all'ennesimo assist clamoroso che le istituzioni ci fanno come AC Milan.
La sospensione è stata espressamente evocata dalla Adjudicatory Chamber della Uefa, nella decisione impugnata, come opzione al sopraggiungere di fatti nuovi. ;)
 

Djerry

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Ma quello è il giochino ufficiale del Qatar, elliott non mette un euro se non per riprenderne tre.

E soprattutto non è questione di fondo, ma di garantire di essere il proprietario futuro, è questo che vuole la UEFA.

Se Elliott domani impazzisce e dice di avere un piano di 5 anni per riportare al vertice il Milan coprendo gli eventuali deficit, alla UEFA va benissimo. Ma l'identità storica di Elliott non pare portare a quella conclusione.

La UEFA ha fatto di tutto per venirci incontro, addirittura ci ha detto come e quando potrebbe far sospendere la sanzione. Elliott potrebbe servire non in quanto lui proprietario, ma in quanto promettente dell'arrivo di un nuovo proprietario, ma siamo comunque "incompleti" e servirebbe l'ennesimo assist delle istituzioni.
 
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E soprattutto non è questione di fondo, ma di garantire di essere il proprietario futuro, è questo che vuole la UEFA.

Se Elliott domani impazzisce e dice di avere un piano di 5 anni per riportare al vertice il Milan coprendo gli eventuali deficit, alla UEFA va benissimo. Ma l'identità storica di Elliott non pare portare a quella conclusione.

La UEFA ha fatto di tutto per venirci incontro, addirittura ci ha detto come e quando potrebbe far sospendere la sanzione. Elliott potrebbe servire non in quanto lui proprietario, ma in quanto promettente dell'arrivo di un nuovo proprietario, ma siamo comunque "incompleti" e servirebbe l'ennesimo assist delle istituzioni.

Circa il VA e il SA io la penso esattamente come te : si sapeva a cosa si andava incontro e cosa sarebbe successo.
In tutta questa faccenda ci sono menti troppo acute che mi possano far credere a un cosi goffo scivolone su una buccia di banana.
L'imbarazzo di fassone non è affatto credibile, se cosi fosse andrebbe rimosso immediatamente dal ruolo che occupa.
Vedremo a cosa porterà questa esclusione , sempre che venga confermata.
Se invece davvero credevano di farla franca con la uefa questo 'no' ha solo accelerato il susseguirsi naturale degli eventi.
 

malos

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 8 luglio, alla fine della prossima settimana il Milan invierà al TAS la memoria difensiva della quale se ne sta occupando un pool di legali guidati da Cappelli insieme ad Andrea Aiello, consulente svizzero.

Ecco la strategia, già riportata numerose volte:

1) Le responsabilità sul triennio 2014/17 sono della vecchia proprietà

2) Dimostrare che l'esclusione dalle coppe è una pena sproporzionata

3) Provare che il business plan presentato alla Uefa non è contraddittorio e poco credibile ma che è stato modificato in corsa per migliorare l'efficacia.

Per vincere al TAS, l'ingresso di un nuovo socio avrebbe la sua importanza.

Tutti gli arbitri, anche quelli indicati da Milan e Uefa, saranno imparziali. Dunque, niente favori.

Udienza e sentenza nella stesso giorno, il 19 luglio.



Ma statevene a casa che fate più bella figura.
 

Jazzy R&B

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Begli argomenti, molto convincenti, il primo poi è da Zelig
 

Casnop

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E soprattutto non è questione di fondo, ma di garantire di essere il proprietario futuro, è questo che vuole la UEFA.

Se Elliott domani impazzisce e dice di avere un piano di 5 anni per riportare al vertice il Milan coprendo gli eventuali deficit, alla UEFA va benissimo. Ma l'identità storica di Elliott non pare portare a quella conclusione.

La UEFA ha fatto di tutto per venirci incontro, addirittura ci ha detto come e quando potrebbe far sospendere la sanzione. Elliott potrebbe servire non in quanto lui proprietario, ma in quanto promettente dell'arrivo di un nuovo proprietario, ma siamo comunque "incompleti" e servirebbe l'ennesimo assist delle istituzioni.
Nessun ordinamento può imporre limiti alla proprietà privata di azioni, alla loro circolazione, alla libertà di impresa. Non si può impedire a chiunque di trasferire le azioni, di cedere il controllo di clubs, quando, dove e come ritiene opportuno farlo, pena l'applicazione di sanzioni. Il going concern, la continuità aziendale, come recepita dalla totalità degli ordinamenti civilistici, e dai comuni principi di contabilità aziendale, esprime piuttosto la capacità di una impresa di far fronte alle proprie obbligazioni ed agli impegni nel corso della normale attività, il che significa che la liquidità derivante dalla gestione corrente, insieme ai fondi disponibili (in cassa, in banca, mediante linee di credito,ecc.) devono essere sufficienti per rimborsare i debiti e far fronte agli impegni in scadenza. Da ciò consegue che le attività e le passività sono contabilizzate tenendo conto della capacità dell’impresa di realizzare tali attività e di assolvere ai propri impegni nel normale svolgimento della sua attività, indipendentemente dalla continuità soggettiva nell'esercizio della impresa aziendale, che è a tali effetti irrilevante, o al più limitata ad una mera allegazione. Non è un fatto soggettivo, ma contabile, in relazione alle obbligazioni assunte. La Uefa ha valutato, avrebbe valutato, proprio la carenza di liquidità di cassa nella gestione corrente del Milan per adempiere alle obbligazioni verso Elliott, ed ha continuamente sollecitato il suo sostegno tramite il rifinanziamento. Non essendo intervenuto nemmeno questo, ha chiamato il difetto di going concern, ed incolpato il club. È chiaro che lo scenario che si prospetta, con la escussione dei pegni e la possibile entrata del creditore nel capitale, elimina in radice il problema di sostenibilità tramite cassa di un debito, perché esso viene definitivamente rimesso. :sisi:
 

Djerry

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Nessun ordinamento può imporre limiti alla proprietà privata di azioni, alla loro circolazione, alla libertà di impresa. Non si può impedire a chiunque di trasferire le azioni, di cedere il controllo di clubs, quando, dove e come ritiene opportuno farlo, pena l'applicazione di sanzioni. Il going concern, la continuità aziendale, come recepita dalla totalità degli ordinamenti civilistici, e dai comuni principi di contabilità aziendale, esprime piuttosto la capacità di una impresa di far fronte alle proprie obbligazioni ed agli impegni nel corso della normale attività, il che significa che la liquidità derivante dalla gestione corrente, insieme ai fondi disponibili (in cassa, in banca, mediante linee di credito,ecc.) devono essere sufficienti per rimborsare i debiti e far fronte agli impegni in scadenza. Da ciò consegue che le attività e le passività sono contabilizzate tenendo conto della capacità dell’impresa di realizzare tali attività e di assolvere ai propri impegni nel normale svolgimento della sua attività, indipendentemente dalla continuità soggettiva nell'esercizio della impresa aziendale, che è a tali effetti irrilevante, o al più limitata ad una mera allegazione. Non è un fatto soggettivo, ma contabile, in relazione alle obbligazioni assunte. La Uefa ha valutato, avrebbe valutato, che proprio la carenza di liquidità di cassa nella gestione corrente del Milan per adempiere alle obbligazioni verso Elliott, ed ha continuamente sollecitato il suo sostegno tramite il rifinanziamento. Non essendo intervenuto nemmeno questo, ha chiamato il difetto di going concern, ed incolpato il club. È chiaro che lo scenario che si prospetta, con la escussione dei pegni e la possibile entrata del creditore nel capitale, elimina in radice il problema di sostenibilità tramite cassa di un debito, perché esso viene definitivamente rimesso. :sisi:

Il tema però è che senza la figura soggettiva in grado non di dimostrare che oggi ci sono le finanze per sostenere la continuità aziendale, ma di garantirla durante il periodo di osservazione che sarà come minimo triennale, la UEFA non ha un metro di valutazione per quell'entrata nel capitale e non ha alcuna dimostrazione della sostenibilità futura in relazione al piano.
D'altronde, a rigore di ordinamento, manca di fatto il contraente per qualsiasi accordo, quindi sarebbe necessaria appunto una clamorosa sospensione per poi rinviare l'accordo col nuovo soggetto entrante.

Elliott e gli eventi di settimana prossima possono certamente sviluppare il nuovo scenario, ma questo resta incompleto perché non esiste un business plan di Elliott in cui si impegna al rispetto dei paletti futuri con credibili e prudenti piani di rientro e soprattutto non può garantire in prima persona.

Alla UEFA non basta la nuova situazione di cassa ed il debito rimesso, vuole avere copertura e dimostrazione per il prossimo triennio.
 

Casnop

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Il tema però è che senza la figura soggettiva in grado non di dimostrare che oggi ci sono le finanze per sostenere la continuità aziendale, ma di garantirla durante il periodo di osservazione che sarà come minimo triennale, la UEFA non ha un metro di valutazione per quell'entrata nel capitale e non ha alcuna dimostrazione della sostenibilità futura in relazione al piano.
D'altronde, a rigore di ordinamento, manca di fatto il contraente per qualsiasi accordo, quindi sarebbe necessaria appunto una clamorosa sospensione per poi rinviare l'accordo col nuovo soggetto entrante.

Elliott e gli eventi di settimana prossima possono certamente sviluppare il nuovo scenario, ma questo resta incompleto perché non esiste un business plan di Elliott in cui si impegna al rispetto dei paletti futuri con credibili e prudenti piani di rientro e soprattutto non può garantire in prima persona.

Alla UEFA non basta la nuova situazione di cassa ed il debito rimesso, vuole avere copertura e dimostrazione per il prossimo triennio.
Sulla capacità di progettazione industriale di questo fondo attivista, ci rinviamo tutti al business plan con cui lo stesso ha conquistato una posizione di controllo in Tim, ricevendo il plauso del Governo italiano, che gli ha affidato di fatto le chiavi della più grande infrastruttura strategica di questo Paese, la sua rete telefonica e telematica. La sospensione, evocata dalla stessa Uefa come opzione possibile al sopraggiungere di fatti nuovi, può offrire, nella stringenza dei tempi, una opportunità al club ed al suo nuovo azionista di controllo. Auspichiamo che ciò accada. :)
 
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